Non esiste un allarme tubercolosi nel Metapontino. I sanitari del reparto di Pneumologia del P.O. di Matera, dopo i primi test che hanno escluso la presenza di focolai, stanno eseguendo ulteriori approfondimenti, per eccesso di zelo, sui componenti di una famiglia originaria dell’est Europa.
Nelle scorse settimane, quattro minori e i loro genitori sono stati segnalati al reparto di Pneumologia del P.O. di Matera, che ha immediatamente eseguito tutti i controlli previsti dalle linee guida ministeriali e della conferenza Stato-Regioni. Pur in presenza di risultati che escludono la tubercolosi, i sanitari dell’équipe guidata dal dott. Elio Costantino hanno svolto ulteriori accertamenti i cui risultati ad oggi negano qualsivoglia pericolo. La segnalazione era giunta al P.O. di Matera perché da accertamenti eseguiti presso un ospedale pugliese circa un mese fa su un quinto minore, era insorto un dubbio di contagio poi escluso dai successivi, più approfonditi, controlli eseguiti dai sanitari del nosocomio pugliese.
“Non vi è motivo di preoccupazione” spiega il Direttore Sanitario della Asm dott. Andrea Sacco, precisando che i 5 casi attualmente trattati presso il reparto di Malattie Infettive sono casi di recidiva e non di nuove infezioni e comunque in numero del tutto normale rispetto ai trend nazionali. “La Asm -conclude Sacco- ha fortemente potenziato la attività di prevenzione, specie di malattie infettive ormai debellate alle nostre latitudini ma che potrebbero riaffacciarsi con l’arrivo dei migranti, attraverso l’istituzione di un ambulatorio denominato “Amici” (Ambulatorio Malattie Infettive per Cittadini Immigrati) cui vengono avviati tutti i casi sospetti segnalati da medici di famiglia od ospedalieri, pediatri, operatori dei pronto soccorso, associazioni di volontariato, forze dell’ordine e istituzioni locali. E’ bene, perciò, evitare inutili e soprattutto ingiustificati allarmismi”.