“Sin dal primo giugno 2014, l’Ugl ha informato e chiesto alle province ed alla Regione Basilicata di non sospendere i pullman da e per la Fiat di Melfi nel mese di agosto facendo capire che per produrre e consentire il lancio sul mercato della nuova jeep Renegade, ci saranno normalmente i lavoratori dei reparti compresi quelli dell’indotto, i manutentori, i pompieri, gli impiegati e gli addetti alla vigilanza”.
Lo ricordano i segretari regionali dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano per i quali, “siamo alle solite, un problema che si ripete a Pasqua, a Natale e durante il mese di agosto: mentre l’A.D. F.C.A. Marchionne investe in Basilicata, alle Istituzioni Regionali poco interessa su quanto e quando si svolge in Sata. Ed ecco che il trasporto dalle e per le province a Melfi, direzione stabilimenti Fiat Sata e Barilla, non è ancora ad oggi assicurato, nonostante che il Presidente della Provincia di Matera, dott. Franco Stella abbia già concesso il proprio sostegno alle istanze dei lavoratori con trasparenza e disponibilità che dovremmo rammentare sempre, anche quando difficoltà oggettive non favoriscono soluzioni a misura di tutti. Questa volta la Regione ‘snobba tutti’ alla faccia di tavoli propagandistici su ‘pacchetti lavoro e/o garanzia giovani’: da domenica 3 agosto p.v., si ferma tutto. Ma – proseguono i sindacalisti Ugl – non ci sembra davvero giusto che si debba gravare così pesantemente sulle già provate forze dei lavoratori, coloro che non vanno in ferie insieme agli altri. E’ davvero un disagio a ‘senso unico’: nel senso che sull’altro versante della regione, la regione Puglia, il servizio di autolinee prosegue normalmente la sua attività. Perché – chiedono Giordano e Tancredi – questa disparità territoriale a discapito dei viaggiatori lucani privati di un’opportunità che ad altri lavoratori non è venuta meno? Bene fanno allora le concessionarie dei trasporti ad informare i viaggiatori che ad agosto in Basilicata non si lavora e bene farebbe Marchionne ad investire altrove tanto – concludono i segretari Ugl –, alla politica lucana della Fiat non importa nulla”.