Disabilità sensoriali, competenze informatiche, politiche di inclusione: se n’è discusso giovedì nell’incontro conclusivo del Progetto “La formazione delle persone sorde: ECDL come opportunità” che si è svolto nella sala conferenze del Museo Archeologico Provinciale di Potenza. La mattinata ha teso porre nella giusta rilevanza i risultati del corso di formazione progettato e realizzato da I.B.S. Informatica Basilicata Sistemi S.r.l., Organismo di Formazione accreditato presso la Regione Basilicata e Test Center AICA, in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (ENS) Sezione Provinciale di Potenza. Il progetto rientra tra gli interventi previsti e sostenuti dal P.O. F.S.E. Basilicata 2007-2013, Asse III “Inclusione sociale”, ed è stato finalizzato a ridurre il digital divide per persone con disabilità sensoriali attraverso il riconoscimento della Certificazione delle Competenze Informatiche, nota come Patente Europea del Computer, e ad offrire strumenti comunicativi che siano di supporto al miglioramento della qualità della vita, all’inserimento nel mondo del lavoro, al consolidamento di attività autonome nella quotidianità. Particolarmente sensibili i relatori intervenuti rispetto alla tematica posta all’attenzione. Hanno espresso sincero apprezzamento per i risultati dell’esperienza formativa e non hanno mancato di rilanciare l’apertura delle rispettive Istituzioni ad una rinnovata e più ampia riflessione a partire proprio dagli spunti emersi.
Di rientro da Roma ha tenuto a non mancare all’incontro Raffaele Liberali Assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata. “Tutti noi che decidiamo dal punto di vista politico e prendiamo scelte per gli altri, non possiamo che rivolgere la massima attenzione a questi temi: i più fortunati devono necessariamente fare di tutto affinché le persone a cui purtroppo la natura ha tolto qualcosa siano sostenuti e accompagnati al meglio nell’inserimento nel lavoro e nella società. Perché non è solo questione di inserimento occupazionale, ma di dignitoso inserimento nella società. E’ importante – ha proseguito l’Assessore Liberali – legare questi temi al digital divide e agli sviluppi dell’attuale società: l’ICT può trovare soluzioni tecnologiche che possono agevolare l’inserimento; l’Agenda digitale rappresenta uno dei centri di sviluppo della regione; i giovani devono avere skills su questo tema; anche la Pubblica Amministrazione attraverso gli strumenti informatici è chiamata a diventare PA efficiente e trasparente per una cittadinanza attiva”. “Trasparenza nella circolazione delle informazioni è il requisito posto alla base del vivere civile” ma per l’Assessore c’è anche bisogno di “severità e rigore nella valutazione delle proposte e qualità”. “La formazione come ammortizzatore sociale – ha evidenziato – è mentalità che deve cambiare; è cruciale per l’inserimento lavorativo, non come fine, ma come strumento. In Basilicata, come in Italia, occorre puntare sui processi di valutazione e sul concetto di valutazione dell’impatto rispetto agli obiettivi, di valutazione in itinere e valutazione di insieme. E su vere politiche attive del lavoro di formazione e inserimento lavorativo che partano già dalla scuola con i periodi di alternanza scuola-lavoro, accompagnate e sincronizzate con gli incentivi alle imprese”. Formazione e disabilità: un binomio di cui terrà conto il lavoro di revisione della Legge regionale sul Diritto allo Studio “a cui stiamo lavorando, attesa per dopo l’estate” ha rivelato l’Assessore spiegando che “nella legge sul Diritto allo Studio, risalente al ’96, deve necessariamente rientrare tutta una parte di maggiore riguardo al tema delle disabilità, come dei meno abbienti”. Quanto, infine, al suggerimento di rendere disponibili corsi di italiano per le persone sorde, così come sollecitato dagli stessi ragazzi del corso, l’Assessore ha tenuto a sottolineare che “proprio questo è il punto che mi ha più colpito: è qualcosa che oggi ho fatto mio. Davvero non pensavo che questa potesse essere una delle maggiori difficoltà per loro. Leggere una lingua che non capisco o di cui non conosco la struttura, ma è la mia linguamadre: sarà certo un punto – ha concluso Liberali – che mi resterà impresso dopo la mattinata di oggi”.
Ha posto l’accento sull’importanza della scuola e della formazione Maria Cristina Caricati, Dirigente dell’Ufficio Affari Generali, Cultura e Istruzione della Provincia di Potenza. “Per anni a contatto con la realtà dei Centri per l’Impiego, ben conosco – ha detto la Dirigente – le difficoltà dei giovani che vogliano entrare a far parte del mondo occupazionale. E ho avuto anche esperienza diretta del grande valore di cui è portatore un disabile sul posto di lavoro. La formazione e l’aggiornamento sono questioni fondamentali: oggi servono competenze nel campo dell’informatica così come in qualunque altro campo. Ma per persone con disabilità uditive è certamente un obiettivo difficilissimo – ha evidenziato – se mancano i traduttori LIS nella scuola, così come nei molteplici ambiti e segmenti formativi o culturali”. Nel sottolineare come, al di là della legge 68/99 sul collocamento obbligatorio dei disabili, occorra comunque sempre puntare sullo studio e sulla preparazione, acquisendo competenze realmente spendibili sul mercato del lavoro, “corsi così strutturati – ha detto – servono ad integrare ed includere attraverso gli strumenti della tecnologia informatica che realmente possono facilitare l’inserimento occupazionale”. Nel rivolgere l’invito ai giovani presenti a “non isolarsi e a non arrendersi” Maria Cristina Caricati ha infine ribadito “l’importanza del ritrovarsi insieme, nello scambio di esperienze, nella socialità, nelle dinamiche di comunicazione”.
