Giovedì 4 settembre 2014, alle ore 20, sul palco di Matera è Fiera, dopo la proiezione di un filmato proposto dalla Lucana Film Commission, il consiglio di amministrazione, il comitato scientifico, il direttore e il presidente del comitato, Paolo Verri e Salvatore Adduce presentano il nuovo dossier di candidatura di Matera 2019. Ma chi non avrà la possibilità di raggiungere la fiera (dove si paga 3 euro per l’ingresso) e non può seguire nemmeno la diretta sulla tv locale, come può conoscere i contenuti del dossier del comitato Matera 2019? Nessun problema, ci pensa Materatown, il sito dei materani fuori sede, che pubbblica in anteprima alcune “perle” tratte dal dossier. Di seguito la nota integrale che offre i contenuti in italiano ed in inglese. Un servizio utile anche per il turismo internazionale di cui si nutre la città dei Sassi.
Con l’arrivo di Settembre e la fine dell’estate, oltre alla riapertura delle scuole, al ritorno al lavoro (per i pochi fortunati che ne hanno uno che li aspetta), alle partenze verso le università nordiche di giovani stanziali neo-diplomati, torna immancabile nelle edicole di terra italica, il fenomeno delle “raccolte” a fascicoli settimanali che dovrebbero, nelle intenzioni dei loro editori, alleviare le lunghe e buie serate invernali degli italiani. Si va dalle enciclopedie pseudo-scientifiche, alle collezioni per alienati (quest’anno, per chi fosse interessato, si possono acquistare le miniature dei soldati templari) passando per il modellismo demenziale come quello pubblicizzato in TV dove padre e figlio, felici e concentrati, costruiscono un Escavatore New Holland modello E215C. Allora ci siamo detti: perchè anche noi di materatown.net non utilizziamo la stessa tecnica di “divulgazione” e non pubblichiamo in anteprima assoluta le numerose pagine del Dossier Finale della Candidatura di Materatown a Capitale europea della Cultura nel 2019 che abbiamo ricevuto, in via del tutto eccezionale, da un nostro infiltrato stanziale? Ovviamente non potendo pubblicare i vari “fascicoli” del prezioso documento con cadenza settimanale (altrimenti finiremmo nel 2019), abbiamo deciso di omaggiarvi subito con i primi 10 stralci per poi aggiornarvi ogni ora (a partire dalle ore 9:00) con nuove “perle” tratte dal Dossier, evidenziandole di color rosso. Buona lettura.
Matera è molto più vicina al resto d’Italia e all’Europa di quanto si creda. La sua apparente difficoltà a essere raggiunta è più percettiva che reale. A Matera ci si arriva attraverso infrastrutture aeroportuali, ferroviarie e con le autolinee, ma anche con collegamenti privati tramite autoveicolo;
Cooking with Mama è una performance dell’artista iracheno Hiwa K. La performance consiste nella preparazione di una pietanza, che vede protagonisti l’artista e i partecipanti, seguendo le istruzioni via skype della madre dell’artista che si trova in Iraq. Partendo dall’esperienza di Hiwa K avvieremo un format nel quale i cittadini lucani residenti in diverse parti del mondo possano condividere un esperienza con la loro terra d’origine mediante la preparazione di ricette tradizionali.
La Basilicata conta 131 comuni, la maggior parte delle quali ha una propria banda marciante. La cerimonia d’inaugurazione di Matera Capitale Europeo della Cultura 2019 recupererà questa grande tradizione musicale meridionale. Per l’occasione,oltre 100 bande provenienti da tutti i comuni della Basilicata arrivano a Matera a piedi suonando;Al calare del sole le bande convergono infine sui Sassi […] improvvisamente cade il silenzio,e parte un performance collettiva di 4:33 (pezzo del compositore sperimentale John Cage noto per essere totalmente silenzioso)
Airport City è un progetto fra arte e scienza sviluppato attraverso l’ultimo decennio dall’artista Tomas Saraceno, di base a Berlino. Sulla Murgia, Saraceno realizzerà uno delle più ambiziosi tappe verso la realizzazione della sua opera AirPort City. Lavorando con partner locali, realizzerà un’istallazione che sperimenterà la possibilità di volo perpetuo (ovvero attraverso tutta la notte) attraverso un arco di 24 ore, anche in assenza di sole.
