Teresa Russo, neo eletta segretaria regionale organizzativa al congresso di Feneal-Uil Basilicata in una nota esprime la posizione del sindacato per rilanciare l’edilizia nella regione. Di seguito la nota integrale.
Riaprire i cantieri è possibile
L’Italia riapre i cantieri. Così il governo annuncia alcuni degli obiettivi dello Sblocca Italia, un provvedimento teso a far ripartire grandi opere ed investimenti, considerati motore di crescita e occupazione.
La Basilicata non sia da meno.
Entro luglio 2014, con il lavoro congiunto del ministero delle Infrastrutture, dell’Ambiente, in alcuni casi dell’Istruzione e di Palazzo Chigi, dovrebbe arrivare il nuovo decreto che conterrà la lista delle opere giudicate prioritarie e soprattutto «immediatamente cantierabili».
La Feneal Uil di Basilicata raccoglie la sfida del Governo Renzi e si impegna a segnalare le opere lucane immediatamente cantierabili, non solo per ridare ossigeno al settore delle costruzioni che vede ancora lontana la ripresa, ma per riuscire a soddisfare anche quei bisogni di cittadinanza che difficilmente possono essere soddisfatti in carenza di infrastrutture.
Attraverso l’analisi e la revisione dell’anagrafe delle incompiute si individueranno le opere che che meglio rispondono ai criteri di utilita’ effettiva per il territorio e i cittadini, di miglioramento della sicurezza, di trasformazione nel sistema della mobilita’, di sostegno all’innovazione nell’energia e nella rigenerazione urbana.
Selezionare e scegliere quali siano i vincoli necessari e le semplificazioni utili a rilanciare la nostra regione, e’ quindi la strada per fermarne il declino e ricostruire, in un’azione collettiva per una Basilicata capace di futuro”.
Renzi ha chiesto un contributo ai sindaci, noi Feneal di Basilicata chiediamo ai sindaci di aprire una fase di concertazione con le organizzazioni sindacali di categorie per individuare opere che riescano a soddisfare i bisogni dei comprensori e non solo dei singoli comuni.
Dal canto nostro, non possiamo che guardare con attenzione alla realizzazione del sesto lotto della variante Tito-Brienza, di cui la cantierizzazione era prevista per fine giugno ma tutto risulta essere ancora fermo. Al completamento del distretto irriguo G e protagonista di una serie infinita di stop&go causati dalle lungaggini burocratiche. Opere fondamentali per noi lucani: una importante per la mobilità, l’altra perchè andrebbe a rafforzare l’azione e lo sviluppo del settore agricolo su cui si sta investendo molto.
Contemporaneamente non ci sfugge la necessità di mettere in sicurezza l’intero reticolo viario lucano e la ricostruzione dei luoghi fortemente provati dalla frane successive alle alluvioni di dicembre scorso.
Il nostro intento è quello di tracciare i punti per la realizzazione di un disegno lungimirante e innovativo capace di far ripartire l’intero comparto edile non sulla cementificazione selvaggia, ma intorno al risparmio energetico, intorno alla rigenerazione urbana.
Rinnoviamo l’invito ai sindaci e lo estendiamo a tutti quelli che individuano, per questa regione, una significativa prospettiva di sviluppo.
Teresa Russo
segretario organizzativo Feneal Uil Basilicata