Presidente Lacorazza incontra ballerino Coviello
Consegnata dal Presidente una medaglia del Consiglio regionale in edizione speciale e numerata, al giovane talento della danza italiana
Claudio Coviello nasce a Potenza nel 1991 ed è nella sua città natale che inizia gli studi di danza. Il suo percorso artistico è in continua ascesa: dopo il diploma presso la Scuola di Danza del Teatro di Roma nel 2009, nel 2010 partecipa al Concorso internazionale di Danza di Spoleto, aggiudicandosi il primo posto, sia nella sezione “classico” che in quella “contemporaneo”, categoria seniores, e conseguendo il premio di vincitore assoluto del concorso come miglior ballerino. Dall’agosto 2010 entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, rivestendo diversi ruoli di primo piano, quali Albrecht in Giselle, Siegfried nel Lago dei Cigni, Le spectre de la rose nel Gala des étoiles. Last but not least, il ruolo di Oberon in Sogno di una notte di mezza estate al Teatro Bolshoi di Mosca. Riceve il premio “Danza&Danza” come artista emergente per la stagione 2011 e dal dicembre 2012 entra a far parte dei solisti del balletto scaligero. A maggio del 2013 è promosso Primo ballerino del Teatro alla Scala e, sempre nel 2013, riceve il “Premio Positano come miglior ballerino italiano”.
“Per adesso – dice Claudio Coviello – mi sento al massimo delle mie aspettative ed il mio auspicio è quello di continuare ad esibirmi in giro per il mondo, dopo aver già avuto modo di partecipare a numerose tournée con La Scala, in Russia, Brasile, Honk Kong, Tokio, Emirati Arabi, Kazakhstan. Una passione, la mia – spiega il giovane talento – nata per caso e coltivata negli anni dell’adolescenza a Roma, vivendo a casa dei nonni, per poi giungere a Milano con i successi che ne sono conseguiti”.
Il presidente Lacorazza ha inteso sottolineare la “purezza” dell’arte di un giovane lucano “che ha intrapreso un sogno che si è realizzato, un sogno che non è solo il suo, ma che forse è giusto appartenga all’intera Basilicata. Un sogno che rappresenta l’aspirazione ed il successo di tutta una regione, con i suoi tanti giovani e le sue tante prerogative. Un orgoglio per la Basilicata – ha continuato il Presidente – che deve servire, anche, a far comprendere come, nonostante le impossibilità di dare libero sfogo ad una passione forte e fatta di sacrifici notevoli nella nostra terra, può divenire ed essere un messaggio forte di capacità spesso recondite esistenti in una regione che resta al centro del mondo, nel bel mezzo di un universo che vede l’incrocio di popoli, culture e modi di vita che cercano solo l’integrazione più giusta. La danza è uno degli strumenti più validi acchè tutto ciò accada”.