“L’Assessore all’Agricoltura Ottati il 22 luglio scorso ha presentato agli uffici competenti dell’Ue il nuovo PSR 2014-2020 rispettando la scadenza fissata ma bypassando la consultazione e il confronto sia di carattere istituzionale con la Commissione Consiliare competente e il Consiglio Regionale che di carattere politico con la maggioranza di centrosinistra che dovrebbe condividere le sue scelte. L’assessore, solo da pochi mesi in Basilicata, avrebbe dovuto avere come minimo il buon senso di accettare il confronto con quanti invece in Basilicata vivono da sempre e conoscono meglio le problematiche della nostra agricoltura. Credo in proposito che anche il direttore generale Giovanni Oliva, facendo valere le proprie prerogative, avrebbe potuto intervenire nei confronti di Ottati per richiamarlo ad un atteggiamento quanto meno più consono al rispetto istituzionale”. A sostenerlo è il capogruppo di Centro Democratico Nicola Benedetto per il quale “aver tenuto fede all’ ultima data utile per la presentazione del nuovo Psr non può diventare un alibi e tanto meno una giustificazione. Dunque oltre al metodo adottato, siamo profondamente preoccupati per le schede di misura contenute nel Piano Ottati che sarà stato pure il frutto, almeno ci auguriamo, di spunti ed indicazioni derivanti da incontri e convegni con il mondo agricolo, purtroppo limitati alla semplice fase di ascolto vale a dire ad una buona chiacchierata con agricoltori ed organizzazioni professionali. Del resto è lo stesso assessore a riconoscere il ruolo svolto dall’Inea nella scrittura del Piano e quindi della delega affidata a tecnici che hanno il limite evidente di non poter compiere scelte politiche e quindi di priorità. Pertanto se la rivoluzione, come la chiama l’assessore tanto per scimmiottare il linguaggio del Presidente Pittella, consiste nello spendere comunque e prima possibile, sulla base dell’esperienza maturata nella precedente programmazione del Psr 2007-2013 la preoccupazione è ancora maggiore perché non si garantisce la modifica del meccanismo della spesa in direzione delle reali esigenze del mondo agricolo e delle profonde novità intervenute. Sappia l’assessore Ottati – conclude Benedetto – che non è in discussione la volontà di farcela, perché i nostri agricoltori non hanno più nulla da dimostrare in tema di sacrificio ed abnegazione nel fare impresa, quanto piuttosto gli strumenti che intendiamo offrire loro per reggere le continue crisi di settore, di mercato, conseguenti a calamità ricorrenti, per programmare la ripresa, costruire il futuro”.