Dopo la catena umana di domenica a Taranto per dire no al progetto ‘Tempa Rossa’ dell’Eni, la protesta spontanea oggi di cittadini di Gorgoglione e Corleto agli ingressi del cantiere “Tempa Rossa” è la più evidente dimostrazione che i “comitatini” non si lasciano intimidire dalle parole del Premier Renzi. E’ il commento del Csail affidato al presidente Filippo Massaro. La politica e le istituzioni (nazionale e regionale) – aggiunge – devono aprire gli occhi e rendersi conto che il malessere e la disperazione non potranno essere repressi ancora a lungo con le promesse. E tanto meno con l’annuncio di una ricarica della card carburanti. Il problema vero si chiama lavoro che non c’è per giovani ed over 35 anni, vale a dire padri di famiglia che devono sostenere anche i giovani. I consumi – continua Massaro – nei due comprensori petroliferi sono fermi al punto che abbiamo rinunciato come Csail a riproporre – come ogni estate – il boicottaggio delle stazioni di carburante Eni-Agip, Total e Shell, perché non ce n’è alcun bisogno. Gli automobilisti della Val d’Agri e del Sauro si limitano a 10-20 euro di acquisto carburante quando non possono farne a meno per muoversi e non certo per andare in vacanza. Anche dal Governatore Pittella attendiamo segnali: il Reddito di Inserimento previsto dalla manovra di assestamento di bilancio per promuovere misure di sostegno al reddito per i soggetti svantaggiati o molto svantaggiati, con una posta finanziaria di appena 100mila euro che ovviamente ci auguriamo sia rimpinguata a breve, da solo non è sufficiente. Non si continui a sottovalutare la profonda emergenza sociale che coinvolge la vita di piccoli imprenditori e lavoratori autonomi senza alcuna garanzia di reddito e di aiuto. Con il passare del tempo – conclude il Csail – sarà sempre più difficile convincere i cittadini a manifestazioni di protesta civile.
Lug 28