Basilicata e Calabria hanno il mare in abbondanza, sul versante ionico e tirrenico, ma non hanno grandi porti, e solo piccoli approdi. Da secoli infatti, calabri e lucani hanno per così dire voltato le spalle al mare, perchè sulle sue rive c’erano le febbri che uccidevano, e dal mare arrivavano le razzie dei Saraceni. Il progetto Basilicata Coast to Coast riavvicinerà Matera a quel mare nostrum a cui ha voltato per così lungo le spalle. Una piccola imbarcazione a vela partirà da Metaponto alla volta dell’Europa con a bordo ambasciatori di Matera2019;
Anche lo scetticismo e la critica sono stati oggetto di creatività, espresso attraverso video, grafiche, e post satirici. La candidatura è diventata patrimonio comune, sconfiggendo l’incredulità, il disinteresse e lo scetticismo iniziale.
Non si vogliono realizzare grandi infrastrutture viarie o ferroviarie, ma favorire sistemi di smart mobility pubblica e privata a basso impatto ambientale […] Matera sarà più vicina per chi dovrà spostarsi per lavoro o per loisir
Un esempio progetto parallelo di inclusione sociale dell’Open Design School Matera: Il laboratorio di progettazione e falegnameria, interno al carcere, nasce con molteplici obiettivi: trovare soluzioni alternative e a basso costo per arredare le celle del carcere;
Si potrebbe dire che non vi è città in Europa che abbia dimostrato altrettanta resilienza e capacità di reinventarsi, dopo la vergognosa morte imposta a un paesaggio urbano naturale di architettura collettiva e non monumentale
Valori marginali e dimenticati quali la lentezza, il silenzio e la frugalità sono anch’essi al centro della nostra candidatura […] Riteniamo che l’abbondanza di edifici non terminati, abbandonati o in disuso presenti a Matera non rappresenti un fardello, bensì una preziosa eredità;
Per migliaia di anni, a Matera si è vissuto nelle grotte, dove nel corso tempo furono scavate magnifiche chiese, abitazioni, giardini e un complesso reticolo di strade. La nostra città riflette quindi secoli d’ininterrotto sviluppo urbano e sociale. Il coraggio e la resilienza sono caratteristiche che fanno parte della nostra eredità creativa. Negli anni Cinquanta del Novecento, a chi viveva nei Sassi, fu imposto lo spostamento coatto in “moderni” quartieri periferici.
L’asse Antonioni-Pasolini sarà l’occasione per esplorare, il contesto socioculturale dell’Italia del boom e del passaggio alla società dei consumi. Attraverso la co-produzione di due documentari realizzati da registi emergenti della Basilicata e dell’Emilia Romagna, ci si chiederà che Italia esce dall’incrocio di sguardi di Pasolini (Il Vangelo Secondo Matteo, girato a Matera) e di Antonioni (Deserto Rosso, girato a Ravenna)
La narrazione, il racconto orale e cinematografico, sono centrali in questo processo di riesame dell’identità personale, nonché potenti strumenti in grado di stringere legami con altre culture europee, al pari della “lentezza”. Il tema “Riflessioni e Connessioni” prende le mosse dal classico motto greco, in seguito adottato da Lorenzo de’ Medici, “Festina lente”
L’operato del Comitato è stato caratterizzato da un forte ed ampio sostegno da parte di tutte le forze politiche di qualsiasi orientamento […] dalla Regione Basilicata per un importo di 3.2 milioni di Euro e offrendo una risorsa della Programmazione strategica (Rossella Tarantino); dal Comune di Matera offrendo una risorsa part time (Serafino Paternoster) per curare le relazioni del Comitato con la stampa;
Di recente, al pari di molte altre regioni rurali d’Europa, Matera ha dovuto affrontare devastanti diaspore migratorie, per poi veder ritornare, in tempi molto vicini a noi, una generazione di giovanissimi, attratti dai valori espressi dalla cultura meridionale.
L’istinto al movimento è radicato nella vita quotidiana di Matera, sin dalla tradizione della “transumanza”, che ogni anno vede le mandrie di bestiame attraversare la Murgia. La mobilità è la linfa vitale della regione: dalla Magna Grecia a Roma, o all’epoca dei Bizantini e dei Longobardi, Arabi, Svevi o Angioini, la Basilicata ha sempre rappresentato uno spazio di incontro e convergenza.
Matera è un luogo speciale, che scatena in tutti pensieri ed emozioni profonde. Qui si prende coscienza degli elementi fondamentali del cosmo e delle fragilità dell’esistere, dei cicli della vita e della morte e dei processi naturali. Qui il vuoto e il pieno, il suono e il silenzio, le tenebre e la luce sono parte di un tutto armonico che lega indissolubilmente l’uomo alla natura: senza soluzione di continuità dalle grotte scavate dell’altipiano murgiano al Centro di Geodesia Spaziale.
