“Non convincono all’Ugl, le spiegazioni fornite da ENI su quanto accaduto stamane presso il centro olio di Viggiano, con una sfiammata attivatasi della fiaccola di sicurezza del Centro di Viggiano nella valle dell’Agri, generando per circa un’ora con intensità decrescente una maggiore visibilità della fiaccola stessa rispetto alle normali condizioni operative nel corso delle quali la fiamma pilota è divenuta pressoché invisibile”.
E’ quanto denunciano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “non capiamo il perché dell’innalzamento, e se è vero, che è stato provocato da un blocco momentaneo di una delle turbine dell’impianto. Se pur l’Eni sostiene che l’anomalia non ha provocato alcun impatto sull’ambiente circostante né pericoli per le persone, l’Ugl – proseguono i sindacalisti – esprime forte preoccupazione per l´accaduto e chiede agli Enti predisposti alla vigilanza dell´impianto ed alla salute pubblica, di conoscere le cause dell´inconveniente per calmare e placare gli animi e la diffidenza giustificata della popolazione di Viggiano e paesi limitrofi. Si faccia piena luce sull´episodio – concludono Tancredi e Giordano – perché non possiamo far vivere il popolo lucano in uno stato di fibrillazione continua. Gli Enti predisposti ai controlli, la Regione Basilicata, l´Arpab, l´ASP competente sul territorio e la Provincia di Potenza, se hanno vigilato e sorvegliato monitorando costantemente il centro oli, cosa che non dubitiamo, forniscano pubblicamente i dati in modo da rassicurare la gente che vive nelle vicinanze del centro oli”.