“E_state sulla politica, discutiamo di lavoro e ambiente”: questo il titolo delle iniziative che i giovani socialisti terranno nel mese di agosto, l’obiettivo – dichiara Raffaele Tantone – è di non mandare la Politica in vacanza, stimolandola sulle priorità e le emergenze della Basilicata.
Partiremo parlando di Lavoro, per questo – continua il segretario dei giovani socialisti -discuteremo di come cambiare il mondo del lavoro, per allargare le tutele e la liberta’ d’intraprendere.
In collaborazione con il Psi, – prosegue Tantone – illustreremo le nostre proposte su Lavoro e Welfare, a partire dalla riforma del mercato dei servizi all’impiego, per abolire le sovvenzioni a formazione e master fasulli, riservando lo stesso trattamento per le imprese decotte anche se pubbliche, da ultimo sulla necessità di informare i ragazzi circa la possibilità di usufruire della Garanzia giovani.
Infine denunceremo l’urgenza di supportare le azioni dei lavoratori e dei sindacati, contro lo scandalo degli infortuni e delle morti sul lavoro, che si sta consumando durante la realizzazione di alcune importanti opere pubbliche come l’autostrada A3 Sa-Rc.
L’emergenza del mese è invece quella del sistema lucano dei rifiuti,che si e’ ripetuta praticamente ogni anno degli ultimi 10, accompagnata dalla solita promessa che sarebbe stata l’ultima.
Tale tema verrà contestualizzato in uno scenario più ampio,per meglio comprendere, ad esempio, le ragioni della protesta civica degli abitanti di Pisticci Scalo e degli imprenditori agricoli della Valbasento, che da anni non riescono ad ottenere trasparenza e rispetto delle regole, neanche da una società controllata dallo Stato come la Tecnoparco Spa.
Non è opportuno dilungarsi in tale sede, ma non è normale che vi sia un’azienda partecipata da un consorzio pubblico (Asi Matera), su di cui un altro ente pubblico (Arpab) non riesce a fare i controlli ambientali, ed a cui magicamente ogni 6 mesi, la regione Basilicata “regala” milioni di euro per la progressiva messa a norma di un impianto che evidentemente non funziona.
Cosi che risulta evidente l’esistenza di un filo conduttore, di un corto circuito fra istituzioni-ambiente ed economia, che accomuna lo sviluppo di attività fortemente impattanti, storicamente situate nell’area industriale di Tito Scalo ed in Valbasento fra i comuni di Salandra, Ferrandina e Pisticci, insieme a quella dell’inceneritore Fenice di Melfi o dell’inceneritore e della Ferriera di Potenza, senza dimenticare la questione petrolio, che in qualche maniera le contiene tutte.
Per tali motivi, risulterebbe fuorviante limitare l’analisi della questione,avendo riguardo ai soli problemi del ciclo dei rifiuti urbani ed al conseguente salasso per le casse dei comuni.
Semmai tale può essere il punto di partenza, per avviare una considerazione piu ampia, che includa le forti criticità riscontrate anche nella gestione del ciclo dei rifiuti industriali , specie dei reflui petroliferi.
Per questo come giovani socialisti,continua la nota, crediamo sia necessario ridefinire i confini fra settore pubblico ed operatori privati in tali ambiti, per migliorare un sistema che negli ultimi 15 anni ha prodotto solo deroghe alle normative ambientali per tenere aperte le discariche in essere.
Rendendo contemporaneamente molto ardua l’apertura di impianti economicamente ed ecologicamente sostenibili, ed assicurando in tal modo le rendite di posizione in capo ai possessori degli impianti esistenti, a spese dei cittadini e dell’ambiente.
In sintesi, conclude la nota, quest’agosto i giovani socialisti non andranno in vacanza, ma saranno accanto ai cittadini nelle piazze e sulle spiagge, per ascoltare e proporre il cambiamento liberale e sostenibile che abbiamo in mente.