L’associazione B.R.I.O. sede di Matera ha inviato alla nostra redazione il documento di sintesi sulle osservazioni alla mobilità urbana di Matera. Il documento è integrato con i contributi e le valutazioni di alcuni cittadini e un estratto delle osservazioni al PUM aggiornate.
Premessa
La mobilità urbana di Matera appare troppo condizionata dall’abuso del trasporto privato. Si stima approssimativamente che circa l’80 – 90% dell’ imponente flusso veicolare a Matera è costituito da mezzi privati ed interessa in modo difforme ormai gran parte della giornata, dalle 8 (orario di apertura delle scuole) fino alle 20, danneggiando l’ambiente e la qualità della vita e generando anche problemi di sicurezza ai pedoni.
1) Educazione alla mobilità sostenibile
L’Amministrazione dovrebbe favorire l’educazione alla mobilità sostenibile nelle scuole, attivando percorsi di PediBus/BiciBus da casa a scuola.
L’Amministrazione deve favorire la mobilità pedonale/ciclabile nei percorsi casa-lavoro: fornendo biciclette per gli spostamenti di lavoro dei vigili/dipendenti; tramite incentivi; nominando dove necessario i mobility manager, ecc.
2) Mobilità Pedonale
Si auspica quanto prima un piano per la sicurezza stradale e pedonale.
E’ necessario migliorare la sicurezza, realizzando gli attraversamenti pedonali rialzati o avanzati sulle seguenti strade, molte delle quali a scorrimento veloce: via Nazionale, via Dante, via Gravina, via Cappuccini, via dei Peuceti, via Lucana, via A. M. Di Francia, via C. Levi, via Olivetti, via La Martella e davanti le scuole.
L’illuminazione degli attraversamenti deve essere adeguata.
In caso di rotonde bisogna prevedere adeguati attraversamenti pedonali; esempi negativi sono quelle realizzate tra via Dante e via Don Luigi Sturzo e tra Viale Italia e Via La Martella dove il pedone deve percorrere un tragitto troppo lungo e quindi le rotonde diventano in questi casi delle “barriere architettoniche”.
Si devono abbattere le barriere architettoniche per i portatori d’handicap (pali sui marciapiedi, cassonetti e campane di vetro che ingombrano la sede pedonale) e realizzare opportuni attraversamenti.
Deve essere affrontato il problema del parcheggio “selvaggio” (poco sicuro) davanti le scuole, con sanzioni e, dove possibile, sperimentando la chiusura al traffico temporanea davanti gli istituti scolastici negli orari di ingresso ed uscita.
Gli attraversamenti pedonali in presenza delle fermate degli autobus devono essere eseguiti tutelando la sicurezza del pedone.
3) Autobus urbani
E’ necessario analizzare l’utilizzo dei mezzi pubblici con lo scopo di renderlo più appetibile (razionalizzazione delle corse con frequenza legata al numero dei passeggeri, più efficace copertura del servizio di trasporto verso rispetto alle periferie e i borghi, informazioni complete presso le fermate degli autobus, anche in modalità elettronica, numero verde per chiarimenti, portale web costantemente aggiornato, possibilità di alerts personalizzati sulle variazioni intervenute ecc..)
E’ fondamentale sperimentare ed implementare l’istituzione di linee urbane “veloci”, con poche fermate, tra zona nord-centro e tra zona sud-centro, ottimizzando così anche la spesa, migliorando il servizio e abbassando anche la frequenza.
Gli autobus devono avere nella parte anteriore o posteriore le rastrelliere per le bici: in particolare gli autobus che collegano Matera con La Martella, Picciano e Venusio.
4) Terminal Bus
Il Terminal Bus sia per gli autobus di linea che per quelli turistici andrebbe previsto in piazza della Visitazione con annesso un Tourist Point, bar, servizi igienici e noleggio bici.
Altra luogo ideale per tale destinazione, specie per gli autobus provenienti dalla Provincia di Taranto, potrebbe essere, una volta acquisito, il sito ex Barilla, che gode anche della vicinanza dei binari delle FAL e potrebbe prevedere, per questo, una fermata specifica.
Per gli autobus che collegano Matera ai paesi della Provincia è necessario verificare la possibilità di poter eseguire più fermate in città (tipicamente Ospedale, Matera Centrale, Matera Villa Longo), in tal modo si potrebbe avere un Terminal Bus degli autobus verso Roma o il Nord Italia in via Don Luigi Sturzo o alla Stazione di Villa Longo come già oggi avviene.
