Il consigliere regionale del Pd Roberto Cifarelli commenta l’incontro romano tra il presidente della regione Basilicata Pittella e il Ministro agli Affari Regionali Lanzetta.
“Va apprezzato il coraggio del Presidente Pittella per aver posto il principio che l’utilizzo dei fondi rivenienti dalle royalties del petrolio non incide sul tetto di spesa annuale imposto dal patto di stabilità interno come questione prioritaria per la Basilicata. Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli sottolineando che ”la battaglia intrapresa dal Presidente della Regione contro i vincoli del patto di stabilità è una battaglia nella quale si riconosce non solo tutto il Pd ma l’intero popolo lucano ma che la complessità del tema necessita di un approccio responsabile da parte di tutti.”
Siamo consapevoli, aggiunge il capogruppo PD, che il tema del patto di stabilità e del suo eventuale sforamento apre un conflitto con il Governo nazionale e con L’Europa ma il tema di fondo rimane quello dell’impossibilità di rimanere fermi di fronte a questi problemi. Infatti, la delibera con cui la giunta regionale della Basilicata mette nel circuito economico lucano ulteriori 70 milioni di euro, attraverso il pagamento di parte dei debiti residui della Regione sia per il 2013 sia per il 2014, pur rispondendo ai provvedimenti europei con il quale si obbliga le amministrazioni al pagamento dei fornitori entro 60 giorni apre un fronte di preoccupazione su quanto potrà accadere dopo il mese di settembre, periodo temporale entro il quale la Basilicata avrà raggiunto il tetto possibile spendibile per il 2014.
“Va ricordato che i più grandi risultati finora ottenuti dalla Basilicata (tra tutti accordo su Acqua) sono stati ottenuti grazie alla concertazione avuta tra governo nazionale e Basilicata. Il tema del patto di stabilità è talmente difficile che non può essere combattuto da soli anche perché non invochiamo un generica specificità della Basilicata alla quale far corrispondere un trattamento di favore. Bene ha fatto il Presidente Pittella a chiedere di inserire subito questo tema all’attenzione del consiglio regionale ma da ora poi sarà necessario sarà necessario un maggior coinvolgimento da parte di tutti tenendo conto , in questo modo, anche delle valutazioni che sono state fatte dai consiglieri di maggioranza e di minoranza.”
Il consigliere regionale Rosa di Fratelli d’Italia commenta l’incontro romano tra il presidente della regione Basilicata Pittella e il Ministro agli Affari Regionali Lanzetta.
Finalmente abbiamo potuto leggere il disegno di legge della Giunta Pittella sul patto di stabilità – royalties. L’abbiamo atteso con ansia e trepidazione dopo aver sentito gli annunci del Governatore nella conferenza stampa dell’altro giorno.
Purtroppo dobbiamo constatare che si trattava dei soliti spot urlati e reclamizzati da Pittella i quali, dietro una gran bella facciata rivoluzionaria, si rivelano essere sempre dei vuoti annunci.
Il ddl, tanto atteso, è, in realtà, un pasticciaccio, privo di ogni aderenza a regole tecniche e contabili, tutta forma ma privo di sostanza politica. Il solito ‘pacco’ vuoto di chi pensa di banalizzare questioni ampie che non si risolvono semplificando problemi molto seri come il fallimento della nostra Regione.
Domani, il disegno di legge passerà in Commissione. Speriamo che in quella sede ci sia spazio per modifiche di buon senso.
Rimane, comunque, la delusione per il solito spot di Pittella che illude i Lucani con promesse che non manterrà mai!
Benedetto (Centro Democratico) commenta l’incontro romano tra il presidente della regione Basilicata Pittella e il Ministro agli Affari Regionali Lanzetta.
Specie dopo l’esito inconcludente dell’incontro che ieri il Presidente Pittella ha avuto a Roma con il Ministro agli Affari Regionali Lanzetta l’unico autentico e utile atto di coraggio da compiere è lo sforamento del Patto di Stabilità, in maniera e con gli strumenti autonomi di cui disponiamo. E’ la stessa operazione che il precedente Presidente De Filippo avrebbe voluto fare, con il nostro più convinto sostegno, nella scorsa legislatura e che il Pd innanzitutto non gli consentì. Il disegno di legge approvato dalla Giunta al pari di iniziative politiche ed istituzionali, dall’evidente significato demagogico-populista, per rivendicare dal Governo misure di alleggerimento del Patto non servono a nulla. A confermarlo è proprio il risultato della missione romana di ieri di Pittella perché l’impegno del Ministro Lanzetta di individuare nel prossimo anno una via di uscita a quell’autentico cappio al collo di Regioni ed Enti Locali che è il Patto di Stabilità non ci rende sereni. Forse lo sarà il Premier Renzi che da giorni insegue la Merkel e gli altri Premier Europei. Anzi, proprio perché l’iniziativa del Governatore era stata caricata alla vigilia, attraverso una conferenza stampa dai toni drammatici, come una sorta di atto di disobbedienza civile, l’esito dell’incontro romano ci lascia l’amaro in bocca. Un primo rilievo in attesa degli sviluppi della vicenda del Patto di Stabilità ai tavoli del Governo Renzi e del Parlamento e della Commissione Ue: è necessario coinvolgere, non certamente formalmente, le forze politiche della maggioranza come quelle della minoranza ed insieme, senza fughe in avanti e colpi di teatro, e decidere, in piena autonomia regionalista, cosa fare per consentire l’impiego delle royalties del petrolio. Adesso diventa ancor più attuale l’emendamento da me proposto per la rideterminazione delle royalties del petrolio e con esso il compito da assegnare alla Commissione speciale.