“Dei complessivi 80 progetti presentati inizialmente, nell’ambito della programmazione europea per l’inclusione sociale, alla fine ne sono stati selezionati solo 5: non certo per questione di mancanza di fondi disponibili, ma per una chiara scelta nella direzione di voler premiare l’effettiva validità dei percorsi formativi. L’assiduità nella frequenza, il risultato positivo degli esami di Certificazione informatica europea, l’entusiasmo che ora possiamo toccare con mano: certamente non possono che farci felici”. Lo ha precisato nel corso del suo intervento Anna Maria Martino, in rappresentanza dell’Ufficio Politiche del Lavoro della Regione Basilicata. Nell’evidenziare quanto sia rilevante l’azione di valutazione e di selezione dei corsi di formazione più idonei da parte della Regione, ha tenuto a ricordare che il corso in questione, il primo tra i cinque attivati ad essersi già concluso, consente di “prendere atto della qualità e della validità in sé, di come è stata strutturata l’offerta formativa e anche del considerevole grado di soddisfazione di chi lo ha frequentato. Al tempo stesso siamo certamente ben consapevoli che bisogna fare ancora molto di più sul tema delle disabilità e dell’inclusione all’interno delle più ampie e strutturate politiche di coesione sociale che hanno priorità assoluta in Europa. Le porte degli Uffici regionali – ha concluso – sono sempre aperte ad accogliere esigenze e osservazioni che si volessero sollecitare”.
Un corso di formazione servito a fornire competenze informatiche che tendono a far integrare ed includere. Costruito come risposta d’insieme ad una serie di fabbisogni formativi comuni ai partecipanti, il percorso realizzato è durato complessivamente 300 ore, da ottobre 2013 a marzo 2014, ed è stato articolato in 9 Moduli (didattica frontale con il supporto dell’Interprete LIS) sulle principali tematiche dell’ICT applicate alla Office Automation (corrispondenti ai 7 Moduli della Certificazione ECDL Core Level), di Legislazione sociale e Sicurezza sui luoghi di lavoro, Counseling e Comunicazione. “I 12 allievi che hanno frequentato il corso – ha spiegato Daniel Scavone, IBS Srl – hanno tutti conseguito l’esame di Certificazione ECDL Core Level e hanno tutti registrato percentuali di frequenza superiori all’80%. Di età compresa tra i 20 e i 40 anni; 7 uomini e 5 donne; 11 dalla provincia di Potenza, uno dalla provincia di Matera; 7 in cerca di prima occupazione, 4 disoccupati, uno studente all’Università. A causa del loro deficit sensoriale – ha spiegato – i sordi incontrano serie difficoltà nel linguaggio verbale scritto e orale: sono persone essenzialmente ‘visive’ e la stessa ‘traduzione letterale’ da/a nella Lingua dei Segni è impresa ardua. Questa criticità si accentua con il linguaggio dell’informatica: per questo – ha concluso – nello svolgimento del Progetto Formativo sono state adottate metodologie didattiche in grado di creare un ambiente amichevole e fortemente basato sull’aspetto visivo, tramite l’uso di una strutturale iconicità della didattica in grado di dare un contributo importante all’abbattimento reale delle barriere di accessibilità all’informazione”.
Soddisfazione per l’ottima riuscita dell’esperienza formativa anche Domenico D’Alessandro Presidente della Sezione Provinciale Ente Nazionale Sordi (ENS) della Provincia di Potenza che non ha mancato di porre in evidenza una delle perduranti criticità che ha contraddistinto la formazione per disabili fatta sino ad ora. Il Presidente dell’ENS della Provincia di Potenza ha, infatti, tenuto a sottolineare che “è stata la prima volta che vengo coinvolto direttamente nell’organizzazione di un corso di formazione per persone sorde. Devo ammettere che sono stato piacevolmente colpito da questa sinergia in quanto ritengo assolutamente impossibile, oltre che inutile, pensare di poter fare formazione per persone con delle disabilità senza partire da un coinvolgimento attivo e partecipe delle stesse, che possa certamente contribuire a delineare e a chiarire quali sono realmente i nostri bisogni e le nostre esigenze”. Alla sede dell’ENS della Sezione provinciale di Potenza l’artista Vito Palladino ha voluto donare la sua opera realizzata per l’occasione: ispirata al concetto di comunicazione e all’universo simbolico legato al labirinto dell’orecchio, incrocia i colori dell’identità nazionali alle cromie caratterizzanti dell’Unione Euorpa e i sette colori della Pace. Per l’organizzazione e la comunicazione dell’evento conclusivo del corso è stata coinvolta, infatti, anche l’Associazione culturale Art&venti2012 che non ha fatto mancare alla scenografia dell’incontro un contributo tangibile alla riflessione sul tema, affidato al linguaggio universale dell’arte. “L’opera – ha spiegato Vito Palladino – vuole essere un messaggio di armonia e di integrazione vera cui si può giungere attraverso il profondo e più consapevole riconoscimento dell’appartenenza dell’io ad un unico e immenso universo. E, certamente, anche attraverso l’acquisizione di abilità informatiche e tecnologiche che per l’uomo contemporaneo sono a dir poco irrinunciabili”.
Con il supporto di Antonio Parente, interprete LIS, la giornata ha messo in luce obiettivi e risultati del corso volto al termine, ma è stata anche di spunto e di riflessione sulle esigenze formative del target specifico di riferimento, su bisogni e attese. In chiusura, sono stati consegnati le Certificazioni ECDL e gli Attestati di frequenza.