Ticket pronto soccorso: ecco le norme regionali e nazionali
La delibera regionale del 2004 è stata abrogata nel 2005. Sempre pagate altre prestazioni rese in regime di pronto soccorso ai “codici bianchi”. Al San Carlo corretta applicazione ma modulistica errata.
In merito all’applicazione delle nuove norme sui ticket sanitari introdotti dalla manovra finanziaria nazionale e a notizie di stampa in proposito diffuse, nel corso di una riunione che si è tenuta presso il Dipartimento Sanitá della Regione, è stato fatto il punto di quanto avvenuto nelle diverse realtà regionali.
La delibera regionale 3228 del 2004 che prevedeva il pagamento di un ticket di pronto soccorso di 25 euro per gli accessi classificati come “codice bianco” è stata abolita dalla successiva Dgr 2829 del 2005. Una successiva norma statale, la 296/2006 in relazione alle prestazioni specialistiche ha previsto che ci fosse un pagamento di 10 euro per quelle erogate in regime ambulatoriale, prevedendo un ticket di 25 euro per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso classificate con “codice bianco”. Tali ticket, relativi anche alle prestazioni diagnostiche e le visite eseguite presso il pronto soccorso, sono stati regolarmente applicati in Basilicata.
All’ospedale San Carlo di Potenza le norme sono state correttamente applicate, ma c’è stata la conservazione di un’errata modulistica e cartellonistica che faceva riferimento alla delibera del 2004 abolita nel 2005.
Sempre in relazione ai ticket introdotti dalla recente manovra del Governo, dal Dipartimento regionale Salute proseguono gli approfondimenti tra dati e proiezioni relativi all’applicazione delle misure. Gli elementi raccolti dal dipartimento serviranno anche alla valutazione congiunta dei nuovi ticket dovuti alle norme nazionali con le previsioni contenute nella proposta di assestamento di bilancio regionale 2011 presentate dalla Giunta al Consiglio. I provvedimenti nazionali, infatti, andavano applicati automaticamente a meno che non si provvedesse all’adozione di un provvedimento regionale che individuasse fonti alternative di finanziamento. Altre Regioni che hanno scelto questa strada hanno ora allo studio misure alternative per garantire copertura finanziaria all’ammanco determinato dai minori trasferimenti statali non ripianato dagli introiti nei ticket, ed anche in Basilicata una valutazione definitiva potrà essere fatta solo con un esame complessivo delle misure atte a dare stabilità ai conti della Servizio sanitario regionale.
La Cgil di Matera nella mattinata di martedì 19 luglio sarà presente, dalle ore 8 e fino alle ore 10, davanti ai presidi ospedalieri di Matera, Policoro, Stigliano per sensibilizzare i cittadini sugli iniqui effetti della manovra del Governo.
A partire da oggi curarsi non è più un diritto garantito a tutti, senza aggravi di spesa, ma diventa un onere e per accedervi bisognerà pagare un ticket di euro 10 o di euro 25 a seconda della prestazione sanitaria cui si richiederà di accedere.
La CGIL, nel condannare l’impianto di questa ennesima manovra che colpisce in maniera spietata le fasce più deboli, organizzerà una serie di iniziative per indurre il governo a cambiare il segno di questa manovra così ingiusta verso i lavoratori, i pensionati, i giovani e le donne.
Nella provincia di Matera tale mobilitazione prenderà il via col volantinaggio organizzato per la mattinata di martedì 19 luglio, davanti agli ospedali del materano.
Seguirà la riunione del Comitato Direttivo della CGIL di Matera del 21 luglio p.v., durante la quale il gruppo dirigente analizzerà gli effetti di questa manovra che colpiscono la sanità, l’istruzione, l’assistenza pubblica e le fasce deboli della nostra società, e deciderà le ulteriori azioni di protesta da mettere in campo nella ns. provincia che verrà duramente colpita dagli effetti di una manovra classista e mirata a mettere in ginocchio maggiormente chi finora lo è già stato (lavoratori, disoccupati, cassintegrati, pensionati, giovani, donne).
PRECISAZIONI SULL’ENTRATA IN VIGORE DEL TICKET DA PARTE DEL DIPARTIMENTO SANITA’ DELLA REGIONE BASILICATA
In merito all’applicazione in Basilicata dei ticket sanitari previsti dalla Manovra finanziaria nazionale proposta dal Governo e approvata dal Parlamento, il Dipartimento Sanità della Regione Basilicata fornisce una serie di chiarimenti a seguito di equivoci che si sono riscontrati nelle ultime ore.
