Plauso della Coldiretti di Basilicata, per le azioni messe in campo, all’Assessorato alla Sanità e a quello all’Agricoltura della Regione Basilicata per fronteggiare le criticità che l’epidemia Lingua Blu sta provocando su tutto il territorio regionale.
In un periodo come quello attuale di grave crisi per il comparto zootecnico era necessario arginare tale fenomeno con tutte le energie possibili.
La febbre catarrale degli ovini, conosciuta dai più come Blue Tongue (BT), è una malattia infettiva, non contagiosa, dei ruminanti, trasmessa dagli insetti vettori. L’agente eziologico è un virus e, anche se tutte le specie di ruminanti siano recettive, sono gli ovini a presentare le forme di infezione più gravi.
L’attenzione dell’Assessore alla Sanità ha portato alla costituzione di una task force per l’emergenza BT che nel giro di pochi giorni ha determinato una serie di azioni atte ad arginare la criticità.
Il tavolo, insediatosi lunedì scorso, partecipato oltre che dai funzionari del Dipartimento Sanità e Benessere Animale, anche attivamente dall’Assessorato all’Agricoltura, dall’Istituto Zooprofilattico Statale, dall’Associazione Regionale Allevatori e dalle Organizzazioni Agricole, ha definito procedure vaccinali coerenti con lo stato epidemiologico degli allevamenti lucani e semplificazioni della movimentazione dei capi sensibili al virus e delle procedure di macellazione presso gli stabilimenti regionali.
Set 04