Nel caso gli autobus di linea effettuino più fermate in città, bisogna verificare la possibilità, in relazione all’effettivo utilizzo, di usare gli stessi come “linea urbana veloce” (al posto della metropolitana proposta nel PUM).
5) Sassi
L’accesso motorizzato deve essere negato ai turisti che dovrebbero invece parcheggiare in Piazza della Visitazione o nei parcheggi di Via P. Vena, p.zza Firrao e via Saragat
L’accesso e la sosta sono da definire per i residenti/proprietari/alberghi/ristoranti con strumenti di Democrazia Partecipata: è necessario prevedere degli incontri per capire i veri bisogni di accesso e sosta nei Sassi in modo da poter prendere delle decisioni condivise.
I varchi elettronici devono essere ben segnalati e i segnali ripetuti più volte prima di arrivare al varco stesso.
Ad esclusivo uso dei residenti si può prevedere di ripristinare il parcheggio esistente in Via Casalnuovo e valutare la fattibilità di un parcheggio sotto lo slargo della chiesa nuova di S. Rocco.
E’ importante prevedere 2 percorsi pedonali (1 per il Sasso Barisano e 1 per il Caveoso) con degli opportuni scivoli (che rispettino il luogo sia nel design che nella scelta dei materiali) che permettano agevolmente di salire a piedi al Piano con un carrello della spesa/trolley/bicicletta a mano.
Inoltre bisogna prevedere l’accessibilità ai Sassi per i portatori d’handicap, per esempio con dei servizi minibus a chiamata, ecc.
Prima di proporre nuovi ascensori nei Sassi, sarebbe opportuno verificare la funzionalità, l’utilizzo (misurandone la fruizione) e i costi di gestione di quello già realizzato in Via Commercio, tuttora di dubbia utilità.
Gli ascensori infatti sono interventi distruttivi, inutili e costosi, del tutto incompatibili col fragile contesto e lo status di Patrimonio Unesco. Anziché utilizzare fondi per “deturpare” in maniera irreparabile un patrimonio splendido come quello del rione Sassi, si dovrebbero utilizzare tali risorse per salvaguardarlo e ripristinarlo. I Sassi sono un complesso monumentale delicato e fragile che non tollera interventi invasivi.
6) Area pedonale e ZTL in Centro
E’ auspicabile realizzare un’estensione dell’area pedonale e ZTL del Centro e rendere definitiva quella attuale, con orari facilmente intelliggibili da tutti.
L’ampliamento può essere realizzato consentendo il transito solo ai residenti/negozi nel tratto di via Lucana dalla Villa Comunale a Piazza Mulino. Tale intervento, insieme con l’inversione dei sensi di marcia su Via Don Minzoni, via Cappelluti e via Passarelli, permetterebbe di ridurre le svolte a sinistra che oggi rallentano notevolmente il traffico su Via Lucana. Tale cambiamento va “sperimentato”, iniziando dalla domenica, per poterne valutare l’efficacia ed eventualmente modificare qualcosa.
Si verrebbe così a creare una strada “preferenziale” di attraversamento della città senza incroci:
– da Nord a Sud: si andrebbe dalla Villa Comunale, per Via Rosselli, Via Aldo Moro, Via Cappelluti, Via Lucana.
– Da Sud a Nord: si andrebbe da Via Lucana, Via Don Minzoni, Via Aldo Moro, Via Rosselli, Villa Comunale
Entrambe le strade passerebbero da Piazza della Visitazione dove sarà possibile parcheggiare.
L’area interessata all’ampliamento della ZTL, permetterebbe di avere nuovi parcheggi riservati ai residenti del Centro e della zona Duomo in: Via Roma,via XX settembre, Via Lucana (tratto ZTL), via A. Persio, Via Lavista, Via Duni, Giardini Porcari (via R. Scotellaro) e piazza C. Firrao. Per non “danneggiare” le attività commerciali, per ogni suddetta Via si possono anche prevedere alcuni parcheggi riservati ai negozi presenti sulla Via stessa: tali pass di accesso sarebbero gestiti dai commercianti stessi che possono far accedere anche i clienti nel caso di acquisti voluminosi o pesanti.
7) Piazza San Francesco e Piazza Duomo – Via del Corso
Nelle piazze su menzionate dovrebbe essere consentita la sosta ai soli residenti/alberghi/negozi di 30 minuti per il carico/scarico.
L’accesso deve essere consentito solo da Via Rocco Scotellaro che diventa a doppio senso di marcia.
Via Volta dovrebbe essere chiusa al traffico e verrebbero così eliminati i parcheggi in via del Corso.
