La seconda giornata del convegno internazionale di studi sul tema IL TEMPO DI EGIDIO ROMUALDO DUNI (Matera 1708-Paris 1775), organizzato in occasione del III centenario della nascita del compositore, continua con il seguente programma di interventi.
È un concerto aperitivo quello che propone il FESTIVAL DUNI 08 nell’ambito del convegno internazionale di studi sul tema “Il tempo di Egidio Romualdo Duni (Matera 1708-Paris 1775)” organizzato in occasione del terzo centenario della nascita del compositore.
L’esibizione è in programma mercoledì 16 luglio alle 12 nel Chiostro delle Monacelle dove saranno eseguite le «Sonate a Tre e Contradanze» di Egidio Romualdo Duni da un ensemble
cameristico composto da Marilena Notarstefano soprano, Boris Begelman violino barocco, Natalia Bonello flauto barocco, Claudia Di Lorenzo clavicembalo. Il complesso cameristico si completa con due presenze d’eccezione quali sono quelle del maestro Vito Paternoster,
violoncello barocco, artista materano di fama internazionale (come solista e in gruppi, tra i quali i celebri “I Musici”) nonché compositore e direttore d’orchestra, oltre a quella del maestro Luigi
Pentasuglia, chitarra, musicologo e docente di Storia della Musica del Conservatorio Duni.
I «Minuetti e Contradanze» e le «Sei sonate a tre» di Duni «… si collocano nella tendenza culturale generale che accomunò i molti musicisti italiani emigrati all’estero come Platti, Paradisi,
Galuppi, Rutini, ecc. Questi, sia pur spinti prioritariamente da esigenze artistiche di ordine specificamente operistico, finirono poi, per necessità, col doversi accattivare le simpatie mecenatistiche di qualche notabile, dedicando loro facili brani strumentali secondo gli ideali di
immediatezza stilistica e funzionale dell’emergente gusto borghese… », scrive il prof. Pentasuglia nella sua introduzione, intitolata «Duny ”Galant Homme”», che precede l’edizione moderna e la trascrizione per chitarra dei «Minuetti e Contradanze» pubblicata nel supplemento al Bollettino
della Biblioteca provinciale di Matera – Anno XIII – 1993 – n. 20-21.
Non a caso, ricordiamo che i «Minuetti e Contradanze» (Londra 1738) nel frontespizio della edizione originale portano la dedica «In segno d’ossequiosa gratitudine dedicati all’illustrissima signora madama Elisabetta Griffith – Lady Rich dal suo umilissimo ed obbligatissimo servo Egidio
Duni».
Programma dei lavori:
Mercoledì 16 luglio SALA CONVEGNI MONACELLE ORE 9-12
Riprendono i lavori del convegno, che saranno presieduti da Daniele Ficola (Università e Conservatorio diPalermo/Cnam). Seguiranno le relazioni di:
· Paolo Russo (Università di Parma): «Duni: l’opéra-comique prima dell’opéra-comique»;
· David Charlton (Royal Holloway Università di Londra): «Returning to the comic tradition: what can we learn from Duni’s adaptations of Mouret»;
· Rudolf Rash (Università di Utrecht): «Duni e l’Olanda: rapporti medici ed edizioni musicali»;
· Luigi Pentasuglia (Conservatorio di Matera): «Appunti sulla musica strumentale di Egidio Duni».
Mercoledì 16 luglio SALA CONVEGNI MONACELLE ORE 16-19
I lavori del convegno proseguono presieduti da Aldo Corcella (Università della Basilicata). Sono in programma gli interventi di:
· Marco Di Branco (Università della Basilicata): «Nerone tra verità e mito»;
· Claudio Toscani (Università di Milano): «Pergolesi avversario di Duni»;
· Dinko Fabris (Università della Basilicata): «La ricostruzione del Nerone prima opera di Egidio Duni (Roma 1735)».
Ricordiamo che sono previsti due momenti musicali, sempre nel centro congressi de Le Monacelle, entrambi con ingresso libero:
· ALLE ORE 12:
«Dalle Sonate a Tre e Minuetti e Contraddanze di Egidio Romualdo Duni». Esecutori: Marilena
Notarstefano soprano, Boris Begelman violino barocco; Natalia Bonello flauto barocco; Vito Paternoster violoncello barocco; Luigi Pentasuglia chitarra; Claudia Di Lorenzo clavicembalo.
· ALLE ORE 21.30:
NERONE – Opera in tre atti di Egidio Romualdo Duni (Roma 1735).
Ricostruzione dell’opera in prima esecuzione moderna a cura di Dinko Fabris, revisione di Carmine Antonio Catenazzo; Cantanti della Northwestern University di Evanston (Chicago, Usa); Granteatro dei Burattini di Paolo Comentale; Orchestra barocca del Festival Duni diretta dal maestro Steven Alltop.
Egidio Romualdo Duni – Allievo di Francesco Durante a Napoli, esordì nel genere dell'opera seria con Nerone e Adriano in Siria. Dopo varie peregrinazioni in Europa e un soggiorno triennale (1743-1746) a Bari, dove ricoprì il posto di maestro di cappella in San Nicola, nel 1749 passò al servizio della corte filofrancese di don Filippo di Borbone a Parma. Là si mise in luce nel musicare due libretti di Charles Favart. Il rapporto con la poesia francese fu talmente positivo da convincerlo a trasferirsi a Parigi (1756), dove fece fortuna soprattutto grazie all'appoggio degli Enciclopedisti, i quali vedevano in lui il confutatore della tesi di Rousseau circa la non-musicabilità della lingua francese. Nel 1761 Duni arrivò ad occupare il posto di direttore musicale della Comédie Italienne, per la quale continuò a comporre fino al 1770.