Dopo 18 mesi di trattiva i sindacati del settore delle costruzioni Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e la parte datoriale da Ance e Coop hanno sottoscritto il rinnovo del contratto dell’edilizia, scaduto a dicembre del 2012.
L’intesa, che interessa circa 800mila addetti, circa 7000 solo in Basilicata, prevede un aumento salariale di 48 euro al parametro 100 (il più basso).
Sindacati e parte datoriale con forte spirito di responsabilità hanno lavorato per dare ai lavoratori dell’edilizia un contratto che, sebbene non prevede significativi aumenti salariale, pone delle salvaguardie nei diritti acquisiti.
Il contratto ha visto le parti confrontarsi serratamente sull’Ape (anzianità professionale edile), per cui è stato mantenuto il requisito delle 2100 ore. La riorganizzazione del sistema della bilateralità e l’estensione della previdenza complementare per tutti i lavoratori del comparto.
È stata, altresì, ribadita la centralità della contrattazione di secondo livello, che rimanda ai territori una parte importante dell’organizzazione dell’intero settore. Nell’accordo è rilevante anche l’obbligo di utilizzare il portale Blen (la Borsa lavoro nazionale dell’edilizia) per le assunzioni a tempo determinato oltre la soglia del 25%.