Riceviamo e pubblichiamo la lettera di saluto alla città di Matera del Comandante dei Vigili del Fuoco, Eugenio Barisano.
A pochi giorni dal mio trasferimento nella Città di Lecce, è mia intenzione rivolgere un saluto pieno di profonda gratitudine alla Città di Matera che mi ha accolto in questi tre fondamentali anni, densi di fatti ed emozioni.
Da Milano sono giunto a Matera, città a me sconosciuta, pur avendo il cognome uguale ad uno dei due splendidi Sassi.
Confesso che, durante la mattina di quel lontano 31 Agosto 2011, mentre percorrevo una desolata e abbagliante SS 655 – Bradanica, isolato dal resto del mondo per assenza di linea telefonica, mi chiedevo, incredulo, dove mi avessero destinato.
Matera. Città, rivelatasi sin da subito, piena di suggestioni, addirittura commovente nella sua inedita e straordinaria bellezza.
Confesso di esserne stato sin dall’inizio catturato, tanto da farmi sentire subito parte integrante di essa… Grazie Matera! E i materni, splendide persone che mi hanno fatto sentire sin dai primi giorni uno di loro, conferendomi fiducia nel mio primo, prestigioso incarico di Comandante del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a cui ho l’orgoglio di appartenere.
Fare un bilancio dei tre anni trascorsi e tradurli in poche righe sarebbe riduttivo.
Riporto solo l’evento legato al crollo della palazzina di Vico Piave nel gennaio scorso. Non posso non citare tale accadimento, che mi ha segnato in modo indelebile.
Pur avendo vissuto in prima persona altri importanti incidenti, gravati da molte più vittime (viale Giotto – Foggia), “Vico Piave” mi ha cambiato profondamente, mettendomi di fronte a sentimenti di altruismo e impeto esemplari e senza pari da parte dei Vigili del Fuoco del Comando da me diretto.
Ma non solo. Ho avuto modo di toccare con mano la sensibilità e generosità di tutta la comunità materana e di tutte le Istituzioni presenti in città.
Non potrò mai dimenticare l’abbraccio senza formalismi del vescovo, Monsignor Ligorio, al quale va il mio deferente saluto, quando Gli chiesi umilmente di pregare per le persone che erano rimaste imprigionate sotto le macerie e per i miei colleghi Vigili del Fuoco che operavano in una situazione di estremo pericolo.
E come non ricordare per sempre le parole di forte incoraggiamento da parte del Vice Ministro, Senatore Bubbico, che saluto con ammirazione, presente nei luoghi della tragedia sin dai primi momenti e impegnato Egli stesso, in prima persona, in maniera esemplare e fattiva, al fianco dei soccorritori.
A capo della macchina del soccorso, S. E. Signor Prefetto, a cui rivolgo un saluto commosso, che sempre, ma ancor più in quell’occasione ha coordinato, con forte determinazione e capacità, le attività di sicurezza finalizzate alla salvaguardia delle persone.
Per me, permettetemi di riferirlo, oltre che più alto rappresentante istituzionale di costante riferimento, è stato un padre esemplare e benevolo, da cui si accettano di buon grado anche spronanti rimbrotti.
Anche e ancor di più in quel difficile momento, al mio fianco, era presente la figura autorevole del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco, ingegner Alivernini. A Lui voglio rivolgere un pensiero di saluto, di stima e affetto profondo perché, oltre che capacissimo mio diretto referente, nell’ambito del Corpo dei Vigili del Fuoco, si è rivelato sempre amico leale, prodigo di incoraggiamenti e suggerimenti, soprattutto nei momenti di criticità, che pure hanno caratterizzato qualche fase del mio percorso professionale, qui a Matera. Ancora grazie di cuore, Amico mio!
La gloria e l’eroismo, in quel maledetto giorno di gennaio e in tante altre meno eclatanti giornate, erano rappresentate dalla divisa umile dei miei carissimi Vigili del Fuoco. Persone speciali e di grande valore che ho avuto modo di salutare con tutto l’affetto di cui sono capace e abbracciare idealmente con una comunicazione a parte, indirizzata al personale tutto del Comando.
Rivolgo ora un grande grazie ed un saluto di riconoscenza al Signor Sindaco di Matera Salvatore Adduce, ispiratore di grandi momenti di proficua collaborazione istituzionale; ai signori sindaci dei fragili comuni del materano; al Presidente della Provincia con il quale c’è stata sempre comunione d’intendi e collaborazione nell’interesse della sicurezza.
Un doveroso riconoscimento e ringraziamento a tuttel le Forze dell’Ordine e ai loro Dirigenti e Comandanti. Ai rappresentanti della Magistratura che operano in Matera e con i quali mi sono proficuamente relazionato. Lo spazio ristretto di questa nota non consente purtroppo di esprimere compiutamente la stima e l’ammirazione per il loro operato sinergico con le nostre attività.
Agli organi di Informazione, ai giornalisti della carta stampata e delle televisioni, dei media on-line che hanno riportato con obiettiva professionalità e puntualità il nostro operato, mettendo in corretta evidenza ogni informazione circa le attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del nostro Comando, utile alla collettività per la sua crescita consapevole, va la mia sincera riconoscenza.
Infine è la Città di Matera e i suoi cittadini che voglio abbracciare e rispettosamente salutare.
L’esperienza materana, non ho dubbi, è e sarà parte del mio bagaglio di inestimabile valore che ha contribuito alla mia crescita professionale ed umana.
L’emozione di tre anni fa è la stessa di oggi con in più il senso di una precoce nostalgia.
Vado a Lecce portandomi Matera nel cuore.
Grazie Matera, grazie materani tutti!
A Matera e alla cittadinanza gli auspici di ogni bene.
Matera 10 settembre 2013
Ing. Eugenio Barisano