La Gravina di Castellaneta, o Gravina Grande, è un’incisione erosiva che si estende per una decina di chilometri con svariate anse e che risulta profonda, nel suo punto massimo, 145 m e larga circa 300 m. Questo affascinante fenomeno naturale presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri.
In collaborazione con l’associazione “Amici delle Gravine di Castellaneta”, avrà inizio alle ore 8:30, giovedì 31 luglio, la terza giornata Castellaneta Film Fest, festival di cortometraggi e non solo, occasione di visibilità per registi esordienti e non e kermesse dedicata in generale al cinema e ai suoi tanti “incontri”, che si svolgerà fino al 2 agosto.
Dalla sede della manifestazione, Palazzo Baronale, ci si recherà presso il vico San Giovanni e da lì ci si addentrerà nel cuore di questa affascinante incisione erosiva, attraverso le viuzze, segnate nel tempo. Fotoreporter, filmmaker, registi o semplici amanti della natura, potranno lasciarsi sedurre dalla bellezza della gravina, accompagnati dal personale preposto dall’associazione culturale “Amici delle Gravine di Castellaneta”, già promotrice di iniziative affini, nata a seguito dell’amore per il territorio e con l’intento di aprire al turista, come agli stessi castellanetani, una finestra sulle meraviglie del territorio.
Il festival proseguirà nel pomeriggio, a partire dalle 19:00 con una particolare guida all’ascolto dal titolo “Il jazz e il cinema italiano” a cura di Alceste Ayroldi, docente sia di storia della musica moderna che di legislazione e marketing dello spettacolo, scrittore, producer e consulente artistico di numerose realtà culturali e festival del territorio italiano, anche come presidente e componente delle giurie di alcuni concorsi, nonché parte della giuria del contest di questa edizione del Castellaneta Film Fest per la sezione video musicali.
“Proporrò un viaggio – spiega l’esperto studioso e appassionato di jazz – che partirà dagli anni ’50, quindi dai film che hanno fatto la storia della commedia italiana. Metterò in evidenza quanto fossero importanti le colonne sonore del cinema italiano, già all’epoca e quanto fossero interessanti le musiche in esse presenti”.
Alle ore 21:00 ci sarà la proiezione del videoclip “But’D’ V’len”, dei Frank Buffoluto e gli Apecar, introdotto dagli stessi, già intervenuti nella prima giornata al termine della visione del docufilm “Buongiorno Taranto” di Paolo Pisanelli. Seguirà la proiezione dei lavori finalisti nella categoria “Videoclip musicali”.
Al termine Frank Buffoluto e gli Apecar si esibiranno in una performance musicale.