Anche in Basilicata i “meteo terroristi” stanno producendo danni ingenti ad albergatori, titolari di lidi, ristoratori, esercenti, piccoli imprenditori, in una stagione già segnata da cali di presenze ed arrivi. Sia chiaro– sottolinea Arturo Giglio, segretario del Centro Studi Turistici Thalia – nessuna demonizzazione di quanti con professionalità e impegno, è il caso di sottolineare di puro volontariato, si occupano di previsioni meteo, ma è sufficiente cliccare su google le parole magiche “meteo Basilicata” e compaiono pagine e pagine di siti, per un numero di centinaia, di indubbia attendibilità. Nella stragrande maggioranza dei casi si fanno previsioni meteo sull’intero territorio regionale senza alcuna distinzione tra fascia metapontina, Maratea, Matera, aree interne, Vulture-Melfese, vale a dire le località preferite dai turisti specie nel fine settimana. E’ assurdo trovare siti in cui è scritto che le previsioni a 15 giorni hanno una affidabilità al 50%. Per questo il C.S. Thalia si associa all’accusa sulle previsioni sbagliate che tengono lontani i turisti: “in un weekend perdite per 10 milioni, serve una regolamentazione normativa del settore a livello nazionale”.
Come sostiene Federalberghi “affrontare una stagione turistica con lo spettro di previsioni metereologiche fuorvianti non fa certo bene alla nostra economia. Eppure è ciò che sta succedendo nel nostro Paese. A pagarne il prezzo sono prima di tutto i cittadini e naturalmente anche l’intero comparto delle imprese ricettive. E’ proprio vero: noi italiani siamo i peggiori direttori commerciali di noi stessi. Quando il quadro meteo non è del tutto chiaro e si ha il dubbio di possibili acquazzoni, subito si sceglie l’ipotesi più funesta. E’ come se fossimo sempre orientati al peggio. Il nostro è un paese turistico e non può né deve essere messo in crisi da previsioni inesatte”.
Una volta scienza (quasi) esatta, affidata a colonnelli dell’Aeronautica come l’indimenticabile Bernacca, oggi il meteo è un vero e proprio business milionario in cui talvolta, tra approssimazione e improvvisazione, ci scappano anche previsioni che in realtà non prevedono niente.
Il C.S. Thalia indica un buon esempio che proviene da Riccione che ha deciso di reagire ai meteo-terroristi, e le previsioni se le fa in casa. Un progetto sviluppato dall’amministrazione comunale – nato dopo le polemiche riguardanti le previsioni meteorologiche errate – in sinergia con il centro Epson Meteo, che produrrà più volte al giorno previsioni mirate solo sulla cittadina romagnola. Per sapere che tempo farà, basta cliccare sulla pagina Facebook ufficiale – Epson Meteo per Riccione – o collegarsi al sito istituzionale della località romagnola. Da noi basterebbe affidarsi al SAL (Servizio Agrometereologico Lucano), servizio, attivato dall’Alsia nel 1996 (comunque da ristrutturare, adeguandolo prima di tutto di personale) , che gestisce una rete di quaranta stazioni agrometeorologiche distribuite sull’intero territorio regionale con rilevazione in automatico dei seguenti parametri: temperatura dell’aria, temperatura del terreno, umidità relativa, pioggia, direzione del vento, velocità del vento, radiazione solare globale, bagnatura fogliare. Disponiamo di personale specializzato (sia pure insufficiente per i troppi compiti da assolvere) Alsia e di provenienza Agrobios, di attrezzature adeguate persino per l’analisi e studi climatologici regionali. I dati registrati dalle stazioni agrometeorologiche sono trasmessi in automatico presso la Società Consortile Metapontum Agrobios che provvede alla loro validazione e archiviazione (I° Livello) e da questa sono messi a disposizione dell’Alsia per le successive elaborazioni e studi (II° Livello). Un’idea su cui lavorare tutti insieme, operatori-associazioni di categoria-Regione-Apt come quella di “accreditare” alcune stazioni e siti web meteo lucani che hanno dato già prova di professionalità-serietà con previsioni al massimo a tre giorni e differenziate sul territorio.
Intanto parte la sfida degli albergatori lucani in attesa di realizzare una rete di webcam nelle località turistiche più importanti e senza alcuna voglia di “offuscare la pioggia”: “Non ti fidare dei meteo commerciali. Fidati della nostra voce: chiamaci o consulta i siti meteo istituzionali”. Come a dire: una telefonata ti garantisce la vacanza ed è meglio del clic sui siti web! il turismo balneare vive di quei pochi mesi all’anno d’estate, e con il maltempo la nostra stagione è già stata duramente colpita. Non possiamo accettare che il meteo terrorismo ci metta ulteriormente in ginocchio, anche perché tali perdite si ripercuotono su tutto ciò che ruota attorno alle singole attività: personale, assunzioni, e quindi lavoro. Il settore ha bisogno di essere tutelato, parliamo di migliaia di attività e di posti di lavoro.