Nel ringraziarvi per l’attenzione che la vostra testata pone alle dinamiche politiche del partito socialista lucano, mi preme porre due considerazioni circa lo stato dell’attuale momento politico attuale caratterizzato dall’assenza anche formale di un tavolo politico regionale che raccordi e rilanci l’azione del centrosinistra.
Certamente e’ difficile immaginare di essere realmente efficaci, se i due attori principali PD e PSI non hanno ancora perfezionato i rispettivi iter congressuali.
Per tali ragioni, chi scrive ha fatto qualche giorno fa, un appello per stimolare il partito socialista regionale a dotarsi di una struttura organizzativa in grado di mettere a frutto le proposte programmatiche emerse dal congresso.
Il rischio che vorremmo evitare e’ di cadere in quella idolatria dell’unità del partito, che va tanto di modo in questo periodo in Basilicata, in pratica occorrerebbe mettere da parte l’unità e dividersi sui temi.
Ad esempio ci piacerebbe una vasta divisione nel partito e tra i partiti, sulla nostra proposta di unificare Acquedotto Lucano e Società Energetica, perché e’ chiaramente urgente un approccio unico riguardo le risorse idriche e petrolifere. Senza dimenticare l’unificazione delle Ater e dei consorzi industriali, nonché delle agenzie provinciali di formazione e lavoro.
A questo proposito come giovani socialisti riteniamo che il caldo agostano non debba fermare l’accesso alla Garanzia Giovani. Visto che i provvedimenti regionali d’attuazione stanziano cifre risibili per la comunicazione, la FGS lancerà una campagna anche sulle spiagge per informare i giovani.
> In conclusione, non vogliamo quote, anche sei un terzo di donne nei nostri organismi ci sembra il minimo, ma chiediamo che i socialisti discutano di proposte politiche per realizzare quella liberazione dal familismo e dalla rassegnazione che e’ ciò di cui la nostra regione ha bisogno
Lug 28