Un episodio intimidatorio è stato segnalato dal Csail ai danni del presidente Filippo Massaro che lo ha denunciato ai carabinieri di Villa d’Agri. L’auto di Massaro, una Bmw, parcheggiata sotto casa, intorno alle ore 22 di ieri, è stata colpita da un blocco di cemento scagliato da un’auto che si è velocemente dileguata. Il lunotto posteriore dell’auto è stato letteralmente sfondato.
E’ lo stesso Massaro a raccontare il fatto: Ero appena rientrato intorno alle ore 22, parcheggiando l’auto al tradizionale posto sotto la mia abitazione. Dopo una quindicina di minuti ho sentito un forte rumore e mi sono affacciato al balcone. Non ho potuto fare altro che chiedere l’intervento dei carabinieri che hanno constatato l’accaduto e prelevato dal sedile posteriore il pezzo di cemento, di quelli abitualmente usati per la pavimentazione. Per l’urto violento e i danni provocati, con molta probabilità, è stato scagliato da un’auto in corsa. Ci sono aspetti inquietanti. Primo fra tutti l’ora. Di solito, come ieri alle ore 22, anche per l’apertura del vicino bar c’è sempre gente in strada a passeggio. Non so perchè sia stato preso di mira. So solo che da troppo tempo Villa d’Agri è una sorta di crocevia di interessi di criminalità che non sempre può essere derubricata a piccola delinquenza locale di cui pure non mancano tracce. Mi riferisco allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla prostituzione come è documentato dalle numerose operazioni delle forze dell’ordine negli ultimi due-tre anni. In tutto questo ha sicuramente un significato la posizione geografica di Villa d’Agri, “accerchiata” da gruppi malavitosi campani e pugliesi. E comunque, non perché sia io la vittima, e non certo per la prima volta in quanto in altre occasioni ho subito danni all’auto con le gomme squarciate, ma il Csail è da tempo impegnato a sollecitare il rafforzamento dei servizi di vigilanza, specie nelle ore notturne, per la prevenzione dei reati e la tranquillità dei cittadini. Lo abbia scritto più volte nei nostri comunicati: a seguito delle attività petrolifere da parte dell’Eni e di appalti di lavori ed opere ad essa collegata, è in atto la trasformazione di un territorio “Isola Felice” che prima dell’avvento del petrolio è stato popolato da gente onesta, seria pacifica e laboriosa, con rari episodi di criminalità, mentre da qualche tempo si registra la presenza di malavita e criminalità (anche economica per la rete di usura), di uomini di malaffare, una situazione che nessuno avrebbe immaginato. E’ possibile che le istituzioni hanno sottovalutato questi gravi episodi? Il Csail si farà ancora interprete delle preoccupazioni delle comunità locali non solo per l’assenza di lavoro, fuga dei giovani, aumento della poverta’ e dei tanti casi di tumori ma per i problemi di ordine pubblico e quindi del timore di essere abbandonati dalle istituzioni e la Val d’Agri diventi la “Shanghai” della Basilicata.