Innanzitutto va detto che il ticket a carico dei pazienti che ricorrono ai Pronto Soccorso per prestazioni classificate come livello di urgenza “codice bianco” non era in vigore in nessuna delle Aziende sanitarie lucane. Ciò che si pagava, invece, era la prestazione ambulatoriale eseguita presso pronto soccorso. Se, ad esempio, un paziente che doveva cambiare una medicazione o effettuare una radiografia di controllo su gesso si rivolgeva al pronto soccorso invece che al medico curante o all’ambulatorio della Asl, oltre a dover dare la precedenza a tutti i casi di urgenza, alla fine doveva anche pagare il ticket relativo alla prestazione sanitaria, esattamente come se si fosse recato all’ambulatorio della Asl.
Da oggi, invece, viene attuato il provvedimento nazionale che impone i ticket sulle prestazioni di Pronto Soccorso classificate come “codice bianco” e sulla specialistica. In proposito, è bene precisare che il provvedimento nazionale non richiedeva nessun atto di recepimento a livello regionale, ma, al contrario, nel caso in cui si fosse voluto non applicare la nuova previsione era necessario adottare un atto che, tra l’altro, indicasse la copertura finanziaria del mancato introito.
In proposito va anche detto che la manovra nazionale nel suo complesso ridurrà ulteriormente le risorse della Sanità.
Come riscontrabile dagli schemi in allegato, la Basilicata avrà una riduzione alla propria quota di Fondo Sanitario pari a 3 milioni 776mila euro, mentre con i ticket si stima sia possibile recuperare 2 milioni e 325mila euro, con una perdita di quasi 1,5 milioni per le casse regionali. Una somma, questa, che si aggiunge alle altre da recuperare per portare i conti della Sanità lucana in equilibrio. Un eventuale crisi dei conti della sanità non solo indebolirebbe ulteriormente il già difficile bilancio regionale, ma metterebbe a rischio la tenuta dell’intero sistema sanitario, con conseguenze sia economiche che assistenziali ben più dolorose di quelle proposte dal Governo Regionale.
A tal fine, la manovra di assestamento di bilancio 2011 predisposta dalla Giunta e presentata al Consiglio, prevede una serie di misure volte a recuperare risorse per circa 25 milioni di euro. In questo ambito andrà correttamente valutato anche l’impatto dei ticket ora introdotti per decisione del Governo, nella consapevolezza che il sistema dovrà trovare nel complesso un suo bilanciamento economico. “La difficoltà economico finanziaria che sta attraversando l’Italia è nota a tutti al punto che la manovra è stata accompagnata anche da un atteggiamento responsabile dell’opposizione a livello nazionale – ha spiegato l’assessore alla Sanità Attilio Martorano – ma le Regioni in tutto questo corrono il rischio di fare la fine di Masaniello: lo Stato formalmente gli dà potere di scelta, ma in pratica delega loro solamente di fare delle scelte impopolari quanto inevitabili.
TICKET SANITARI: BENEDETTO (IDV), DE FILIPPO PRENDA ESEMPIO DA GOVERNATORE TOSCANA PER LINEA “DISOBBEDIENZA”
“Il Governatore De Filippo ci ripensi e legga le dichiarazioni sulla stampa del suo grande amico Vasco Errani (Emilia) e prenda esempio da Enrico Rossi (Toscana) che hanno deciso la linea della “disobbedienza” al Governo”. Lo dichiara il capogruppo di IdV Nicola Benedetto sottolineando che “se per l’entrata in vigore del ticket di 25 euro per il codice bianco potrebbe anche reggere la tesi che era diventata finanziariamente insostenibile la situazione che ci vedeva unica Regione che esentava gli utenti, si poteva e si può soprassedere almeno per i 10 euro in più sulle prestazioni diagnostiche. La giunta toscana presieduta da Rossi si è presa 15 giorni di tempo per studiare alcuni metodi alternativi per poter evitare di “pesare” ancora di più sulle già misere tasche dei cittadini, in particolare su quelle delle “fasce deboli”. Condivido la riflessione di Rossi: il governo vuole ottenere fondi dai superticket per poter poi girare i fondi alle Regioni, ma i tagli attuati, nei confronti dei bilanci regionali, non potrebbero mai rientrare anche se si applicasse il ticket previsto dalla Manovra. Infatti il superticket da 10 euro non ci consentirebbe un introito significativo considerata l’alta percentuale di utenti che gode dell’esenzione e paradossalmente molte prestazioni andrebbero fuori mercato. Ad ammetterlo – continua Benedetto – è lo stesso assessore Martorano nell’intervista al Tg3 Basilicata riferendo che il ticket di 10 euro non avrà alcuna influenza significativa. E se ciò non bastasse per fare marcia indietro bisogna riflettere sul fatto che l’aumento potrebbe spingere qualcuno a rinunciare a una visita o a un esame che magari sono fondamentali per intervenire precocemente su una malattia. Quei 10 euro cioè vanno a incidere sul diritto alla salute. Sempre dal Governatore Rossi – conclude Benedetto – si prenda esempio sul metodo di affrontare la questione attraverso un nuovo modello per correggere il segno decisamente penalizzante dei ceti più deboli del superticket del Governo”.