8) Classificazione delle strade e Ciclabilità
Le strade vanno classificate in:
– strade di grande viabilità e di attraversamento;
– strade residenziali.
In quest’ultime bisogna imporre un limite di 30km/h e realizzare degli interventi per “moderare” la velocità. Invece, per le strade di grande viabilità e di attraversamento è necessario realizzare i percorsi ciclabili.
E’ indispensabile individuare una rete di percorsi ciclabili che colleghi tutta la città: BICI-PLAN. Tale BICI-PLAN deve far parte del PUM. Va data una priorità agli interventi: prima le ciclabili per l’uso quotidiano della bicicletta (spostamenti casa-scuola e casa-lavoro; turisti in arrivo a Matera) e poi quelle per lo svago.
Il bike-sharing proposto è utile solo per i turisti: è preferibile il noleggio in Piazza della Visitazione, affidato al Privato.
E’ necessario prevedere attraversamenti ciclabili in corrispondenza delle rotonde; rastrelliere diffuse; parcheggi coperti per le bici nei condomini, nelle scuole, enti pubblici, stazioni, ecc.
Nei parchi urbani devono essere presenti dei percorsi ciclopedonali, collegati alla rete di ciclabili cittadina.
Bisogna evitare di fare ciclabili al posto di parcheggi o fermate degli autobus. Le ciclabili devono essere continue e sicure ai capi delle stesse e nelle intersezioni. L’illuminazione deve essere adeguata.
E’ strategicamente rilevante per lo sviluppo del turismo, l’individuazione nei dintorni di Matera di percorsi ciclabili per lo svago; tra tali itinerari quelli prioritari sono: 1)Matera-Diga di San Giuliano 2)Matera-Parco delle Chiese Rupestri 3) Matera-Metaponto: molti turisti già oggi vanno in bicicletta da Matera verso Metaponto.
In generale vanno individuati dei percorsi ciclabili verso tutti i Paesi nei dintorni di Matera, iniziando dai Paesi pugliesi dove le altimetrie sono più favorevoli per lo sviluppo del turismo in bicicletta.
Inutili e pericolose risultano invece le strisce ciclabili realizzate finora in via A. M. Di Francia, via C. Levi e via Nazioni Unite e V.le Europa, in quanto prive di un disegno complessivo e nella maggior parte dei casi di protezione per gli utenti.
N.B. Come previsto dalla legge 366/98, gli interventi che riguardano la mobilità pedonale/ciclistica devono essere finanziati ogni anno con almeno il 10% dei proventi delle multe.
Inoltre, l’art.10 della suddetta legge prevede che ogni intervento sulla rete stradale, anche solo di manutenzione straordinaria, deve comportare la contestuale realizzazione nel tratto interessato di una pista ciclabile. In generale è buona norma prevedere per qualsiasi intervento sulla rete viaria o sui marciapiedi la possibilità, nell’ottica di ridurre i costi, di utilizzare gli stessi interventi per migliorare la pedonabilità/ciclabilità.
9) Percorso ciclabile urbano principale
Il ramo principale della rete ciclabile, e quindi il primo da realizzare, è quello che collega Serra Rifusa con il Centro.
Tale percorso verrebbe sicuramente utilizzato per i seguenti motivi:
– si trova lungo l’asse della maggior parte degli spostamenti all’interno della città ed è oggi già frequentato dai Materani che si spostano in bicicletta;
– coincide con il tratto di attraversamento della città individuato nello studio di fattibilità della rete internazionale di ciclabili CY.RO.N.MED, promossa dalla Regione Puglia. Tale studio prevede, nel percorso principale da Bari a Napoli, la “Variante Matera” con l’ingresso in città dal sottopasso della ferrovia FAL in Via Nazionale; tale punto è già oggi la porta d’ingresso in città per molti turisti che arrivano dalla Puglia in bicicletta.
Tale ciclabile va fatta in sede propria, senza eliminare i parcheggi e sistemando i marciapiedi e le aree verdi presenti su Via Nazionale, fino al semaforo (da sostituire con una rotonda) tra Via Nazionale e Via Istria.
In Via Istria, dove per ragioni di spazio non si può realizzare una ciclabile, il percorso si divide in 3 rami.
Il primo più turistico continua per Via Cererie, dove va realizzata una ciclabile in sede propria, per poi proseguire, senza necessità di ciclabile, per Via S. Stefano e quindi i Sassi o il Piano Settecentesco.
Il secondo prosegue per Vico Marconi fino a raggiungere la Vecchia Piazza del Mercato; da qui una ciclopedonale continua sui marciapiedi di Via Marconi e Via Annunziatella (lato Consorzio di Bonifica) permetterebbe di raggiungere la Villa Comunale e quindi, nel caso dell’allargamento della ZTL (vedi punto 8), di arrivare in sicurezza fino a Piazza Vittorio Veneto.
