“Non è più possibile assistere in silenzio alla sofferenza dei lucani in ginocchio per la crisi, diciamo una volta per tutti basta con slogan e prese in giro”.
Lo hanno detto i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano spiegando che, “bisogna scendere in piazza al fianco degli ‘ultimi’ e far sentire le istituzioni col fiato sul collo della povera gente che urla. Numerosi sono i cittadini che ogni giorno si rivolgono al sindacato che non riescono a pagare le bollette di luce, gas e acqua. E questa è la crisi che stiamo attraversando – proseguono Giordano e Tancredi -, per la perdita dei posti di lavoro e del potere d’acquisto, per i bassi salari e pensioni. Molti lavoratori, pensionati e disoccupati diventano morosi nei pagamenti delle bollette. E mentre molte famiglie lucane per poche centinaia di euro si vedono sospese le forniture, non potendo pagare vengono condannate da Giudici. Ciò anche noi sindacato viviamo nell’immobilismo – aggiungono i segretari Ugl – restando a volte inermi e non riuscendo a metterci nelle piazze accanto alla Regione reale, quella che soffre, ai migliaia di giovani che attendono lavoro umiliati per l’età che avanza. Anche ai nostri leader nazionali, chiediamo di supportarci nel stare più sui problemi della gente con meno showman televisivi e più sudore tra la gente, quella che soffre. Accusiamo tutti e di tutto il governo su cosa fa’. Forse anche noi stiamo a guardare un sistema che vive solo di enunciazioni, supportate dalla complicità di chi colpevolmente resta a parlare in attesa di capire cosa fare e se fare. E’ una vera e propria emergenza che vive la Basilicata – concludono Tancredi e Giordano – ed allora scendiamo in piazza al fianco degli ‘ultimi’: basta slogan e prese in giro, è necessario concentrarci su svegliare le Istituzioni altrimenti sarà il popolo ad invitarci ad andare nelle piazze ma, per cacciarci”.