Ospedali, Ugl:”Policoro, Stigliano e Tricarico manca il personale, strutture carenti e corridoi super affollati”.
Dopo la chiusura dell’ospedale di Tinchi e i disagi delle ambulanze a percorrere strade lucane alternative tortuose e lunghe, arriva la denuncia del sindacato Ugl Basilicata. I segretari regionali, Giovanni Tancredi e Pino Giordano sottolineano le condizioni precarie in cui versano i tre presidi ospedalieri che Pittella oggi ha visitato. “Manca il personale e le infrastrutture sono carenti”, affermano i sindacalisti. “Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Policoro, un Ospedale in balia degli eventi e della buona sorte. La buona sorte, in essa dobbiamo riporre le nostre speranze per il futuro, infatti oltre ai proclami della direzione generale, in ordine all’ennesimo sbandierato risanamento economico della ASM e l’avvenuta firma sull’aumento posti letto che da 105 passano a 120, non vediamo una programmazione sanitaria che possa dare serenità per il nostro ospedale. La carenza di personale è arrivata ad un livello di non ritorno, compromettendo la capacità dell’intero Presidio Ospedaliero, di fornire un’assistenza sanitaria dignitosa. L’assenza di regole certe lascia spazi a scelte arbitrarie e squilibrate poiché sull’assetto riorganizzativo dell’ospedale di Policoro, nessuna discussione preliminare in merito è stata condivisa. Con la complicità delle oo.ss. di categoria, oggi si estrapolano arbitrariamente quei vitali servizi degli ospedali a discapito dei territori. La mancanza di una organizzazione funzionale, discussa e condivisa con le autonomie locali, dell’assistenza da attivare sui territori, rende la distribuzione delle Unità Operative orfana e precaria in assenza di nessuna norma di attuazione temporale, magari collegata al naturale turnover degli operatori”. Forte è la denuncia dei segretari Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano in merito alla passerella consumata da Pittella e assessore Franzoni ai danni delle strutture sanitarie ospedaliere di Policoro, Stigliano e Tricarico per i quali, “non condividiamo assolutamente che i tre ospedali civili, siano vittime di quei politici ‘di turno’ e vengano smantellate di alcune strutture complesse le quali, da sempre registrano un numero considerevole di prestazioni. La riforma sanitaria regionale era doverosa e necessaria ma, andava fatta senza rivoluzionare l’attuale sistema, quindi salvaguardando il patrimonio di competenze e servizi già esistenti. Già un taglio delle strutture è avvenuto per gli ospedali di Tinchi e Stigliano: coinvolgendo anche il nosocomio di Policoro, l’Asm determinerebbe di fatto la conclamata desertificazione sanitaria. E’ doveroso ricordare che – tuonano forte e chiaro Giordano e Tancredi – la struttura Ionica quotidianamente registra un notevole aumento di prestazioni sanitarie provenienti dalla confinante regione Calabria. Si tratta di una difesa di un ospedale d’eccellenza che in questo momento si sente minacciato da carichi di lavoro. Se infatti la Basilicata lavora alla riforma del S.S.R. anche per rispondere all’invito sulla razionalizzazione delle spese che il ministero della Salute ha inviato a luglio 2012 a tutte le regioni, l’Ugl – fanno notare i segretari lucani – sottolinea che alcune regioni, in particolare il ‘Lazio governata all’epoca dall’On. Polverini’, benché in piano di rientro, chiesero ottenendo una deroga con il conferimento di ulteriori strutture complesse e semplici, decretando per tali motivazioni di sospendere la decorrenza del termine per la preregistrazione. Fù considerato inoltre, l’operatività della piattaforma S.S.N. in tutte le sue funzionalità, fatta salva la possibilità di completare in via autonoma tutte le fasi della procedura’. Non si comprende perché lo stesso percorso non e’ stato seguito dalla nostra regione, non soggetta a piano di rientro. Il presidio e l’operato dell’ospedale – concludono i leader sindacali, Tancredi e Giordano – l’Ugl lo difende con forza perché offre un servizio prezioso alla popolazione oltre a garantire posti di lavoro in periferia. Ai vertici dell’Asm ed in primis alla regione, chiediamo che la struttura di Policoro deve essere soprattutto rispettata per ciò che rappresenta per tutta l’area policorese e non solo. Il personale del Comparto, carente in tutti i Reparti e Servizi, viene sottoposto ad uno stress organizzativo altissimo, costretto a lavorare sottodimensionato in forza di freddi ragionamenti matematici. Con la calcolatrice si possono produrre numeri, ma chi lavora nelle corsie non è un numero, come non lo è chi occupa i letti dei reparti. Gli sforzi compiuti alla scrivania per trovare la formula matematica giusta, quella che faccia combaciare i ‘numeri’ dell’utenza con i ‘numeri’ degli operatori, ormai servono veramente a poco, la sanità non può essere come la finanza, creativa, la sanità e basata sui fatti. I fatti sono che – continuano Tancredi e Giordano – si lavora in condizioni di demansionamento, causato dalla totale assenza di adeguato personale di supporto, infatti nei nostri Ospedali sono presenti risicati dipendenti OSS, e Infermieri, Tecnici (di Laboratorio e Radiologia) e operatori sanitari in genere, sono costretti a distogliersi dal reale ruolo assistenziale che gli compete. I fatti dicono che il rapporto Infermieri/P.L. è critico, carente in ogni periodo dell’anno anche facendo riferimento ai soli PL ufficiali, che i nostri reparti sono tutti sovraffollati ed il Posto Letto aggiunto è la normalità, soprattutto in estate, quando fra l’aumento dell’utenza e le ferie estive del personale, il rapporto Infermieri / Posto Letto raggiunge livelli imbarazzanti. Al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, all’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franzoni, e al direttore generale dell’Azienda sanitaria di Matera, Rocco Maglietta, l’Ugl riferisce che lo stesso dicasi per altre figure del comparto, quali i Tecnici di Laboratorio e di Radiologia, il cui carico di lavoro, espresso in termini di esami e prestazioni rese, raggiunge livelli inaccettabili. Dopo la chiusura dell’Ospedale di Tinchi, la situazione è ulteriormente peggiorata, la gran parte dell’utenza che prima aveva come riferimento l’Ospedale Pisticcese si è riversata sul Presidio Ospedaliero Policorese. Allora invitiamo Pittella, l’assessore alla sanità ed il DG a concordare una data per un incontro con l’Ugl, risposta che chissà, magari verrà, come altre volte, avvisando solo amici e parenti senza l’Ugl?