Lunedì 25 agosto 2014 alle ore 19,30 in piazza Pascoli a Matera è in programma la performance collettiva “L’esposizione del lenzuolo” di Mariangela Capossela e Liviana Davì, opera vincitrice del LAP Laboratorio permanente di Arte Pubblica – Public Art Award 2013, sezione Urban Screen.
“Lavoriamo in Basilicata per realizzare il progetto LAP Laboratorio permanente di Arte Pubblica che ha l’obiettivo di creare sul territorio dell’intera Regione Basilicata il primo e più grande Laboratorio permanente di Arte Pubblica a scala regionale in Italia. L’Arte Pubblica si costruisce negli spazi urbani con le Comunità per le Comunità”.
Elisa Laraia Direttore Artistico del LAP Public Art Award
Le Associazioni Art Factory Basilicata, Presidente Elisa Laraia, e Telefono Donna ONLUS Casa delle Donne Ester Scardaccione, Presidente Cinzia Marroccoli, con il Comitato Matera 2019, Diretto da Paolo Verri, presentano il progetto di Public Art “L’esposizione del lenzuolo” di Mariangela Capossela e Liviana Davì, opera vincitrice del LAP | Public Art Award 2013, sezione Urban Screen.
Il LAP Laboratorio permanente di Arte Pubblica nasce per condividere gli obiettivi di conoscenza della nostra regione, rispondendo in tal modo alle richieste che vengono dal Territorio. La programmazione del 2014, che, come già nel 2013, ha coinvolto la Basilicata percorrendone il territorio nei mesi di luglio e agosto con tappe a Potenza, Castelgrande, Lauria, Rivello, Barile, si concluderà in ottobre passando ancora per Calciano, Rionero in Vulture, Calvello, Muro Lucano.
Sono ad oggi 11 i Comuni lucani (Potenza, Matera, Acerenza, Barile, Calciano, Calvello, Corleto Perticara, Forenza, Lauria, Muro Lucano, Rivello) entrati a far parte del progetto del LAP, nell’ottica della realizzazione in Basilicata del primo Laboratorio Permanente di Arte Pubblica a scala regionale in Italia.
La partnership con l’Associazione Telefono Donna ONLUS Casa delle Donne Ester Scardaccione, ormai consolidata dopo due anni di lavoro condiviso, consente di rafforzare il valore sociale del LAP attraverso la divulgazione del messaggio contro la violenza sulle Donne.
Il LAP lavora sul coinvolgimento delle comunità della Basilicata per la creazione di uno storytelling, racconto corale delle tradizioni, dei segreti, dei bisogni della nostra Regione. I cittadini lucani, infatti, sono i primi protagonisti di un’azione artistica collettiva, intesa a raccogliere e produrre documentazione audiovisiva per la creazione dell’archivio etnoantropologico della Basilicata. Attraverso i Laboratori Urbani, richiesti e sostenuti dalle realtà del territorio, dalle Amministrazioni alle Associazioni, alle scuole, all’intera comunità, si esalta la dimensione attiva del LAP, con il coinvolgimento di un target di fruitori, attori, uomini e donne, giovani e anziani, dai 7 ai 90 anni ed oltre, con una forte attenzione ai soggetti deboli, come le donne che hanno subito violenza e i disabili.
Partecipano alla presentazione de “L’esposizione del lenzuolo” Paolo Verri, Direttore di Matera 2019 insieme a Rossella Tarantino e Rita Orlando del Comitato Matera 2019, il direttore artistico del LAP Elisa Laraia e gli artisti vincitori del Public art Award 2013, Mariangela Capossela e Liviana Davì, per la sezione Urban screen, e Marco Rossetti per la sezione Urban space, Cinzia Marrocoli, Presidente di Telefono Donna, Mariangela Petruzzelli, Presidente di Miss Chef.
Il LAP è patrocinato dal MiBACT, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, dalla Regione Basilicata.
I Partner del LAP sono Telefono Donna Casa delle Donne Ester Scardaccione e Miss Chef
La rete di collaborazione regionale per lo specifico evento è formata dal Comitato Promotore Fondazione CRESCO in Basilicata, Centro IAC di Matera, Spazio dell’Angelo di Matera.
Il programma del 24-25 Agosto a Matera nel rione Sassi
dalle 9:00 alle ore 18:00
Laboratori urbani
I Laboratori Urbani coinvolgeranno gli abitanti dei Sassi, declinando il progetto “L’esposizione del lenzuolo”. A partire dalla consapevolezza storica della tradizione dell’esposizione del lenzuolo dopo la prima notte di nozze, sino ad indagare il legame profondo degli abitanti con il territorio, i Laboratori Urbani produrranno video-interviste, che entreranno nella programmazione degli Urban Screen del LAP sul territorio della Basilicata.
Installazione Collettiva – Quartiere Malve (Sasso Caveoso)
L’istallazione prevede il coinvolgimento delle famiglie che abitano i Sassi nell’appendere alle loro finestre le lenzuola dipinte durante le precedenti azioni performative “L’esposizione del lenzuolo” in Basilicata, alle quali potranno aggiungersi le lenzuola dipinte il 25 a Matera a testimoniare un’opera che ha bisogno per compiersi nella consapevolezza della comunità.
