Il particolare momento che la Basilicata sta vivendo in questi giorni, è stato al centro degli incontri con le direzioni provinciali del partito di Potenza e di Matera.
“È emerso un giudizio di cautela e di attenzione per quello che è il dibattito apertosi dopo l’ennesimo annuncio del premier Renzi, sul decreto Sblocca Italia che – ha spiegato il segretario regionale Luigi Scaglione – non solo rischia di bloccare definitivamente la Basilicata, ma anche di affossarne definitivamente le speranze di rinascita con l’utilizzo di risorse proprie e non elargite dal Governo Nazionale. Si tratta di mettere in campo una strategia del confronto aperto a cui gli esponenti di Governo della Basilicata, non possono sottrarsi ed a cui i Parlamentari, in larga parte espressione del partito del Presidente devono dare man forte. La richiesta di un Consiglio Regionale straordinario del nostro Capogruppo Benedetto, va in questa direzione e cioè di ampliare quella rete di sostegno operoso alle proposte regionali di revisione del decreto, attesa la inconsistenza dei componenti i Governo regionale a comprendere anche su quali bisogni modulare l’utilizzo delle risorse. Valgano per tutti i buchi di attenzione degli assessori Liberali e Ottati o i voli pindarici sulle fiammate al Centro Oli, dell’assessore Berlinguer”.
A giudizio degli esponenti di Centro Democratico, a partire dai segretari provinciali Massimo Macchia e Stella Brienza, “ci sono le possibilità di rispondere ai bisogni dei cittadini lucani non solo evocando la mobilitazione delle masse, ma costruendo la rete di interventi strutturali e finalizzati agli investimenti, che lo stesso Governo centrale ci richiede e ci indica – ha aggiunto Scaglione – come perno su cui far ruotare lo sblocco delle royalties; ma senza condizioni o ipotesi di ulteriori scambi quasi si trattasse di un mercato.
L’unico elemento positivo che rileviamo in questa fase, sta nella condivisone delle responsabilità in capo anche a chi sul memorandum aveva giocato a sua volta un’altra partita determinante per favorire investimenti ad esempio nel sistema infrastrutturale e che oggi non leggiamo nelle dichiarazioni ufficiali relative allo sblocco dei cantieri entro il 2015.
Come pensiamo allora di utilizzare l’alta capacità Bari-Napoli? Come pensiamo si possa garantire sicurezza sul trasferimento dell’oro nero, se la rete viaria resta penalizzata dai tagli? Come immaginiamo si possa dare seguito ai pronunciamenti sull’utilizzo delle vie aree se si mantiene lo stato dei collegamenti in condizioni disastrose?”
Centro Democratico di Basilicata ribadisce dunque la mancanza di una visione strategica nel Governo Nazionale che si riproduce su quello regionale e per il quale uno scatto di reni del presidente Pittella e del suo partito-monocolore di governo, si impone.
Questioni che affronteremo anche nella festa Nazionale del partito che si terrà a Matera dal 12 al 14 settembre, la cui presentazione ufficiale alla stampa, è stato deciso, avverrà Martedì 9 settembre alle ore 17,00 presso la sede provinciale materana.
E verso le elezioni provinciali del 12 ottobre infine, CD ribadisce quanto più volte sostenuto:
“Il Pd deve decidere allora se vuole convivere o vuole vivere da solo e a noi non basta recriminare. Lo abbiamo dimostrato in Basilicata, lo abbiamo dimostrato a Potenza con il nostro 6 % circa e due consiglieri perdendo poi al ballottaggio per le difficoltà comunicative del Pd al suo interno o eleggendo i Sindaci come avvenuto a Bernalda e Valsinni; lo dimostreremo, me lo auguro e ne sono convinto, con la nostra lista a Matera il prossimo anno”.