Anticipazione dell’attivazione della terza turbina già presente all’interno dell’impianto, al fine di garantire l’autosufficienza nella produzione di energia elettrica per garantire la massima sicurezza possibile e ridurre drasticamente il rischio di buco di tensione, come quelli attivatisi l’ 1 e 8 settembre scorsi, che facendo scattare automaticamente i sistemi di sicurezza dell’impianto determinano le cosiddette “fiammate”.
E’ una delle soluzioni tecniche individuate questa mattina nel corso dell’incontro tenutosi a Viggiano all’interno del Centro Olio, a cui hanno preso parte tra gli altri, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, l’assessore all’Ambiente, Aldo Berlinguer, il direttore generale Arpab, Aldo Schiassi, il direttore generale delle risorse minerarie del Ministero dello sviluppo economico, Franco Terlizzese, il responsabile Eni Divisione Sud, Ruggero Gheller, il sindaco di Grumento Nova, Antonio Imperatrice, e il vice sindaco di Viggiano, Michele Montone.
Eni avanzerà quanto prima formale richiesta agli uffici competenti della Regione. Il tavolo ha anche affrontato la questione posta dai residenti le aree strettamente limitrofe all’impianto Eni, che hanno incontrato il presidente Pittella dinanzi i cancelli. In particolare, i cittadini hanno lamentato difficoltà oggettive determinate dall’impatto che il Centro Olio provoca nelle aree limitrofe all’area industriale. A tal proposito, a fronte di una precisa richiesta avanzata dal presidente Pittella, l’ing. Gheller ha ribadito che in un’ottica di libera scelta da parte degli interessati, l’Eni è disponibile a valutare l’acquisto dei terreni e degli immobili delle aree circostanti l’impianto, anche al fine di creare una zona “cuscinetto” più vasta intorno all’impianto.
Il presidente Pittella, dal canto suo, ha sottolineato che il procedimento sull’ipotesi delocalizzazione deve essere realizzato attraverso la metodologia delle procedure pubbliche, aperte e trasparenti che devono coinvolgere le amministrazioni locali interessate. L’assessore Berlinguer, che ha convocato l’incontro, in premessa ha evidenziato come le fiammate creino comprensibili preoccupazioni nella cittadinanza. “Mi sono sentito in dovere – ha aggiunto – di fare punto complessivo anche con il Ministero per verificare insieme il perché circa l’accaduto, lo stato dell’arte, ma anche per cercare di individuare le soluzioni. Bisogna individuare il meccanismo per poter prevenire questi episodi. Va evitato – ha sottolineato – che l’impianto vada in blocco, così com’è avvenuto in maniera ravvicinata nei giorni scorsi. Si tratta di situazioni che vanno diradate. Insieme ad Arpab stiamo effettuando un monitoraggio costante sulle ricadute ambientali. Finora, comunque, non abbiamo riscontrato problemi significativi. Qui si tratta – ha concluso Berlinguer – di dare risposta a un problema complessivo per le persone che abitano in prossimità dell’impianto”. Il presidente Pittella ha più volte ribadito come il metodo sia la concertazione. “Il tavolo – ha esordito – che tiene tutto insieme già c’è. Dobbiamo solo rivederci. Siamo in una situazione nella quale, da un lato, il presidente del Consiglio Renzi dice che il petrolio va estratto, mentre dall’altra i cittadini giustamente si lamentano delle fiammate e chiedono maggiori rassicurazioni, al di là di quelle che pure puntualmente l’azienda fornisce sulla efficacia delle misure si sicurezza presenti all’interno del Centro Olio. Il nostro rapporto istituzionale – ha sottolineato il presidente della Regione – dev’essere in primis col governo e poi con le compagnie. Il petrolio è risorsa del Paese, ma il suo sfruttamento deve fare i conti con la sostenibilità ambientale del territorio”. Il presidente della Regione ha detto di aver notato “un atteggiamento positivo e costruttivo da parte di Eni”. “E’ stato fatto – ha concluso – un buon lavoro sul contratto di sito e su quello di secondo livello, così come stiamo lavorando bene con il governo nazionale in particolare con il ministro Guidi e con il sottosegretario Vicari. Questo è il primo tempo di una partita che ha più fasi di gioco. Le mosse che metteremo in campo nelle prossime ore riguardano l’incontro con i parlamentari lucani, con i consiglieri regionali e successivamente con sindaci dei Comuni dell’intera Val D’Agri”.
Centro Olio, riunione operativa tra Regione, Unmig e Arpab
Berlinguer: incontro proficuo all’esito delle plurime ispezioni svolte che consentirà nei prossimi giorni di intraprendere le azioni conseguenti.
Al termine del sopralluogo si è svolta tra Regione, rappresentata dall’assessore all’Ambiente, Aldo Berlinguer, Unmig (Ufficio nazionale idrocarburi e georisorse del Mise) e Arpab, una riunione operativa sulle azioni da intraprendere in relazione alla vicenda delle fiammate al Centro Olio di Viggiano. É emersa l’esigenza di un maggior raccordo tra gli enti competenti con un’opportuna condivisione di dati e azioni conseguenti che possa garantire una visione complessiva del funzionamento dell’impianto. Allo studio, quindi, protocolli operativi tra gli enti preposti, ma anche ulteriori azioni che discenderanno dai rilievi effettuati. Particolarmente attenzionati, il problema dell’approvvigionamento energetico del Centro Olio e la sua autonomia da forniture energetiche esterne, il sistema di comunicazione degli eventi accidentali, nonché altri aspetti relativi alla sicurezza ed all’impatto ambientale.
“E’ stato un incontro proficuo – ha dichiarato l’assessore Berlinguer – all’esito delle plurime ispezioni svolte che consentirà nei prossimi giorni di intraprendere le azioni conseguenti. Importante – ha aggiunto – anche garantire alle popolazioni locali la presenza e l’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali coordinate tra loro”.