25 Agosto h. 19:30
Performance Collettiva “L’esposizione del Lenzuolo”
La performance che prevede il coinvolgimento di donne alle quali viene chiesto di portare con sé delle lenzuola, che verranno disposte in cerchio nella piazza. Sulle lenzuola le partecipanti alla performance, ponendosi dall’interno del cerchio, lanceranno in sequenza con un gesto liberatorio del colore a tempera in tutte le variazioni cromatiche, escluso il rosso.
h. 21:00 Urban Screen
Video proiezione su Palazzo Lanfranchi, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata., del Video “L’esposizione del lenzuolo” di Mariangela Capossela e Liviana Davì, vincitrici del Public Art Award 2013 e, a seguire, delle opere del Public Art Award 2013, da Neil Craver, Oskar Verant, Gloria Oyarzabal, Matsuura Tomoya, Donato Faruolo, Vito Alfarano, Elisabetta Falanga, Antonello Novellino, Alejandra Marcela Caro, Marco Rossetti, Zhou Chau, Alberto Vernotico, Raffaele Fiorella, Life Art Studio (Roberto Lacava, Giusy Tolve), Maria Teresa Santangelo, Sergio Racanati, Yacob Bizuneh, Juan Carlos Zaldivar, Fernand Percival, Claudia Gambadoro, Alessandra Montanari, Donato Fusco, Emilia Rosaria Badalà, a Veturia Manni.
Il 24 – 25 agosto a Matera verrà anche divulgato il progetto Sublim Bother di Marco Rossetti, vincitore della sezione Urban Spaces del Public Art Award 2013, che distribuirà le cartoline prodotte per il LAP al fine di diffondere la curiosità del turista per l’intera Basilicata.
Durante gli eventi è prevista un’ azione di crowdfunding dell’Associazione Art Factory Basilicata per il sostegno del progetto.
“L’esposizione del lenzuolo” di Maria Angela Capossela & Liviana Davì
L’opera di arte pubblica L’esposizione del Lenzuolo è un progetto collettivo articolato in diverse fasi. Il punto di partenza è la rivisitazione di un’antica tradizione legata alla verginità femminile, quella di esporre il lenzuolo macchiato di sangue fuori dalla casa degli sposi, l’indomani delle nozze. La tradizione è da tempo in disuso ma rimane ancora ben viva nell’immaginario e nella memoria dell’Italia del Sud. L’opera intende raccogliere le donne intorno ad un’usanza perpetuata per secoli per sovvertirne il significato e rovesciare la posizione femminile, riattribuendole uno spazio creativo in seno alla comunità e restituendole la voce e il gesto. L’esposizione del Lenzuolo è stato realizzato per la prima volta a Calitri (AV) nell’agosto 2013, in occasione di un festival sul matrimonio, lo Sponzfest. La popolazione femminile ha partecipato all’organizzazione delle performance necessarie alla colorazione di 400 lenzuola e alla loro successiva installazione nella parte più antica del paese. L’azione pubblica ha trasformato in rito festivo e creativo l’aspetto umiliante che balza agli occhi ad una rilettura attuale della tradizione che, pur a distanza di tempo, continua ad impregnare
l’immaginario di giovani e anziani. La storia del lenzuolo, così come ci è stata tramandata, non era una vera storia, solo un racconto di poche frasi che non spiegava ma generava immagini fantasmagoriche sulla prima notte di nozze e sulla fine della verginità. Giunte alla fine della catena di trasmissione memoriale quel che resta di tutto ciò è il carattere macabro dell’associazione tra rottura dell’imene e rottura dell’intimità e il desiderio di riscattare tante voci silenti. L’assenza di racconto intorno all’usanza del lenzuolo ci ha spinte ad incontrare le donne più anziane per raccogliere testimonianze e ad invitarle ad un gesto liberatorio e iconoclasta da realizzare insieme in piazza. In piazza perché si tratta del luogo pubblico per eccellenza, nel quale storicamente le donne hanno avuto così poca visibilità. Durante la performance pubblica le donne entrano in scena come soggetti attivi e col loro corpo danno vita ad un rituale collettivo inconsueto che rovescia la tradizione. La performance è allora il momento liberatorio per sovvertire le posizioni sociali e per trasformare il significato della macchia. Le abitanti diventano così artiste per un momento, per divertirsi, come gli artisti americani che hanno consacrato la gestualità nell’arte contemporanea mentre loro si schienavano sui campi. In questa particolare action painting collettiva si realizza un gesto iconoclasta paradossale. Esso infatti non distrugge la tradizione che per quanto si voglia umiliante è parte dell’identità, anzi, la riporta alla luce mettendone in mostra però un’altra versione in cui la macchia diviene il segno di un gesto attivo e ricreativo. Ricreativo è da intendere nel senso di creare altro, di ri-crearsi come donne ma anche e soprattutto nel senso di divertirsi e di provar piacere secondo il senso che il termine ha nel dialetto (addicriarsi, divertirsi).
Tutti i dettagli del Progetto sono pubblicati sui siti dedicati
www.laboratoriodiartepubblica.it
www.publicartaward.com