Berlinguer su lavori per reti idriche e fognarie a Montalbano Jonico
“La Regione Basilicata ha già assegnato i fondi ad Acquedotto Lucano”,
I soldi per pagare l’impresa che ha lavorato alle reti idriche e fognarie di Montalbano Jonico ci sono: la Regione Basilicata li ha già assegnati ad Acquedotto Lucano. Ora toccherà a quest’ultimo trasferire i fondi. E all’impresa riprendere i lavori.
La rassicurazione sul provvedimento che dispone i pagamenti si è avuta questa mattina dall’assessore all’Ambiente, territorio, opere pubbliche e mobilità Aldo Berlinguer, nel corso di un incontro che ha tenuto con il sindaco di Montalbano Jonico Vincenzo Devincenzis, il vicesindaco Salvatore Gentile, il commissario della Conferenza interistituzionale idrica Angelo Nardozza, il direttore generale di Al Gerardo Marotta e i dirigenti del Dipartimento Ambiente.
Il Sindaco del Comune lucano aveva minacciato, pochi giorni fa, lo sciopero della fame perché si consentisse il riavvio delle opere, bloccate da tempo: la ditta che se ne occupa avanza ancora una parte delle somme relative ai lavori già effettuati.
Si tratta di lavori importanti: demolizione di opere esistenti, realizzazione di condotte e derivazioni in vari materiali, posa di tubi, aste, chiusini, pozzetti eccetera.
Dell’importo dovuto di circa 435.000 euro, l’impresa aveva già ottenuto una parte nell’aprile scorso, come sempre stanziata dalla Regione Basilicata e pagata poi da Acquedotto Lucano.
In attesa della restante parte, il cantiere si era fermato. Ed è per questo che il Sindaco aveva minacciato il gesto estremo dello sciopero della fame. L’Assessore Berlinguer ha così convocato una riunione nella sede del suo Dipartimento. Questa mattina le rassicurazioni dell’ente Regione, pronta a trasferire i fondi.
“Dopodiché – spiega l’assessore Berlinguer – bisognerà solo attendere l’effettivo pagamento da parte di Acquedotto Lucano all’impresa perché uomini e mezzi riprendano l’attività e concludano opere di importanza fondamentale per il centro jonico”.
“A ogni modo – aggiunge l’esponente della giunta regionale lucana – sarà nostra cura seguire da vicino la vicenda sino alla sua risoluzione, anche con una visita sul posto – conclude – da concordare con il Sindaco nei prossimi giorni”.
Incontri in Regione su emergenza cinghiali. L’assessore all’Ambiente, Aldo Berlinguer, ha affrontato la questione in due riunioni con le Forze di sicurezza e con i Parchi naturali.
Un piano coordinato per risolvere il problema dei cinghiali: di questo si è discusso in una doppia riunione che ha tenuto l’assessore regionale all’Ambiente, territorio, opere pubbliche e mobilità Aldo Berlinguer questa mattina. L’Assessore, nella sala Bramea del dipartimento, ha incontrato prima i responsabili del Corpo forestale dello Stato e della Polizia provinciale (presenti Emilia Piemontese, comandante della Polizia provinciale di Potenza, Caterina Mancuso, commissario capo del Cfs di Matera e Maria Michela Anobile, commissario capo di quella di Potenza). In seguito si è confrontato con gli esponenti degli enti Parco.
Gli ungulati – è emerso nel corso degli incontri – costituiscono una presenza sempre più preoccupante in Basilicata: con sempre maggiore invadenza si spingono fino alle propaggini dei centri abitati, arrivando ai cortili di casa. Non più solo un danno per gli agricoltori, ma anche un rischio per i cittadini.
Il piano di intervento, in breve, è questo: i selecontrollori – cacciatori appositamente formati – presidieranno il territorio e, dalla postazione loro assegnata, abbatteranno i capi che transiteranno nel loro raggio d’azione, non più di tre per turno. Questa attività durerà dal primo agosto al 29 settembre prossimo.
I problemi derivano principalmente dall’opposizione di alcune associazioni venatorie, dalla difficoltà del controllo delle postazioni, dalle esigue forze a disposizione della Forestale.
“I selecontrollori – dice l’Assessore Berlinguer – sono un vero e proprio presidio del territorio. Grazie a loro non solo si potrà arginare il pericolo costituito dai cinghiali, ma si potrà anche avere un quadro più chiaro della situazione e un occhio in più contro l’attività dei bracconieri”.
Con i Parchi si è parlato soprattutto degli adempimenti che questi enti devono produrre e che in alcuni casi, per questioni formali, si sono bloccati.
A metà luglio si terrà una riunione con gli Ambiti territoriali di caccia. Poi, un incontro con i selecontrollori.