Francesca Iacovino, mediatrice culturale del centro SPRAR di San Severino Lucano ha inviato il resoconto della festa dell’accoglienza per i beneficiari del progetto SPRAR, gestito dalla cooperativa SENIS HOSPES di Senise. Di seguito la nota integrale.
Il 24 Agosto a San Severino Lucano si è tenuta la festa dell’accoglienza per i beneficiari del progetto SPRAR, gestito dalla cooperativa SENIS HOSPES di Senise.
Il 24 Agosto, l’Italia si è desta e la cittadinanza di San Severino ha abbracciato teneramente il diverso, ha carpito vissuti tragici portati dalle onde del Mare mediterraneo, ha ascoltato e compreso, ha preso parte attivamente alla festa, dimostrando una umanità autentica. Le ragazze ospiti dello SPRAR di nazionalità nigeriana hanno dalla loro, acquisito le prime semplici regole di convivenza pacifica e comportamentali, in un crescendo che lascia presagire un’autonomia ed un’integrazione nella nostra società, totalmente limpida e avulsa da imbarazzi causati da un risaputo background culturale differente.
Dapprima si è svolto il mercatino della solidarietà con i manufatti realizzati dalle beneficiare del progetto SPRAR, manufatti all’uncinetto realizzati durante il corso di ricamo a cui hanno preso parte e tutt’ora in essere, hanno inoltre realizzato collane e bracciali con le perline, il cui scopo educativo è stato quello di migliorare le loro abilità manuali ed aiutarle nella capacità di concentrazione. La serata è proseguita con canti e balli tipici italiani e nigeriani realizzati con un gruppo di ragazze italiane che nei giorni precedenti si sono recate assiduamente nel centro, condividendo non solo la passione per il ballo ed il canto, ma anche momenti di giovialità data anche dalla condivisione della giovane età. Culmine emotivo della serata è stato senza dubbio il canto da parte delle beneficiarie accompagnate da alcune ragazze italiane, degli inni nazionali italiano e nigeriano. Le ospiti del centro hanno imparato e cantato l’inno nazionale italiano come ringraziamento alla popolazione san severinese e al nostro paese in toto che si trova a gestire un flusso migratorio importante, in seguito è stato cantato l’inno nazionale nigeriano, autentico momento di integrazione e condivisione con una piazza emotivamente coinvolta che ha fatto da cornice ad uno scenario montano e paesaggistico di comprovata bellezza. Il tutto è stato possibile grazie alla sapiente gestione del direttore del centro di San Severino Lucano: Egidio Castronuovo, alle figure professionali che quotidianamente accompagnano le beneficiarie nel loro percorso volto a renderle autonome; presenti anche il direttore del centro di Agromonte e di Senise con i loro beneficiari e non da ultimo, Marcello Cervone, vice presidente della cooperativa Senis Hospes di Senise che ha reso possibile il tutto e che dà voce e accoglienza a quanti arrivano nel nostro paese, avendo cura di fornire assistenza ai richiedenti asilo e instaurando percorsi di integrazione con le comunità ospitanti. Poiché il contatto con il diverso delinea la nostra identità culturale e al contempo ci dà la possibilità di conoscere e gestire un mondo che ci sembra lontano ma che in realtà appartiene alla stessa radice: l’umanità.