Con una nota inviata al Presidente del Comitato per i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna, Prof. Franco Palumbo e per conoscenza al Sindaco della Città Emilio Nicola Buccico, il presidente della Cna provinciale Giovanni Coretti ha lamentato il mancato coinvolgimento delle imprese locali nella realizzazione dei fucohi pirotecnici a corredo della grande festa.
“Infatti – afferma Coretti – contrariamente alle edizioni precedenti, quest´anno non è stato dato il giusto spazio e riconoscimento alla ditte locali, rappresentate dalla società Vulmont Snc, unica impresa cittadina operante nel campo sin dal 1989. Comprendiamo che a volte occorre apportare continue novità per mantenere sempre vivo l´interesse dei nostri concittadini per la grande festa patronale e dei giorni precedenti e successivi, ma in momento di grande crisi del mondo produttivo locale – prosegue Coretti – sarebbe stato, probabilmente, più giusto dare spazio anche, se non esclusivamente, alle imprese locali.
In quanto a competenze tecniche e capacità, le imprese artigiane non sono seconde a nessuno, atteso che hanno sempre operato anche nelle regioni limitrofe che certo non mancano di esprimere imprese significative nel settore dei fuochi pirotecnici.
Infine – conclude Coretti – riteniamo che taluni stravolgimenti del programma non sono consoni alla tradizione allorquando si è evitato di accendere i fuochi alla partenza del Carro Trionfale alla sera dal Rione Piccianello come pure al mezzodì quando la statua della Madonna è stata scortata dalla Chiesa di San Francesco a quella del Rione Piccianello”.
In risposta alla nota del presidente della Cna Coretti circa il mancato coinvolgimento di imprese locali nella realizzazione dei fuochi pirotecnici per la festa patronale del 2 luglio, il Comitato dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna ci tiene a precisare che la scelta dell’azienda a cui affidare il lavoro è stata dettata da ragioni meramente tecniche e di sicurezza. vi sono infatti precise normative in materia di sicurezza e tutela dell’incolumità pubblica e ambientale cui attenersi, sopratutto quando è in gioco un territorio unico e delicato come il Parco della Murgia materana. Non dimentichiamo le polemiche ambientaliste che hanno accompagnato lo spettacolo pirotecnico delle ultime edizioni della festa sfociate addirittura in cause giudiziarie a carico del Comitato. I fuochi d’artificio di quest’anno, oltre a regalare uno spettacolo nuovo e suggestivo, si sono svolti all’insegna dei massimi standard di qualità e sicurezza richiesti dalla legge proprio nel rispetto del nostro patrimonio paesaggistico e ambientale. Infine, un commento alle parole di Coretti circa la grave crisi del mondo produttivo locale. Il Comitato non è certo indifferente alla difficile situazione economica e occupazionale che sta attraversando la nostra città. Aver affidato i fuochi pirotecnici ad una impresa non materana, o non lucana, non significa ignorare il destino di tanti giovani e di tante famiglie. Se il metro di valutazione fosse questo, sarebbero allora incalcolabili i danni per le attività materane letteralmente oscurate per oltre 7 giorni dalla presenza di ambulanti, prevalentemente pugliesi e stranieri, che non hanno niente a che vedere con l’artigianato e la produzione locale.
Per la cronaca ricordiamo che per il secondo anno consecutivo i fuochi d’artificio del 2 luglio sono stati affidati alla premiata ditta Pirotecnica S. Chiara, azienda che ha la sua ragione sociale a Castorano, un centro marchigiano in provincia di Ascoli Piceno: si tratta di un’azienda leader nel settore in Italia che ha conquistato già diversi riconoscimenti in ambito europeo. A Matera questa azienda ha garantito per due anni consecutivi i fuochi d’articicio in assoluta sicurezza grazie all’innovativo sistema di accensione che utilizza materiali senza ricaduta.