Nel giro di dieci anni le aziende agricole lucane che si occupano della coltivazione della patata si sono notevolmente assottigliate (circa 600 in totale) con una contrazione di oltre l’80% del numero di aziende e di ettari di coltivazione (oggi poco più di un centinaio). Sono dati che, in occasione della Sagra di Giuliano dedicata alla patata, per la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori devono riaccendere l’attenzione a sostegno di un progetto di rilancio e sviluppo della coltivazione della patata soprattutto da destinare all’industria di trasformazione che registra un incremento di richiesta. Nel sottolineare che esistono varietà riconosciute e particolarmente apprezzate da importatori ed industria quali la patata rossa di Terranova del Pollino, la patata a pasta bianca, denominata “Marca” o gialla, denominata “Paesana”, coltivata da anni a San Severino Lucano, ma anche piccole produzioni (in quantità) di aree interne del Melandro, la Cia evidenzia che se incrementata, la coltura puo’ rappresentare una valida alternativa sia per le aree irrigue pianeggianti della valle e per le aree collinari dell’Alta Val d’Agri e del Senisese che per quelle aree piu’ interne dove l’irrigazione e la qualita’ del terreno possono garantire un’adeguata produzione e una maggiore programmazione della commercializzazione del prodotto sul mercato. Si tratta di fare un salto tra gli O.P. per realizzare quella filiera che è sempre mancata e superando le limitate produzioni ad uso e consumo familiare delle aziende agricole più piccole. L’occasione da non sprecare è il nuovo Prs 2014-2020 anche per incrementare le produzioni di maggiore qualità e in grado di garantire più reddito agli agricoltori.
Le patate – evidenzia la Cia – hanno tutti gli elementi per una sana alimentazione: al loro interno nascondono ottime quantità di vitamina C (una patata di dimensioni medie ne apporta circa il 50% del fabbisogno quotidiano), ma anche di vitamina B6, niacina (vitamina B3 o PP) e acido folico (vitamina B9). A queste si aggiungono diversi minerali (fosforo, zinco e, soprattutto, calcio, ferro e potassio), fibre e molecole dall’azione benefica come la colina, l’acido alfa-lipoico e la quercetina.
Dal punto di vista dei potenziali benefici per la salute, queste caratteristiche nutrizionali rendono le patate un prezioso alleato del cuore. L’apporto di potassio, associato alla mancanza di sodio, aiuta infatti a tenere sotto controllo la pressione sanguigna. A contrastare l’ipertensione contribuiscono anche il calcio e il magnesio, mentre fibre, vitamina C e vitamina B6, combinate con la presenza di potassio e l’assenza di colesterolo, favoriscono la buona salute del cuore. Quest’organo è protetto anche dall’assunzione di fibre, che aiutano a ridurre il livello di colesterolo totale nel sangue.
I motivi per mangiare patate non finiscono però qui. Ferro, fosforo, calcio, magnesio e zinco favoriscono infatti la salute delle ossa; le fibre, la vitamina C, la quercetina e l’acido folico intervengono a vari livelli contrastando fenomeni associati alla promozione della comparsa dei tumori; e anche la pelle trae beneficio dalla presenza di vitamina C e di quercetina. La colina, invece, favorisce il sonno, partecipa alla trasmissione dell’impulso nervoso, ai movimenti muscolari e all’assorbimento dei grassi, riduce l’infiammazione cronica, aiuta le membrane cellulari a mantenere la loro struttura, e favorisce l’apprendimento e la buona memoria.