BENEDETTO (IDV), TROPPA FRETTA NELL’INTRODURRE TICKET SANITARI
“Mentre quattro Regioni hanno detto “no” all’introduzione da lunedì 18 luglio dei nuovi ticket sanitari, altre hanno preferito congelare la decisione almeno per un approfondimento tecnico e politico, la Basilicata è nel gruppo delle Regioni dove si pagherà tutto e subito. Una fretta che ha bisogno di qualche spiegazione politica tenuto conto che siamo alle prese con l’Assestamento di bilancio 2011 nel quale è già prevista, in netto anticipo con i provvedimenti del Governo, l’introduzione del ticket di due euro a ricetta e di 25 euro per il ricorso al codice bianco in ospedale, oltre ad altri tagli per prestazioni e servizi, ma non è stato approvato”. E’ quanto rileva il capogruppo di IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto, per il quale “era più giusto congelare i ticket ed attendere le conclusioni del confronto sul ddl assestamento bilancio nelle Commissioni competenti prima e in Consiglio dopo. Come mi riferisce il collega Mazzeo Cicchetti. l’Assessore alla Sanità Martorano nella recente audizione in Quinta Commissione ha dato i numeri. E proprio rispondendo a domande di Mazzeo Cichetti in merito alla allocazione del deficit, l’assessore ha reso note le perdite riferite all’Asp con un incremento del 7 per cento, dal 2009 al 2010, mentre il San Carlo è passato da un passivo di 1 milione e 200mila euro a 2 milioni e 700mila, il Crob da 4 milioni e 700 mila a 1 milione. Altro fattore di perdita l’emigrazione sanitaria che è pero passata da una perdita di 35 milioni nel 2009 a un passivo di 32 milioni nel 2010. Sono cifre “ballerine” che – aggiunge Benedetto – non trovano riscontro con quelle contenute nel documento del Comitato di crisi, costituito dalle associazioni di categoria dei titolari di strutture private convenzionate con il SSR. Pertanto abbiamo bisogno, prioritariamente, di conoscere in dettaglio a quanto ammonta il deficit esatto che sempre secondo le dichiarazioni di Martorano in Quinta Commissione sarebbe complessivamente di 40 milioni di euro. Pensare di far ricadere sui cittadini utenti e sugli operatori della sanità privata responsabilità per l’accumulo del buco sanitario facendo allo stesso modo del Governo nazionale non è un comportamento condivisibile”.
SIAMO LA REGIONE PIU’ POVERA D’ITALIA NEL 2010, CON TUTTO IL PETROLIO CHE ABBIAMO POSSIAMO SODDISFARE L’INTERA EUROPA E INVECE SIAMO LA PRIMA REGIONE IN ITALIA DOVE PAGHIAMO PIU’ DI TUTTI LA BENZINA. SIAMO LA PRIMA REGIONE IN ITALIA DOVE E’ STATO INTRODOTTO IL TICKET SANITARIO, A DISCAPITO DELLA POVERA GENTE CHE GIA’ MUORE DI FAME, AGGRAVANDOLI ANCORA PIU’ DI ALTRE SPESE. E I NOSTRI POLITICI COSA FANNO? SI RIEMPIONO LE LORO TASCHE A DISCAPITO DI NOI CITTADINI…………………… VIA QUESTA CLASSE POLITICA, SIETE LA FECCIA PIU’ TOTALE CHE CI POSSA ESISTERE………. DE FILIPPO TI ASPETTIAMO A VARCO ALLE PROSSIME ELEZIONI, INSIEME AI TUOI L……. CHE TI SOSTENGONO……..PRENDI ESEMPIO DAI TUOI COLLEGHI DEL NORD, SEI LA ROVINA DI TUTTA LA REGIONE