“È bello essere a casa”. Queste le prime parole di Bill De Blasio in occasione del suo arrivo a Grassano per ritrovare il paese dal quale nel 1901 la nonna materna emigrò verso gli Stati Uniti. Poi ha precisato: “Quando combatto per una città migliore penso sempre a quello che mi ha insegnato mia madre, e a quello che lei mi ha raccontato di mia nonna Anna. Le donne di Grassano sono donne forti e per questo io ho scelto come moglie una donna forte, che sta insegnando a mia figlia ad essere una donna forte”. Indelebile il ricordo delle foto ricevute da Grassano in occasione della sua vittoria alle elezioni che lo hanno consacrato sindaco di New York. “Sono stato orgoglioso, soprattutto per i complimenti dei giovani che sono la speranza di Grassano”. “Questo – ha concluso Bill De Blasio – per la mia famiglia è un posto speciale: ha vissuto il sogno americano non dimenticando mai l’orgoglio delle proprie radici”.
Una tappa speciale nel tour italiano di Bill De Blasio. Il sindaco di New York ha raggiunto intorno all’ora di pranzo il centro di Grassano per visitare il paese della nonna materana Anna Briganti e ricevere la cittadinanza onoraria. De Blasio è arrivato in compagnia della moglie Chirlane McCry e dei figli Dante e Chiara. Dopo un breve soggiorno nella capitale e il passaggio da Sant’Agata dei Goti, centro della provincia di Benevento che ha dato i natali al nonno Giovanni tocca a Grassano salire alla ribalta delle cronache mondiali per una visita storica, ricca di suggestioni ed emozioni per il laborioso centro della collina materana. E’ una storia di emigrazione affascinante quella che lega Bill De Blasio a Grassano. Da qui una ragazza di 21 anni, Anna Briganti, partì assieme alla madre e tre fratelli per raggiungere New York. Una scelta di vita, non dettata da necessità economiche, perché la famiglia dei Briganti era molto facoltosa. L’unico della famiglia che decise di restare a Grassano fu Gaetano Briganti, che conquistò una cattedra di professore universitario di economia, statisticha e legislazione agraria. Gaetano Briganti si affermò nella vita pubblica a tal punto che Bari gli ha dedicato una strada e a Matera l’istituto agrario porta il suo nome. Per comprendere l’intreccio italo-americano che lega New York e Grassano occorre ricordare che Anna Briganti, la nonna materna di Bill De Blasio, sposò in America Giovanni De Blasio, un altro italiano emigrato negli Stati Uniti dalla terra sannita. Da questa unione nacque Maria, la mamma dell’attuale sindaco di New York. Bill De Blasio dopo aver raggiunto Grassanno in macchina con quattro uomini di scorta della Polizia americana, è stato accolto dal sindaco Francesco Sanseverino e ha potuto gustare il pranzo preparato da due chef locali, Giacomo Guastamacchia e Mario De Ruvo. Tra i piatti preferiti di De Blasio la parmigiana di melanzane. Che non sono mancate nel menu. Per gli antipasti tutta la filiera dei salumi, coppa, salsiccia e soppressata, formaggi preparati da un mastro casaro dal vivo e figure umoristiche di caciocavallo preparate davanti al sindaco di New York, a seguire tre tipologie di piatti primi: pasta al pesto di pistacchi di Stigliano, orecchiette con cacio ricotta e lagane coni ceci offerti da un produttore locale. In chiusura biscotti con il “cuotto” e taralli con il naspro di zucchero. Nella lista delle bevande il vino Aglianico della Grotta di Zorro. Dopo il pranzo il protocollo della visita ha previsto la convocazione della seduta straordinaria del Consiglio Comunale con un solo punto all’ordine del giorno per il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Grassano al sindaco di New York. L’appuntamento è stato celebrato a partire dalle 14,45 quando l’auto di De Blasio ha raggiunto l’aula del Consiglio comunale di Grassano. Ad accoglierlo una folla in festa che sventolava bandierine dell’Italia e degli Stati Uniti. Presenti anche un gruppo di