“Il presidente Renzi continua a dichiarare che il petrolio lucano e’ strategico per rimettere in moto il Paese, ma il suo governo, almeno fino ad oggi, non mantiene i patti con la Basilicata. Un emendamento a mia firma al decreto legge sulla competitività e’ stato ritenuto inammissibile (commissione Ambiente ed Attività produttive della Camera) per estraneità di materia pur in presenza di un decreto omnibus dove c’è di tutto”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI), componente della commissione Bilancio della Camera. “ Ci si può trincerare dietro i formalismi quando si vuole, ma se il governo non prende con serietà le richieste di sviluppo del territorio lucano, si limita a fare perorazioni inconcludenti. L’emendamento presentato disponeva di escludere dal patto di stabilità gli investimenti in conto capitale che la Basilicata avesse realizzato con risorse rivenienti dalle royalties petrolifere. Una norma virtuosa che consentirebbe al Paese di raggiungere i suoi obiettivi di accrescimento delle autonomia energetica sfruttando i propri giacimenti minerari, garantendo d’altro canto alla Basilicata di attivare misure compensative di sviluppo delle attività produttive e delle infrastrutture. Insisterò con il sostegno del gruppo parlamentare di Forza Italia perché si arrivi a questo traguardo capitalizzando tutte le risorse finanziarie rivenienti dal petrolio nella direzione di politiche di reale sviluppo anche con misure di sponda finanziaria per il prossimo programma europeo”.
Filippo Massaro (Csail): “A proposito della conversione di Lacorazza sulla via di Damasco”
Non so se l’improvvisa conversione di Lacorazza sulla via di Damasco (riferita al petrolio) sia reale o se il civatiano presidente del Consiglio giochi l’ennesima partita di posizionamento interno al suo partito e quindi in chiave anti-Renzi per ricavarne benefici di carriera personale offuscata sia pure al più alto scranno dell’assemblea di viale Verrastro. Lo verificheremo nei fatti, vale a dire nei comportamenti che assumerà quando in Consiglio arriveranno provvedimenti riferiti a royalties, intese sul petrolio, nuove richieste di ricerca, attività Centro Oli Eni di Viggiano, assunzioni Eni, ecc. e quindi quando sarà il momento di votare.
Certo, se la recente visita di Renzi in Mozambico è stata definita più simile a quella di un piazzista dell’Eni che quella di un premier di uno Stato democratico, e la “tecnica” utilizzata sembra ormai essere quella “cinese”, adottata anche da democrazie che poi si scoprono “selettive” se si parla di Ucraina o Gaza (accordi e pacche sulle spalle con tutti e nessuna domanda sui diritti umani e le libertà di opinione) a Lacorazza va il merito di aver fatto sentire una voce fuori dal coro del Pd che è sempre il partito-Regione.Per ora però è una voce in attesa che la “folgorazione” faccia il resto.
Contrastare la linea di Renzi non è un’impresa facile e richiede oltre ad una puntuale strategia sopratutto il massimo del consenso delle comunità lucane a partire dal “popolo del petrolio” che è ben diverso da quello africano. Per questa ragione, la prima richiesta è di chiarezza ed onestà intellettuale-morale, mettendo da parte manovre personalistiche e giochetti politici. Noi non ci lasceremo convincere in mobilitazioni ed altro se prima non avremo un quadro esauriente e chiaro di quali proposte sostenere su tutta la “linea” del petrolio che significa tutela del territorio, difesa della salute, occupazione, sviluppo. Lo abbiamo detto anche a Pittella: il tempo della pazienza e dell’attesa è scaduto.
Per ora non possiamo registrare che il “novello San Paolo” si pone e pone tanti interrogativi come se tanti anni di responsabilità politica ed istituzionale alle spalle non ci fossero mai stati, specie da Presidente della Provincia di Potenza quando non ha mai voluto mettere il naso nelle vicende per non interferire con l’allora Governatore De Filippo. Troppo comodo scoprire oggi che la Basilicata è stata espropriata e trattata come il Monzambico e che le strade e le infrastrutture da noi sono arretrate come nel Monzambico.
Filippo Massaro – Csail