Presentati oggi i risultati della Conferenza Stato-Regioni in materia di sanità. Tutelata anche l’autonomia programmatoria dell’unico presidio di II livello ed azienda di riferimento regionale del San Carlo.
La Basilicata ha ottenuto, nella definizione del riparto del Fondo sanitario nazionale per l’anno 2014, approvato ieri dalla Conferenza Stato-Regioni, un notevole successo, con un’assegnazione di 1.042,970 milioni di euro, pari ad un incremento di 29,426 mln di euro rispetto all’assegnazione del 2013 (1.013,543 mln di euro). Nella stessa sede è stata preservata la piena autonomia programmatoria dell’unico presidio di II livello ed azienda di riferimento regionale del San Carlo di Potenza.
Sono gli esiti della Conferenza Stato-Regioni in materia di sanità illustrati questa mattina ai giornalisti dal presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, dall’assessore regionale alle Politiche per la persona Flavia Franconi e dal dirigente generale del Dipartimento Donato Pafundi.
“E’ un risultato di tutto rispetto – ha spiegato il presidente Pittella – che assume un valore storico per quanto riguarda i rapporti sia tra lo Stato e le Regioni, sia tra le Regioni di piccole e grandi dimensioni. Un risultato frutto del lavoro di squadra dell’intero sistema sanitario regionale che ha consentito all’assessore Franconi – ha aggiunto Pittella – in sede del serrato confronto con gli altri assessori alla Sanità, di evidenziare come la Regione Basilicata, per l’anno 2014, rientri tra le otto titolari ad avere diritto di accedere al fondo per la premialità e che per lo stesso anno sarebbe dovuta essere tra le tre regioni di riferimento per la definizione dei costi standard, potendo così aspirare ad una quota maggiore di assegnazione del fondo. Inoltre, in pieno accordo con Umbria e Molise, si è riusciti a recuperare un’ulteriore quota richiedendo l’appostazione di un specifico fondo per le regioni con popolazione inferiore ad un milione di abitanti”.
Tali azioni hanno consentito alla Regione Basilicata, come spiegato dal direttore Pafundi, un notevole risultato, con un aumento del fondo di quasi 30 mln, pari al 2,90% rispetto ad alla media del 2,63%, pur in presenza di un incremento demografico del tutto trascurabile rispetto a quello registrato in Italia nel 2014.
“Si è raggiunto questo accordo – ha affermato l’assessore Franconi – a seguito di un lungo lavoro iniziato sul tavolo del Patto della salute e proseguito nella Conferenza delle Regioni, nella quale abbiamo evidenziato come la Basilicata sia l’unica regione del Mezzogiorno ad avere i conti in ordine e quindi meritevole di ottenere più risorse. Allo stesso tempo abbiamo fatto fronte comune con le altre piccole Regioni per assicurarci altri 12 milioni di euro. Abbiamo, inoltre, preteso che l’articolato sul regolamento inerente alla definizione degli standard relativi all’assistenza ospedaliera – ha concluso l’assessore – venisse modificato con l’inserimento, dopo il riferimento ai 600mila abitanti per l’attivazione o la conferma dei presidi ospedalieri di II livello, della previsione di un scostamento ammissibile del 6%. In questo modo, grazie anche all’azione del sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo, abbiamo confermato l’autonomia programmatoria del San Carlo”.