Il consigliere regionale del Pd: “salvaguardare una struttura di eccellenza con le sue professionalità che per il bene della nostra Sanità pubblica vanno tenute fuori da giudizi sommari e strumentalizzazioni interessate”.
“L’intreccio tra attività professionale, interessi di parte, e ruolo istituzionale rende ancor più inquietante la vicenda San Carlo. La posizione del collega consigliere regionale Napoli, le sue azioni e la chiara strumentalizzazione messa in campo evidenziano che non è stato certo l’interesse pubblico ed il bene del San Carlo ad ispirare i suoi atti politici ed amministrativi, ma ben altro”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Vito Santarsiero.
“Sconcerta – continua Santarsiero – il dover prendere atto che in studi privati si siano definite strategie pubbliche per difendere singoli cittadini e gettare fango su strutture ed istituzioni. Quelle richieste di dimissioni avanzate a gran voce verso politici e dirigenti oggi dovrebbero portare ad essere consequenziali verso se stessi. In questa vicenda vengono meno elementi fondanti. Quando si parla in Consiglio regionale dovremmo farlo per il bene della nostra gente e dei nostri territori, oggi sappiamo che a volte parole forbite e bei discorsi camuffano interessi poco chiari”.
“Un chiaro e grave conflitto di interesse – sottolinea Santarsiero – che chiama anche gli ordini professionali ad una attenta vigilanza. In tutto ciò la necessità di fare assoluta chiarezza sull’episodio senza sconti per nessuno. Occorre chiedere pubbliche scuse alla famiglia della signora Elisa e ripartire da zero in un reparto troppo lacerato da equivoci e divisioni, lasciando che la Giustizia compia il suo corso e stabilisca quanto realmente accaduto. Solo così sarà possibile salvaguardare una struttura, quella dell’Ospedale San Carlo di Potenza, che resta struttura di eccellenza con le sue professionalità, le sue alte qualità e la sua storia che, per il bene della nostra Sanità pubblica, vanno tenute fuori da giudizi sommari e strumentalizzazioni interessate”.
Di seguito la replica inviata dal consigliere regionale di Forza Italia Michele Napoli
La circostanza che mi ha visto difendere in una causa di lavoro un professionista dell’Ospedale San Carlo, avente per oggetto il demansionamento operato in danno dello stesso, non autorizza nessuno ad illazioni ed affermazioni destituite di qualsivoglia fondamento.
Nessun legame esiste tra la vicenda giudiziaria di cui mi sono occupato, che ha inizio nel lontano 2006, e i fatti drammatici verificatisi presso l’Ospedale San Carlo di Potenza di cui oggi la cronaca si occupa.
Alcun interesse, e men che meno alcuna strumentalizzazione, mi si può ascrivere avendo agito, sempre e comunque, nell’interesse esclusivo della comunità lucana.
I lavori e gli atti prodotti nel corso dell’esercizio del mio mandato di Consigliere stanno a dimostrare, anche ai più distratti, che il funzionamento, l’efficienza e la qualità dei servizi resi dalla maggiore struttura ospedaliera lucana e dal servizio sanitario regionale sono da sempre stati centrali nell’impegno politico profuso.
Inoltre, la lettura attenta delle iniziative messe in campo nel corso di questi anni volte a contribuire a migliorare il sistema sanitario , che assorbe un terzo del bilancio regionale, testimonia il carattere generale ne mai particolare o per fini privati delle azioni poste in essere.
Le dichiarazioni del Consigliere Santarsiero hanno tanto il sapore della intimidazione e tentano maldestramente di ostacolare una delle poche voci realmente di opposizione ad un sistema di potere consolidato che storce il naso di fronte ad iniziative volte ad evidenziare in maniera costruttiva criticità e disfunzioni.
Mi riservo, sin da ora, di promuovere ogni azione di natura giudiziaria nei confronti del Consigliere Santarsiero per le parole usate nel suo comunicato che gettano ombre sulla mia onorabilità e sul mio operato di professionista e di politico.
Infine, chi dovrebbe chiedere scusa alla famiglia della sfortunata paziente deceduta e fare altrettanto nei confronti della sgomenta comunità lucana?