giovani vestiti con i costumi d’epoca di Grassano. De Blasio è stato accolto in paese dalla banda “Città di Grassano”, che ha eseguito l’inno di Mameli con l’interpretazione della cantante grassanese Vittoria Siggillino. All’incontro istituzionale con il primo cittadino di New York hanno partecipato il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, i parlamentari lucani e i principali esponenti delle istituzioni, tra cui il presidente della Provincia di Matera Franco Stella e una nutrita rappresentanza di sindaci del territorio materano. Bill De Blasio con la sua famiglia ha deciso quindi di ripercorrere le strade del centro storico per raggiungere la casa in cui ha vissuto la nonna materna, in via Chiesa e a seguire Palazzo Materi per ammirare dal vivo il presepe realizzato dall’artista locale Franco Artese, che ha regalato al sindaco di New York un quadro di dimensioni 60 cm x 70 cm raffigurante uno scorcio del centro storico di Grassano. Singolari anche gli omaggi offerti al sindaco De Blasio da esponenti del mondo produttivo, sociale e sportivo di Grassano. Carmelina Guastamacchia Novembre, imprenditrice di origini grassanesi residente a Torino, ha creato un profumo per Bill De Blasio che è stato denominato “L’ambasciatore lucano nel mondo”. Alla moglie Chirlane è stato donato un altro profumo dal titolo “L’acqua profumata dell’alleanza”. Il presidente dellla Fidas di Grassano Antonio Bronzino ha consegnato al sindaco di New York un cd musicale che contiene l’inno del donatore composto dal cantautore Antonio Labate e la canzone “Noi siamo italiani”, dedicata proprio a De Blasio in rappresentanza di tutti gli italiani sparsi nel mondo. Al neo cittadino onorario di Grassano è stata consegnata anche una tuta da parte dell’associazione Marathon Club Grassano mentre Gianni Belfiore ha donato il cd che contiene la canzone “L’America è italiana”, un’altra testimonianza di affetto nei confronti del sindaco di New York. Di seguito il testo della canzone.
Dai tuoi occhi felici non si possono certo immaginare
Le umiliazioni che i tuoi padri han dovuto so pportare
Quella voglia di riscatto è stata grande più del mare
È per questo che il tuo trionfo ha molto più valore
Incarni il vero leader senza darlo mai a vedere
La tua scelta liberale, per i ricchi, è un grosso dispiacere
La tua famiglia resta proprio un bell’esempio da imitare
Grazie a te e Cristoforo Colombo, sembra una cosa strana, l’America non è inglese, l’America è Italiana.
America vicina, America lontana
America del Bronx, America Sovrana
Terra dei cowboy, dei fitti grattacieli
Da Bleeker Street ad Harlem
Quei sogni bianchi e neri
Quei mucchi di cartone
Pionieri gli olandesi
Fino alle grandi navi dai fumaioli accesi
Così che Ellis Island
Ti ha fatto grande e immensa
Sei bella anche al mattino
Dentro alla nebbia densa
Sei Italia di Italiani sei Cina dei Cinesi
Indiani e tibetani
Quandi ricordi accesi
Cadillac e Casinò e di diamanti
E poveri che non si lavano da mesi
Mille colori mille sapori crazy
In odor di hamburger e e marijuana
America puttana America italiana
Che un Papa e un sindaco
Parlassero italiano non lo si poteva prevedere
Specialmente quando l’italiano è imparato dal barbiere
I due spicchi della grande mela saranno un succo difficile da bere
Ma la giustizia sociale sarà la tua arma del potere
Un sindaco perfetto in un mondo che non si lascia governare
Per volontà degli angeli del cielo e Dio a scrutinare
A questo punto non so più cosa dirti e cosa fare potrei solo sbagliare
Grzazie a te e Cristoforo Colombo, sembra una cosa strana
L’America non è inglese l’America è itaiana.
La fotogallery della visita di De Blasio a Grassano -foto di Cosimo Martemucci (riproduzione riservata)
La fotogallery completa della visita di De Blasio a Grassano
Foto www.SassiLive.it, trmtv.it e comitatoMatera2019
La fotogallery della visita di De Blasio al Palazzo Materi di Grassano