Il documento stabilisce una serie di regole fra cui il possesso di un tesserino di riconoscimento, di un regolare permesso di soggiorno e la prenotazione dei lavoratori presso i centri per l’impiego. La prossima settimana in programma altri incontri operativi della Task Force e del coordinamento.
I lavoratori che saranno ospitati nei centri di accoglienza (ad oggi risultano idonei quelli di Palazzo San Gervasio e di Gaudiano di Lavello) dovranno avere un permesso di soggiorno in corso di validità, essersi prenotati in un centro per l’impiego, ed ottenere un tesserino d’ingresso: sono alcune disposizioni contenute nel “Regolamento interno alle strutture di accoglienza dei cittadini migranti stagionali”, approvato questa mattina, a Potenza, nel corso di un nuovo incontro della task force sull’immigrazione, presieduta da Pietro Simonetti.
Alla riunione, che si è tenuta nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, erano presenti i rappresentanti dei Comuni e delle diverse associazioni e organizzazioni interessate ed il dirigente dell’Ufficio di Gabinetto della Prefettura di Potenza, Rosa Correale. Il regolamento, in realtà, non è stato approvato in toto. Del documento resta in sospeso l’art. 8 che contempla la “Partecipazione alla spesa”. La Task force regionale, infatti, ha previsto che i lavoratori (ma anche i datori di lavoro) debbano corrispondere per i servizi di cui usufruiranno (come vitto, trasporto e alloggio) un “contributo simbolico” che però deve essere ancora quantificato. Proprio per questo i componenti del coordinamento, dopo aver consultato tutte le parti interessate dovranno elaborare una proposta da sottoporre entro giovedì prossimo allo stesso coordinamento.
Per l’apertura dei campi di accoglienza è stato indicato un periodo che va dal 15 agosto al 31 ottobre, per coprire la durata presunta della raccolta del pomodoro. E’ stato deciso però, che per consentire il trasferimento dei braccianti già presenti nelle campagne di Boreano debba essere resa operativa anticipatamente la struttura messa a disposizione del Comune di Lavello a Gaudiano. La gestione collegiale dei campi sarà affidata al coordinamento composto dalla Croce Rossa Italiana, dalla Protezione civile, dai Comuni dell’area interessata (Lavello, Palazzo San Gervasio, Venosa e Montemilone), ma anche dalle associazioni e dalle parti sociali che hanno sottoscritto il protocollo sull’accoglienza ad inizio luglio.
“Coinvolgeremo anche le aziende di produzione e di trasformazione – ha detto Pietro Simonetti – per ottenere un contributo economico per le spese di gestione, anche perché, vogliamo sì cambiare le cose ma allo stesso tempo vorremmo farlo senza pesare troppo sulla spesa pubblica”. La prossima settimana, sulla base di una ricognizione che verrà effettuata dal coordinamento si provvederà all’acquisto delle attrezzature da mettere a disposizione dei lavoratori. Per quanto riguarda il servizio dei pasti si cercherà invece di andare incontro alle esigenze dei vari gruppi etnici. “L’intento – ha evidenziato Simonetti – è quello di concordare con i diretti interessati, entro determinati parametri, i contenuti e le modalità di organizzazione delle modalità di accesso al nutrimento”.
Lunedì prossimo 14 luglio in località Boreano, alle 17, ci sarà un incontro delle associazioni di volontariato, fra cui Caritas e Croce Rossa, per concordare, previa consultazione dei rappresentanti dei lavoratori migranti, una proposta sugli aspetti nutrizionali da presentare alla Task Force, e per quantificare le tariffe giornaliere da richiedere per i pasti. Mercoledì 16 luglio, invece, è in programma alle ore 10 una riunione in Regione con i rappresentanti delle associazioni agricole.