I sanitari del 118 dispongono il ricovero di Leonardo Conte che firma il rifiuto: va avanti.
Fabbris: la responsabilità di quanto dovesse accadere è tutta sulle spalle di chi, avendo comprato all’asta la terra della famiglia Conte pensando di fare un facile affare come tanti altri speculatori, non si rende disponibile ad un compromesso e ad un passo indietro
Questa mattina i sanitari del 118 sono intervenuti in P.zza Heraclea per controllare lo stato di salute di Leonardo Conte che è al sesto giorno di sciopero della fame.
Avendo trovato una serie di valori fisici fortemente alterati, hanno disposto il ricovero in Ospedale ma Leonardo Conte ha firmato il rifiuto al ricovero ed ha confermato di voler continuare ad andare fino in fondo: smetterà solo se e quando chi ha comprato all’asta la sua azienda non rispetterà l’impegno preso e si siederà al tavolo di compromesso proposto dal Sindaco di Tursi.
Da oggi lo stato di salute di Leonardo sarà costantemente monitorato anche in ragione di una serie di patologie da cui è affetto e che stanno preoccupando quanti gli sono vicini e lo stanno sostenendo vista la evidente stanchezza che nelle ultime ore sta manifestando.
Leonardo conte non assume alcun cibo da domenica 20 luglio e sta vivendo all’aperto riparato da un gazebo in P.zza Heraclea a Policoro che sta diventando, comunque, sempre più il punto di riferimento per le iniziative di preparazione della manifestazione contro lo sciacallaggio di martedi 29 luglio fra Policoro e Tursi.
Gianni Fabbris, che questa mattina in occasione dell’incontro con la struttura della Presidenza Regionale della Giunta di Basilicata ha sollecitato l’intervento del Presidente della Regione Marcello Pittella anche dopo l’incontro avvenuto l’altro giorno con l’Assessore all’Agricoltura Michele Ottati, ha dichiarato: “Ancora una volta facciamo appello al senso di appartenenza a questa comunità di chi ha comprato all’asta la terra della famiglia Conte. Si risparmi la responsabilità di quanto dovesse accadere alla salute di Leonardo Conte perché sarebbe tutta sulle sue spalle. Quella azienda non è abbandonata e non è alla merce di una cinica speculazione finanziaria. Non lo è perchè Leonardo e Angela sono determinati a difendere il frutto del lavoro di tutta una vita e perchè chi li sostiene in nome della solidarietà e della condivisione del progetto di rilancio di quell’azienda è altrettanto determinato. Prenda atto che non ci sono le condizioni per fare un facile affare come fanno tanti speculatori, si renda disponibile ad un compromesso e ad un passo indietro e si riapra la stagione dell’accordo e della ragionevolezza nell’interesse di tutti”.
Giovedì 24 luglio Leonardo Conte è al sesto giorno di sciopero della fame e comincia ad accusare stanchezza e problemi generali di tenuta del quadro fisico che pure iniziavano a manifestarsi già ieri, tanto che dal presidio era stata inviata una lettera al Sindaco di Policoro Rocco Leone per chiedergli di intervenire.
Il Sindaco Leone, oltre ad aver distribuito un comunicato stampa di sostegno e solidarietà a Conte, con una delegazione dell’Amministrazione di Policoro si è recato ieri pomeriggio al presidio per valutare la situazione e ascoltare direttamente l valutazioni e gli sviluppi dell’iniziativa che punta, esplicitamente, ad ottenere che chi il vicino confinante dell’azienda che ha comprato all’asta parte della proprietà Conte, si renda disponibile, come aveva garantito, si renda disponibile a discutere di un compromesso. Al banchino in PiazzaEraclea (dove Leonardo Conte vive e dorme dal 20 di luglio in sciopero della fame arrivano in continuazione attestati di solidarietà e cittadini che si informano e discutono anche invitati dal volantino in distribuzione a Policoro CONTRO LO SCIACALLAGGIO in cui si spiegano i motivi della mobilitazione e si denuncia quanto accaduto.
Il Comitato di sostegno, riunito ieri sera presso il presidio ha intanto deciso, fra l’altro, di indire per martedi 29 luglio una Manifestazione Contro Lo Sciacallaggio di cui ha prodotto un volantino/manifesto e per cui ha dato preavviso al Commissariato di PS di Policoro.
La manifestazione è indetta contro la mancanza di risposte alla crisi dalla politica e contro lo sciacallaggio di quanti approfittano della crisi per “speculare anche a costo di cibarsi del cadavere di un suo simile”.
In particolare, fra gli obiettivi della manifestazione, vi sono: la richiesta di misure contro la crisi e di rilancio del reddito e del lavoro, la moratoria delle azioni esecutive, una forte azione di contrasto allo sciacallaggio che provoca grandi tensioni nella comunità. In particolare si chiede di aprire un’indagine per accertare se ci siano cordate organizzate che speculano sulla condizione di crisi con metodi illeciti e la provenienza dei capitali usati per gli acquisti all’asta nel metapontino in particolare delle aziende agricole. Si chiedono anche misure al legislatore ed alle autorità per garantire la trasparenza assoluta delle operazioni che si conducono di acquisto all’asta ed, in particolare, l’accertamento automatico da parte della Finanza quando ci sono acquisti all’asta superiori a 5.000 Euro in modo da verificare che la disponibilità di risorse per comprare sia commisurata alla capacità di reddito di chi compra e la incedibilità dei beni comprati per almeno dieci anni.
La manifestazione indetta per martedì 29 luglio, dunque, supera la semplice questione della Difesa dell’Azienda Conte per proporre ai cittadini ed alle aziende del Metapontino una pressione forte rivolta alla responsabilità della politica che sembra non continuare a vedere la crisi drammatica che lascia macerie civili e morali oltre che la grande sofferenza delle famiglie e per la difesa delle comunità chiamate a rispondere alla domanda: “Come definireste l’aqzione di un vostro vicino di casa che, mentre voi siete impegnati a uscire dalla crisi, approfitta della vostra difficoltà e si compra la casa all’asta?”. Nel volantino in distribuzione a Policoro viene proposta la definizione che offre il vocabolario della lingua italiana: “SCIACALLAGGIO”.
La manifestazione di martedì 29 luglio avverrà con le seguenti modalità: ore 12,30 incontro con Leonardo Conte in Piazza Heraclea, ore 13.30 Concentarmento di mezzi (agricoli, di lavoro e privati) davanti al Museo di Policoro per muoversi verso L’azienda Conte alla fine di Viale Matera in agro di Tursi.
Nel primo pomeriggio del 29 luglio 2014 è previsto un ulteriore appuntamento con l’Ufficiale Giudiziario e la Controparte presso l’azienda Conte. La scorsa volta abbiamo chiesto di mettere a verbale, prima di procedere a qualsiasi altro adempimento, i motivi per cui chi ha comprato ha disatteso l’impegno di sedersi al tavolo di compromesso convocato dal Sindaco di Tursi. Non hanno voluto farlo e se ne sono andati. Questa volta lo richiederemo.