I responsabili dell’accaduto o chi, nell’esercizio legittimo delle funzioni di Consigliere regionale, si è adoperato per chiedere una seduta urgente del Consiglio regionale per fare chiarezza sui fatti e su eventuali profili di responsabilità, di carattere amministrativo e gestionale, senza “giudizi sommari e strumentalizzazioni interessate”?
Avv. Michele Napoli, Presidente Gruppo Forza Italia Regione Basilicata
Cosimo Latronico in una nota esprime la sua “solidarietà personale e politica al capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, Michele Napoli, destinatario nelle ultime ore di un tentativo di interdizione da parte del consigliere regionale Vito Santarsiero”. Di seguito il testo integrale.
“Esprimo tutta la mia solidarietà personale e politica al capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, Michele Napoli, destinatario nelle ultime ore di un tentativo di interdizione da parte del consigliere regionale Vito Santarsiero, che ha espresso giudizi assolutamente incomprensibili ed ingiustificabili”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI). “Le iniziative del consigliere Napoli, del gruppo di Forza Italia e dei gruppi di opposizione sono state tutte tese a richiedere, nell’esercizio delle loro prerogative di controllo, un accertamento immediato ed approfondito delle responsabilità in relazione al clamoroso caso registratosi nell’ospedale ‘San Carlo’; per rendere giustizia alle persone coinvolte, per rassicurare i tanti pazienti che si riferiscono al nosocomio e per preservare lo stesso capitale di competenze che sicuramente ha operato ed opera in quel centro ospedaliero. Le forze politiche che esercitano responsabilità di governo dovrebbero augurarsi di avere una opposizione inflessibile e vera; per questo e’ fuor di luogo provare ad interdirle inventando inesistenti profili di incompatibilità che non stanno in piedi e che al più servono solo a distogliere dalla valutazione del problema cruciale che interessa alla opinione pubblica regionale: la qualità e l’affidabilità del sistema sanitario regionale a partire dall’ospedale regionale”.
VICENDA CARDIOCHIRURGIA SAN CARLO: DC, PRIORITA’ PER RISTABILIRE CLIMA SERENITA’ OPERATORI E FIDUCIA UTENZA
Anche se la vicenda della donna morta in un intervento presso l’U.O. Cardiochirurgia del San Carlo si fa ogni giorno più inquietante, all’interno di uno scenario con risvolti incomprensibili (almeno per noi), non ce la sentiamo di buttare la croce addosso a tutti i medici e al personale dell’ospedale regionale che svolgono, a differenza di altri, in silenzio, rifuggendo interviste, il proprio dovere e tanto meno addosso ai vertici sanitari e amministrativi del San Carlo. Sentiamo, anzi, il dovere di manifestare a tutto il personale ospedaliero i sentimenti di sostegno ed incoraggiamento a continuare la propria attività nell’interesse dell’ampia utenza e quindi di respingere una campagna che ha già prodotto un gravissimo danno di immagine alla sanità lucana e ai suoi operatori. Le responsabilità vanno ricondotte a comportamenti personali e accertate, ad ogni livello, senza sconti per nessuno. E’ però necessario ristabilire al San Carlo un clima di serenità per gli operatori e di fiducia per gli utenti anche con azioni simboliche e attività di informazione, perché c’è tanta buona sanità nel nostro ospedale offuscata dal “caso”. La nostra preoccupazione è che i tempi si dilatino enormemente anche a causa di ben tre indagini di carattere amministrativo in corso a cui si aggiunge quella della magistratura. Una preoccupazione amplificata dalle continue notizie e prese di posizione che si riconcorrono e che contribuiscono a rendere più inquietante la vicenda. In proposito, a nostro giudizio, i politici farebbero bene ad abbassare i toni, ad evitare di rincorrere le polemiche personali, a strumentalizzare, oltre che a farsi strumento di interessi per ora del tutto oscuri. I cittadini che si rivolgono al San Carlo non possono aspettare e pertanto hanno bisogno di rassicurazioni non certo di carattere formale.
Giuseppe Potenza, segretario DC-Libertas Basilicata