Garanzia Giovani, la disoccupazione giovanile in cima all’agenda di governo.
Dal primo maggio sono oltre 5 mila e 500 i giovani disoccupati o Neet (né occupati, né studenti, né coinvolti in attività di formazione) a essersi registrati sul sito del progetto Garanzia Giovani per avere una opportunità in Basilicata.
“Dati allarmanti – denuncia il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella – che dicono di un grosso problema che questa regione ha e che si chiama disoccupazione giovanile. Di circa 5506 adesioni, 4235 sono i giovani che risiedono in Basilicata e 1271 quelli che risiedono in regioni diverse.”
“Le risorse stanziate per il Piano nazionale Garanzia Giovani – ha proseguito Stella – dovrebbero garantire una opportunità qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio, altra misura di formazione o inserimento nel servizio civile. Possibilità che andranno confezionate, così come previsto dal Piano, dalle singole Regioni. Una responsabilità che però abbiamo tutti come istituzioni è quella di affrontare la questione per offrigli prospettive valide di risoluzione. Non deve passare una logica disfattista, che rischia di essere assimilato a un atteggiamento deresponsabilizzante, che ci vorrebbe arresi all’evidenza. La situazione è particolarmente grave per la nostra Basilicata perché l’aggiornamento del Report ci dice che a oggi le opportunità di lavoro si concentrano al nord con una percentuale che supera il 70% e con una regione Lombardia che ha ricevuto oltre 7800 adesioni da giovani residenti in altre regioni. Diventa indispensabile, è chiaro, che ci sia una reale volontà politica nazionale di incidere sul fenomeno in generale, perché la disoccupazione in quanto tale grava anche su fasce d’età non più giovani ma che pagano costi sociali importanti, per ridurne le drammatiche conseguenze che sono purtroppo visibili a noi tutti. ”
ancora per poco i posti sono al Nord poi dopo in altri Paesi Europei e poi si pensa. Signori si chiude come Paese Italia. un scambio su FB . Ferrovie del Sud Est- pugliesi- hanno comperato treni nuovi costruiti in Polonia e noi per Fal li abbiamo comperati in Svizzera. Ho commentato l’accaduto e mi è stato risposto:I treni polacchi li compera pure Trenitalia ormai, in Toscana fra un po’ andranno in giro regolarmente. Tolta AnsaldoBreda, non è che l’industria italiana abbia più tante carte da giocare, dopo che Fiat Ferroviaria si è dissolta a favore dei francesi e altri siti di rilevanza sono ormai in mani canadesi.
Vedi, la politica industriale italiana è mio avviso largamente fallimentare, è un inquietante segno dei tempi grami che stiamo vivendo. Da questo collo di bottiglia non so se si riesce a uscire …
FACCIAMO CHIACCHIERE E NON GIA’ BULLONI , con le chiacchiere non si va avanti! Ed è Amaro.