“Il racconto del mondo attraverso Letteratura, Geografia, Fotografia, Giornalismo, Cinema, Teatro e Disegno” è il titolo della settima edizione del “Festival della Letteratura di Viaggio”, in programma dal 25 al 28 settembre nella sede della Società Geografica Italiana, presso Villa Celimontana, a Roma. Quattro giorni dedicati al racconto del mondo attraverso diverse forme di narrazione del viaggio, di luoghi e culture: dalla letteratura alla geografia, dalla fotografia al giornalismo, dal cinema al teatro e al disegno. Tutto ruota attorno al viaggio, inteso come accostamento e attraversamento di mondi, remoti o prossimi, come scoperta e incontro, occasione di conoscenza, disposizione all’ascolto, educazione all’alterità. Tra gli oltre quaranta eventi in programma – incontri con autori, mostre, premi, laboratori, proiezioni, spettacoli, visite guidate – il 26 e il 28 settembre nell’ambito della manifestazione si terranno anche due appuntamenti tutti lucani realizzati in collaborazione con l’APT Basilicata.
Venerdì 26 alle ore 11, a Palazzetto Mattei, avrà luogo l’incontro “Viaggi a Matera e altre storie”, nel corso del quale sono previste testimonianze, racconti e proiezione di immagini a cura degli studenti del Master “Reportage di Viaggio” che lo scorso giugno, con il supporto dell’APT, hanno individuato proprio nella Basilicata la regione italiana in cui realizzare i reportage di viaggio da presentare poi al termine del corso di studi. Gli allievi del Master diretto da Antonio Politano, fotografo e giornalista di National Geographic, e direttore artistico del festival, hanno visitato Matera e dintorni, tra cui Craco, Aliano e la costa ionica.
Sempre il 26 settembre, alle ore 12.30, l’appuntamento “Andate e ritorni” metterà a confronto la Basilicata e la Sardegna attraverso i temi della narrazione e del racconto. Per la Basilicata protagonisti di questo spazio saranno Pietro Laureano, architetto e urbanista, e Gaetano Cappelli, scrittore.
L’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata collaborerà anche in previsione dell’incontro “In web we travel” che il 28 settembre, alle 12.30, approfondirà il racconto del viaggio, luoghi e culture, nel web. In questo spazio si procederà alla premiazione dei vincitori dei due concorsi banditi su Twitter, per il miglior post di viaggio, e su Instagram, per la miglior foto di viaggio, che consisteranno nell’offerta di un soggiorno in Basilicata messo a disposizione dall’APT.
Alla manifestazione sarà presente il Direttore dell’Agenzia di Promozione Territoriale, Gianpiero Perri, il quale sottolinea “l’importanza dell’iniziativa anche perché, dedicando ampio spazio a Matera, offre un ulteriore sostegno alla Città dei Sassi candidata a Capitale della Cultura Europea 2019”.
Antonio Politano, giornalista di National Geographic e direttore artistico del Festival della Letteratura di Viaggio, racconta la sua “visione” della Basilicata
Con un suo stand e due importanti eventi di confronto e di racconto organizzati in collaborazione tra APT e Società Geografica Italiana, il 26 e il 28 settembre la Basilicata sarà protagonista a Roma, nella location di Villa Celimontana, in occasione della settima edizione del Festival della Letteratura di Viaggio, che si svolgerà dal 25 al 28 settembre. Antonio Politano, fotografo e giornalista di National Geographic, e direttore artistico del Festival, racconta l’evoluzione e la filosofia della manifestazione e lo stretto rapporto con la terra lucana.
Come è nato il Festival?
In un primo momento volevamo dar vita ad una rassegna che “raccontasse al mondo pezzi di mondo”, lontani o dietro l’angolo, attraverso diverse forme di narrazione – letteratura, fotografia, cinema, teatro, musica – qualsiasi forma espressiva che potesse evocare luoghi e genti, attraversamenti, passaggi e accostamenti. Ancora oggi il nostro è un invito alla conoscenza, alla scoperta, all’incontro ma anche al viaggio, dunque, al turismo, perché mettiamo insieme tutti i diversi pezzi di racconto del viaggio.
Sulla scia del Festival, due anni dopo, nasce il Master “Reportage di Viaggio”…
Il Master, alla quinta edizione, non è che una evoluzione di tutto ciò che trattiamo nel corso del Festival e si basa sul racconto del viaggio attraverso le foto scattate dagli allievi nel corso dell’itinerario. Io dirigo il Laboratorio di scrittura e fotografia. Il Master è nato dalla collaborazione tra la Società Geografica Italiana e il Centro turistico studentesco.
Sia il Festival sia il Master hanno un filo conduttore con la Basilicata. Perché?
Il Master ogni anno prevede un viaggio in una regione italiana. Da questo viaggio prende forma il prodotto finale del corso: un reportage di testi e foto sul racconto dei luoghi visitati. Nell’edizione 2014 l’idea era scegliere un luogo che potesse dar vita a narrazioni significative, così abbiamo pensato che Matera, e tutto ciò che le sta attorno, potesse fornire agli allievi molteplici suggestioni, non solo perché nota come Città dei Sassi, ma anche perché città millenaria, proiettata nella contemporaneità. Poi ci ha interessato per la sua candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019.
Direttore artistico del Festival e del Master, giornalista e fotografo, viaggiatore. Per Antonio Politano perché la Basilicata può attrarre e come?
Il nostro lavoro di giornalisti ci impone di fare sintesi ma in alcuni casi è difficile, come per la Basilicata, che attrae per quell’anima genuina legata al suo carattere plasmato dalla pietra e da una certa fatica dell’essersi ricavati quel ruolo, fatica e allo stesso tempo dignità mista a energia minerale ma anche mediterranea, non solo connessa al mare ma interna. E poi questa è terra dai paesaggi così vari e di due mari tanto diversi: la linea della spiaggia e la curva degli scogli. La Basilicata ha tutto quello che un viaggiatore può intuire, e il viaggiatore può saper cogliere e raccontare più di quanto non possa fare chi vive un luogo. Una regione forte abitata da gente seria e piena di cose da offrire allo sguardo di chi la attraversa: anche questo è la Basilicata.