La stagione dei saldi in Basilicata che parte il 2 luglio coincide con la fase più difficile per gli esercizi di moda: nei primi cinque mesi del 2014 nella regione sono 52 le attività che hanno abbassato la saracinesca rispetto a 18 nuove iscrizioni alle Camere di Commercio di Potenza e di Matera con un dato di meno 34 esercizi. A riferirlo è il direttore della Confesercenti di Potenza Antonio Palumbo.
“Finora il 2014 secondo le indicazioni-tendenza raccolte dalla Fismo, l’associazione Confesercenti che riunisce gli imprenditori del dettaglio moda – aggiunge – ha visto proseguire la crisi del settore, anche se si colgono alcuni segnali positivi”. “Nei primi quattro mesi dell’anno le vendite di abbigliamento sono state ancora negative, -0,2% sull’annus horribilis 2013, mentre le scarpe hanno segnato una striminzita crescita dello 0,4%. Siamo quindi di fronte a un quadro di stagnazione, che non basta a tamponare l’emorragia di imprese del settore. Da gennaio a maggio hanno chiuso 5.706 attività nel commercio in sede fissa di abbigliamento e accessori: più del doppio delle nuove aperture, che sono state appena 2.417”.
“Nonostante questo, però”, continua Palumbo, “non nascondiamo un cauto ottimismo: questi potrebbero essere i saldi dell’inversione di tendenza, grazie anche al contributo del bonus fiscale di 80 euro. Il nostro auspicio, infatti, è che venga almeno in parte investito dagli italiani nelle vendite di fine stagione. I saldi, che quest’anno saranno caratterizzati da sconti particolarmente convenienti e dalla buona disponibilità di magazzino – sottolinea il dirigente Confesercenti – continuano a rappresentare una buona occasione di risparmio per le famiglie italiane ed una opportunità per gli imprenditori di recuperare le perdite registrate a causa della crisi economica, del calo dei consumi, dell’aumento di tasse e dei costi di gestione”.