“Oggi, nella Giornata Internazionale della Gioventù, una ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica verso la questione giovanile e di porre attenzione all’enorme contributo che l’interazione tra le generazioni, in particolare con le nuove, può apportare all’intera società globale, i dati dell’indagine dell’Istituto Toniolo ben evidenziano come nella testa degli under 30 vi sia una ricerca del giusto grado di adattamento senza però rischiare di ritrovarsi precari a vita”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza.
“La ricerca – aggiunge – aiuta a superare una serie di stereotipi sul rapporto tra giovani e mondo del lavoro. Quello che le nuove generazioni disdegnano non è di per sé il lavoro manuale – che può essere stimolante e appagante – ma lo sfruttamento e la mancanza di valorizzazione. Quello che temono sono offerte di impiego che intrappolano in condizione di precarietà, in cui impegno e competenze non vengono riconosciute. E’ la conferma della validità del messaggio lanciato dal Premier Renzi solo qualche giorno fa in occasione del raduno nazionale degli scout: “Se qualcuno oggi in Italia immagina che i ragazzi siano dei pigri sdraiati e bamboccioni voi siete la risposta per far capire che quel qualcuno sta sbagliando tutto”.
“Adesso però – afferma il segretario della DC-Libertas – con il Programma Garanzia Giovani anche in Basilicata si deve dimostrare che si vuole fare sul serio per dare risposte alla forte domanda di lavoro qualificato e creativo che proviene dai giovani laureati e diplomati lucani. Tre giovani su quattro – ci ricorda il Rapporto Toniolo – vedrebbero bene una attività in cui potere esprimere la propria creatività. E ciò indipendentemente dai percorsi formativi. Infatti oltre la metà dei maschi e quasi il 60% delle femmine considera scarse le possibilità che l’Italia “offre a un giovane con la tua preparazione”. La classe sociale fa la differenza: il 90% di coloro che appartengono a una fascia bassa pensano che il Paese offra possibilità “scarse” o “limitate” relativamente alla propria preparazione. I giovani di fascia alta hanno un po’ più di fiducia: il 20% le ritiene “adeguate”. Sempre dall’indagine emerge come, se dal lato della domanda i giovani segnalano una carenza di reali opportunità, dal lato dell’offerta indicano come uno dei limiti principali non tanto la resistenza culturale verso certi tipi di lavoro ma soprattutto la carenza di combinazione tra formazione ed esperienza per poterli davvero fare. Di qui – conclude Potenza – la necessità di rinnovare il patto tra generazioni perché quella più adulta accompagni e guidi i processi formativi dei giovani proprio come si faceva una volta nelle botteghe artigiane”.
GIOVANI IDV: IN BASILICATA OLTRE 4.500 ADESIONI A GARANZIA GIOVANI. MESSINA, COSTRUIRE CON I GIOVANI UNA NUOVA ITALIA
Nonostante il periodo ferragostano sono iniziate anche presso i Centri per l’Impiego della Basilicata le attività di “presa in carico” dei giovani registrati al Programma Garanzia Giovani che, al 7 agosto scorso, ammontano a 4.542 (di cui 3.437 adesioni “interne” e 1.105 adesioni “esterne”), con una percentuale del 2,3% del totale di adesioni. E’ quanto evidenzia il Report curato dai Giovani di Italia dei Valori della Basilicata sulla base di dati nazionali del Ministero del Lavoro. Dai pareri raccolti tra i ragazzi e le ragazze lucani – aggiunge la nota – il primo colloquio di orientamento non ha riservato grandi novità rispetto alle diffuse aspettative. E’ pur vero che alcuni hanno riferito di aver avuto un primo contatto con piccole aziende che operano nei settori degli esercizi di somministrazione bevande, ristoranti e locali di intrattenimento con proposte di contratto part-time. Ma generalmente registriamo, per ora, un sentimento di delusione, specie tra le ragazze. L’analisi di genere mostra che il 52% dei giovani già profilati sono uomini e il 48% sono donne, mentre la distribuzione per età rispecchia la distribuzione dei giovani registrati: il 5% appartiene ai giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni, il 51% ai giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni e il 44% ai giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni.
In attesa della partecipazione alle singole misure a seguito degli avvisi regionali, continua l’inserimento “spontaneo” delle occasioni di lavoro. Anche a seguito dei protocolli di intesa che il Ministero ha sottoscritto con alcune Associazioni imprenditoriali, le aziende stanno inserendo occasioni di lavoro sul portale nazionale direttamente o per il tramite delle Agenzie per il lavoro. Ad oggi, le opportunità di lavoro complessive pubblicate dall’inizio del progetto sono pari a 8.234, per un totale di posti disponibili pari a 11.825. Il 71% delle occasioni di lavoro è concentrata al Nord, il 14% al Centro e il 14% al Sud; l’1% rappresenta le occasioni di lavoro all’estero. Le speranze – è scritto nella nota dei Giovani IdV – sono riposte nel piano della Regione Basilicata (17 milioni di euro disponibili). Il segretario nazionale di IdV Ignazio Messina rilancia l’impegno a “costruire con i giovani una nuova Italia, mettendo al centro il problema lavoro”.
“La Giornata Internazionale della Gioventù – afferma Messina – assume, in questo momento storico per il Paese, un’importanza determinante. L’impegno che IdV vuole sostenere punta ad offrire alle nuove generazioni le basi migliori per costruire il loro futuro e soprattutto, pensarlo possibile in Italia, senza fughe obbligate e sofferte. Abbiamo bisogno di giovani capaci, pronti, attenti, che non vogliano arrendersi a lasciare il Paese in balia della crisi e dei troppi esempi negativi che, negli ultimi anni, hanno preso il sopravvento. Insieme a loro vogliamo ripartire da una politica sana, onesta che ci impieghi con le mani e la coscienza pulita a disegnare la speranza e ritrovando il coraggio e l’orgoglio di essere cittadini. Quest’anno il tema è ”I giovani e la salute mentale”, giovani spesso vittime di discriminazione e diffidenza che spesso si tramuta in esclusione sociale. Diamo a loro ed a tutti i giovani lo spazio che meritano. Facciamo sentire che ci siamo e che, con loro e per loro, un’altra Italia è possibile”.