La Basilicata raccontata da chi non l’aveva mai conosciuta e ne ha colto così la sfumature più autentiche, tradizionali e vere. Lo hanno fatto i ragazzi del Master “Reportage di Viaggio” che questa mattina, in occasione della settima edizione del Festival della Letteratura di Viaggio, hanno presentato i lavori realizzati durante un loro viaggio in Basilicata, in collaborazione con l’APT.
Nei giardini di Palazzo Mattei a Villa Celimontana, durante l’incontro “Viaggio a Matera e altre storie” Giulia Landucci, allieva del master, ha riportato il suo viaggio a Matera: “Vagare tra i Sassi è stata un’esperienza mistica, senza un’idea precisa di quanto avrei incontrato, mi sono imbattuta in un signore che godeva dell’ombra su una panchina con gli amici. Mi ha portato in giro tra gli antichi rioni, luogo della sua gioventù, raccontandomi anche di quando è dovuto andare via ai tempi dello sfollamento. Poi mi ha fatto conoscere sua madre, ultracentenaria, che in dialetto materano mi ha detto: ‘non andrò mai via, io sto vivendo qui perché ci sono nata’”. Il Maggio di Accettura e il suo backstage ha ispirato il lavoro di un’altra studentessa, Ramona Mandola: “Di feste tradizionali ne ho vissute diverse e con curiosità però quanto ho visto ad Accettura è qualcosa di unico, per questa unione tra l’uomo e la natura, qualcosa di totalizzante, il taglio, il trasporto, l’innesto, il matrimonio. Un evento di cui ti senti parte, l’antico che si unisce al nuovo, i giovani maggiaioli che aiutano quelli adulti creando qualcosa di assoluto e lavorando ad un unico obiettivo: fondere tradizione e innovazione”.
Durante il Festival, organizzato dalla Società Geografica Italiana, è stato presentato anche un film di venti minuti firmato dai giornalisti Andrea Foschi e Tommaso Orbi dedicato alla Basilicata: “Appunti di viaggio che raccontano anche la nostra esperienza in terra lucana – hanno detto – tra eventi musicali locali, paesaggi incantevoli, ospitalità mai negata dalla gente del posto. Ma miriamo a realizzare una pellicola più ampia”.
Lo spazio narrativo “Andate e ritorni” ha poi messo a confronto la Basilicata e la Sardegna, due regioni apparentemente diverse ma altrettanto simili per carattere e conformità. Nel suo intervento Gaetano Cappelli, scrittore lucano, ha spiegato: “Non ho mai pensato di andare via dalla Basilicata, neanche quando studiavo qui a Roma all’Università. Certo perché ho avuto la fortuna di trovare un lavoro nella mia regine ma soprattutto perché mi sono reso conto di quanto la Basilicata fosse un posto interessante da raccontare, perché ha una sua voce che io volevo riportare nei miei racconti e restituire alla Basilicata stessa. Siamo abituati a sentirne parlare secondo la lezione di Carlo Levi – ha proseguito – come di un luogo fuori dal mondo. Cristo si sarà fermato pure ad Eboli, ma io sono sempre andato oltre per poi tornarci, perché la Basilicata è un sud fortemente aggredito dalla modernità”. Per il Direttore Generale dell’Apt Basilicata, Gianpiero Perri: “Come hanno sottolineato i ragazzi nei loro racconti, riprendendo i volti e le tradizioni del posto, la Basilicata restituisce l’immagine di una regione eterna e pienamente immersa nella contemporaneità, come dimostrano la riqualificazione dei Sassi, Patrimonio dell’Unesco, e la candidatura di Matera a Capitale della Cultura 2019 e il saltare all’attenzione di grandi registi, da Mel Gibson a Pier Paolo Pasolini”. In occasione del Festival della Letteratura, il DG dell’Apt ha poi ricordato uno dei prossimi appuntamenti che vedrà ancora la Basilicata protagonista, all’Auditorium Parco della Musica a Roma, in occasione dell’Ottobrata Romana, dal 29 ottobre al 2 novembre. Tra gli eventi, una mostra fotografica in onore di Pasolini, per i 50 anni del suo “Il Vangelo secondo Matteo” e lo spettacolo di musiche popolari, con contributi lucani, di Ambrogio Sparagna.