“Dopo il decreto del Governatore del Lazio Zingaretti sulla riorganizzazione dei servizi medici per la salute della donna, con il quale finalmente è stata compiuta una vera rivoluzione sull’ obiezione di coscienza prevista dalla legge 194/78, chiediamo ora al Governatore Pittella e contestualmente all’assessore Franconi di seguire l’esempio di Zingaretti per rafforzare le azioni di tutela della salute e dei diritti”. E’ quanto sostiene Maria Luisa Cantisani (Idv) per la quale “bisogna rispettare l’obiezione di coscienza, ma non l’uso strumentale che si fa di essa: non è credibile, infatti, che in Campania, Molise, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Lazio e provincia autonoma di Bolzano, la percentuale dei ginecologi obiettori superi l’80%. Per combattere il ricorso all’aborto bisogna fare azione di prevenzione e i consultori hanno questa funzione, peccato che siano stati smantellati da coloro che vogliono cancellare la 194, la cui piena attuazione va garantita in ogni sua parte. Noi donne di IDV riteniamo che, a trent’anni dalla sua emanazione, sia stata data, finalmente, una più giusta interpretazione della legge. Il provvedimento Zingaretti ha infatti il merito per le donne, di vedersi riconosciuto un diritto spesso ostacolato e calpestato da una massiccia obiezione di coscienza, con un conseguente rischio per la salute e l’autodeterminazione della persona. Quello che proponiamo di fare in Basilicata è dunque un monitoraggio sullo stato di attuazione della 194 nei nostri ospedali e contestualmente sul funzionamento dei Consultori familiari. E’ di pochi giorni fa l’ennesimo grido d’allarme di medici ed operatori di Consultori di Matera per la carenza di personale e le difficoltà che ne impediscono l’importante attività non solo di tutela della salute delle donne ma della vita di coppia, un’attività ancor più preziosa per prevenire i troppo numerosi atti di violenza contro le donne che si registrano anche in Basilicata.L’assistenza psicologica è infatti un elemento essenziale ad evitare di versare le classiche lacrime di coccodrillo ogni volta che una donna è oggetto di violenza”.
Giu 29