Grande successo a Matera per la prima tappa dell’evento culturale “Poesia in piazza 2014”, celebrata nel pomeriggio di domenica 14 settembre presso l’hotel San Domenico. Il concorso, promosso dall’Associazione Teatro-Cultura “Beniamino Joppolo” di Patti, dopo aver svolto le prime quindici edizioni in Sicilia, per la prima volta assume una valenza nazionale con quattro tappe che coinvolgeranno i poeti di tutta Italia. Dopo Matera l’evento “Poesia in piazza” coinvolgerà infatti le città di Genova, Roma e Milano. A Matera ha trionfato nella classifica generale Mimmo Di Stefano con “Lontananza”, che ha totalizzato 88 punti. Secondo posto per Stefano Zangheri con Ragazza allora (70 punti). Al poeta fiorentino nel corso della serata è stato consegnato dall’associazione “Beniamino Joppolo” anche il premio alla carriera. Terza posizione per una delle poesie più belle di Carlo Abbatino: “A Maika” ha conquistato infatti 63 voti. Novella Capolungo Pinto è arrivata quarta con “Nina ieri e oggi” (62 voti). Ex-aequo in quinta posizione per Nicola Lisanti con “Nella casa del Sasso” e Faustina Losquadro con “Lucania mia”. Entrambe hanno conquistato 48 preferenze. Settimo posto per Francesca Lacalamita con “Un’affaccio sulla Gravina” (41 voti), ottava posizione per Rosa Lionetti con “Melodia d’inverno” (40 voti), nono posto per Angela Demma con “La scogliera” (34 voti) e decima posizione per Carlo Abbatino con “Mi ricordo” (32 voti). Nella classifica combinata è possibile già annunciare che Carlo Abbatino è primo avendo conquistato 95 voti.
Il concorso si sviluppa con un tema abbinato ad ogni città: a Matera i poeti sono stati chiamati ad ispirarsi alla “Poesia tra i Sassi”. Tre le sezioni previste: lingua, dialetto e sacra religiosa. Sommando i voti di una giuria popolare composta da dodici giudici e di una giuria tecnica saranno premiati i primi tre classificati di ogni tappa e i primi tre classificati per ogni sezione, sommando i voti al termine delle quattro tappe previste. Le classifiche saranno pubblicate sul sito www.magieditori.it .
Le poesie che partecipano all’evento “Poesia in piazza” sono state inserite in un volume antologico a cura dell’Associazione Teatro-Cultura “Beniamino Joppolo” di Patti.
“Poesia in piazza” approda per la prima volta nella città dei Sassi grazie al poeta e giornalista materano Carlo Abbatino, già premiato due anni fa dall’associazione siciliana con la targa per il Premio Speciale “Poeti per la Repubblica – Vette poetiche”, assegnato in occasione della 23^ edizione del Premio Nazionale di Poesia “Rosario Piccolo” per la poesia “Matera ieri, Matera 2019″.
E per celebrare nel migliore dei modi questa intesa culturale tra Matera e Patti a Matera il Presidente dell’Associazione “Beniamino Joppolo” Luigi Ruggeri ha presentato al pubblico “Parlar d’amore”, la seconda raccolta di poesie di Carlo Abbatino, che arriva due anni dopo la pubblicazione di “Inside, parole d’amore”.
“Non c’è poeta – scrive Ruggeri nella prefazione – che non abbia mai messo al centro della sua poesia il tema dell’amore, tutti hanno cantato dell’amore, ciascuno di loro come ad una esperienza dell’infinito e come tale indicibile per definizione. Per Carlo Abbatino l’amore o la passione d’amore costituisce l’apice dell’esperienza umana, perchè lo ha condotto e lo conduce ancor attraverso quei “territori oscuri”, in cui si radunano i significati più profondi dell’esistenza, dell’esaltazione fino al proprio annullamento, la percezione dell’unità di tutte le cose e della loro tragica separatezza, il sentimento della pienezza della vita o della sua mancanza di senso. Nella poesia di Carlo l’amore viene rappresentato, anzi, direi configurato nella passione che brucia e rende necessariamente separati, poichè avvinti da qualcosa che sovrasta. Ecco quindi che Carlo Abbatino desidera ardentemente, attraverso la poesia, narrare l’amore, ponendolo, l’amore fronte al mito che gli permette di afferrare la stretta relazione delle esperienze umane, come la felicità con la sofferenza e come la vita con la morte.
Si avvale quindi della poesia “amorosa” classica per parlare e raccontare dell’amore come di un’esperienza totale, coinvolgente, che lo mette in contatto con l’infinito.
Con la sua “positività” e nonostante il dolore l’abbia colpito con la perdita della persona amata, Carlo riscatta uno dei tratti comuni alla “poesia amorosa moderna”: l’assenza di amore, considerata come impossibilità di realizzarne il desiderio di esso. Non fatico a considerare che questo tiopo di poesia sia parecchio gradita ai lettori perchè trovo in essa la capacità di avvalersi di un vero e proprio arricchimento espressivo quasi a voler sottolineare che la “forma d’amore” non sia destinata a finire ma a conservarsi, arricchirsi e quindi a trasformarsi.
Una poesia lirica amorosa questa di Carlo, mai banale, perchè non si riassume soltanto nell’esplicitarsi dlella passione, ma nel vedere come essa riesca a intrigare il linguaggio. Come se a contare fosse, alla fine, la parola pi che l’esperienza che la determina. Da queste osservazioni possiamo affermare che, una dele più forti intensità che colpisce chi si attardi a leggere e riflettere le poesie di Carlo è a mio avviso quella sul valore universale dell’amore, che è già felicità al solo suo esistere, anche quando a amare si è soli.
Così scrive e narra, e si apre facendo ricorso a tutta la sua arte poetica che gli consente di mostrare dentro ogni cosa, anche la più triste e la più sofferta, la presenza dell’Infinito, di Dio. Egli infatti, ci consegna, attravreso pagine edificanti come queste contenute nella raccolta “Parlar d’amore”, l’anima, le emozioni e sensazioni, ponendo alla nostra attenzione il bilancio significativo della sua esistenza, che è passata e passa ancora attraverso desideri rimasti forse inappagati, attraverso occasioni mancate e fatti che hanno contrassegnato il Suo modo di essere uomo. Tutto questo sullo sfondo di un luminoso passaggio esistenziale che fa da sfondo all’anima che rimane assorrta di fronte alla meraviglia di Dio”.
L’incontro culturale è proseguito con la lettura dei testi parteipanti al concorso “Poesia in Piazza” e l’intervento di Maria Antonella D’Agostino, presidente associazione Matera Poesia 1995. Coinvolti tra gli altri nella declamazione dei versi l’attore e poeta Mimi Orlandi e il poeta e musicista Sergio Gallo.
La tappa di Matera di Poesia in piazza è stata promossa anche per sostenere la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019 ed è stata organizzata in collaborazione con l’associazione Matera Poesia 1995, Magi Editore e il media partner www.SassiLive.it
Michele Capolupo
La fotogallery di Poesia in piazza 2014 (foto www.SassiLive.it)