Il terzo prosegue, con ciclabile in sede propria per Via Lazazzera, Via Dante e Via La Malfa fino a raggiungere Piazza della Visitazione.
In Via Nazionale, nel tratto tra la “Madonnina” e Via Istria, bisogna prevedere una corsia monodirezionale (in discesa) che permetta il percorso ciclabile continuo dal Centro verso Serra Rifusa.
Va anche sviluppato un itinerario che dal Centro raggiunga la chiesa di Agna: si può pensare di passare per via Casalnuovo, senza fare una ciclabile, e per Via Cappuccini, dove invece va eseguita una ciclabile.
Al ramo principale devono poi collegarsi gli altri percorsi ciclabili: gli interventi devono partire da Matera Nord dove le strade sono pianeggianti e, viste le dimensioni, consentono la realizzazione di piste ciclabili: Via Don Sturzo, Via Gravina, Via Trabaci, Via Dante, Via Manzoni.
Le ciclabili devono collegare i luoghi di interesse pubblico: scuole, uffici, mercato ortofrutticolo, ecc.
10) Rotonde
Le rotonde vanno fatte per le seguenti motivazioni:
– eliminazione dei semafori
– aumento della sicurezza
In generale le rotonde, per motivi di sicurezza, non devono avere strade tangenti alla rotonda stessa e le strade che vi arrivano devono essere opportunamente raccordate.
Le dimensioni delle rotonde devono tener conto degli attraversamenti pedonali e ciclabili.
Di seguito una lista delle rotonde che si propone di realizzare:
Via Nazionale –Via San Pardo (eliminazione semaforo)
Via Dante – Via Manzoni (eliminazione semaforo)
Via Dante – Via Olivetti (eliminazione semaforo)
Via Nazionale – Via Dei Peuceti (eliminazione semaforo)
Via Nazionale – Via Istria (eliminazione semaforo)
Via Fratelli Rosselli – Viale Aldo Moro
Via Levi – Via Lanera
Via Levi – Via Morelli
Via Levi – Via Cappuccini
Via Marconi – Salita di S. Vito
Da Migliorare sono invece le rotonde:
Via Trabaci – Via Mattei (poco raccordata)
Via La Martella all’ingresso della città (troppo larga e poco raccordata)
Via Nazionale – Via Manzoni
Via Nazionale – Via Lupo Protospata
Via Nazionale – Via Marconi
Via Fratelli Rosselli – Via Annunziatella (Villa Comunale)
Via Fratelli Rosselli – Via Lupo Protospata
Viale Aldo Moro – Viale Europa
Centro 3 Torri – Via Croce
Via Gramsci-Via Passarelli (sistemare attraversamenti pedonali)
Via Dante e via Don Luigi Sturzo (sistemare attraversamenti pedonali)
Viale Italia e Via La Martella (sistemare attraversamenti pedonali)
Via Dante – Via La Malfa (Via Dante è tangente alla rotonda)
Via Gravina – Via dei Dauni (Via Gravina è tangente alla rotonda)
Rotonda Ospedale
11) Area camper
L’Area Camper prevista a Serra Rifusa appare troppo lontana dal Centro e vincolata alla realizzazione della Metropolitana. Sarebbe preferibile destinare a tale uso un’area del “vecchio ospedale”. L’area camper deve essere a pagamento.
12) Parco Murgia Materana
Bisogna sviluppare: 1) percorso che permetta di raggiungere, partendo da Matera, Jazzo Gattini e Murgia Timone a piedi e in bicicletta 2)Percorso/sentiero che da Agna si colleghi ai 3 km di percorso ciclabile di Pianelle, passando per Grotta dei Pipistrelli, Cristo La Selva, ecc.
13) Collegamenti ferroviari
E’ necessario indicare chiaramente se la tratta ferroviaria Matera-Ferrandina verrà completata o meno. In caso negativo è necessario chiarire se è possibile riutilizzare il tracciato già realizzato per un percorso ciclo-pedonale che colleghi La Martella con La Cripta del Peccato Originale e il Bosco della Manferrara.
La tratta delle FAL per Bari, invece, ha orari insufficienti e lacunosi. I giorni festivi inoltre sono del tutto scoperti per quanto concerne il trasporto ferroviario per il capoluogo pugliese, al momento l’unico che consente il raccordo alla rete ferroviaria nazionale.
ass. B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione – sede operativa di Matera