Matera non sarà una sperimentazione “in vitro”, un’esercitazione sofisticata e calata dall’alto di ingegneria culturale. Sarà semmai il prodotto autentico, imperfetto e quindi meravigliosamente imprevedibile di un grande investimento collettivo umano. Fatto di tante persone diverse – studenti, panettieri, innovatori, casalinghe, funzionari pubblici, maestri, ingegneri e sognatori – che si stanno appropriando di un concetto nato assieme alla candidatura, quello di ”abitante culturale”.
Con la sua candidatura Matera vuole contribuire fornendo visioni, esperienze, spazi e tempi di sperimentazione che non abbiano paura di andare controcorrente rispetto al mainstream del pensiero economico e culturale prevalente, mettendo al centro del discorso parole come passione, cura, frugalità, ruralità, riuso, silenzio e lentezza.
Matera non può permettersi e non vuole diventare meta per un turismo di massa fatto di esperienze mordi e fuggi […] Si vogliono semmai incentivare flussi, relazioni e legami basati sullo scambio tra “abitanti permanenti” e “abitanti temporanei”
In un momento storico in cui le nuove tecnologie si propagano rapidamente, lasciando il reame dei bit per il mondo fisico degli atomi, Matera sarà la sede del primo laboratorio progettuale e produttivo europeo costruito intorno ai principi di una cultura “aperta”, di un apprendimento “tra pari” e di una produzione digitale.
Il tema “Futuro Remoto” rappresenta una riflessione sul nostro rapporto millenario con lo spazio e le stelle che, ripercorrendo i passi di uno dei residenti più illustri della regione, Pitagora, esplora l’antica bellezza universale della matematica; al tempo stesso, analizzeremo le infinite possibilità dei futuri remoti, contemplando città volanti e componendo messaggi musicali da inviare a pianeti lontani grazie alle potenti antenne del Centro di Geodesia Spaziale.
Il cammino che ha portato Matera nel presente è una storia d’ingegnosità e resilienza, disgrazia e rammarico. Una storia venata soprattutto da un profondo senso di vergogna in costante evoluzione;
Matera 2019 rappresenta per l’Europa un’opportunità per elaborare una sorta di terapia di gruppo, la possibilità di affrontare non solo la vergogna della città in sé, quanto le molteplici forme d’imbarazzo che costellano l’identità del nostro paese e del continente europeo;
Matera 2019 rappresenta un’occasione per mettere a confronto la nostra responsabilità collettiva nel dare forma alle città in cui viviamo, vedere la bellezza non solo nei teatri e nei musei, ma anche negli spazi che abitiamo, e considerare la recente scoperta dell’estrazione del petrolio in Basilicata come un’opportunità per interrogarsi sul nostro rapporto a breve e lungo termine con l’ambiente.
Attraverso una serie di giochi e sport urbani, il tema “Utopie e Distopie” trasformerà Matera in un playground su cui immaginare alternative possibili a realtà urbane che diamo per scontate;
La fotogallery della presentazione del dossier di Matera 2019 a Matera è fiera (foto www.SassiLive.it)
L’assessore Liberali alla presentazione del dossier Matera 2019: “Questa città sta decollando, e veramente penso che ci siano tutti gli elementi perché vinca la sfida finale”.
“Penso che questa candidatura sia una candidatura eccezionale. Quello che Matera e tutti voi avete fatto, e lo dico anche come osservatore esterno, è qualcosa di eccezionale”. Lo ha dichiarato ieri sera Raffaele Liberali, assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata, nel corso della presentazione della seconda parte del dossier di candidatura di Matera a capitale della cultura 2019, sul palco della manifestazione Matera è fiera.
“Già una prima sfida è stata vinta – ha sottolineato l’assessore – questa città sta decollando, e veramente penso che ci siano tutti gli elementi perché questa città vinca la sfida finale. Grazie a voi. E’ una sfida importante, la Basilicata e Matera possono farcela e devono farcela. Tutta la popolazione, tutti i cittadini sono dietro questa sfida – ha concluso Liberali – e non possono che appoggiarla, la Regione è in testa e sappiamo tutti qual’è l’impegno del presidente Marcello Pittella su questa sfida e sull’appoggio che è stato dato”.
A conclusione della serata Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019, ha donato all’assessore Liberali una bandiera con il logo di Matera 2019, che verrà distribuita anche a tutti i cittadini per essere colorata e scriverci sopra un messaggio all’Europa. Le bandiere verranno successivamente ritirate e legate fra loro per formare un grande lenzuolo, che diventerà un’ istallazione artistica da mostrare alla Commissione.