L’adesione della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori alle iniziative che si svolgono ad Avigliano in questo fine settimana in occasione della Giornata Mondiale del Cuore rappresenta la continuità di un impegno che trova il suo punto di riferimento nell’intesa sottoscritta all’inizio dell’anno con la Fidal (Federazione Italiana Atletica Leggera) per unire la pratica sportiva al mondo agricolo, integrando la voglia o la necessità di movimento alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali. E’ quanto sottolinea Paolo Carbone della Cia lucana evidenziando che la vera “comunione d’intenti” tra Cia e mondo sportivo è nata con il progetto “Fattorie Sportive”, che ha l’obiettivo di portare l’atletica, non solo intesa in senso agonistico, fuori dalla città e immergerla in campagna e nei parchi, in un ambiente naturale ma strutturato promuovendo l’ospitalità, i prodotti e i servizi delle imprese agricole e degli agriturismi. Al centro del progetto ci sono i cosiddetti “percorsi intelligenti”: vere e proprie piste di allenamento nel verde, ad alto contenuto tecnologico, in cui correre o camminare, andare in bicicletta immersi nei luoghi dove la cultura agroalimentare è di casa, scoprendo (e assaggiando) quali sono e come si producono tutti quegli alimenti indispensabili per una dieta corretta ed equilibrata, fondamentale sia per l’atleta professionista sia per chi fa movimento per stare bene o per affrontare un percorso riabilitativo dopo un infortunio.
Il messaggio per i giovani sportivi come quello rivolto agli studenti attraverso il nostro progetto di educazione alimentare nelle scuole – continua Carbone – è ancora più rilevante perché la sana alimentazione per chi pratica lo sport è fondamentale ed è parte integrante del valore formativo di sport per tutti e di sana competizione. Vogliamo sensibilizzarli inoltre contro gli sprechi alimentari: ogni famiglia italiana in un anno spende mediamente 515 euro in alimenti che poi non consumerà, sprecando circa il 10 per cento della spesa mensile. Si tratta di oltre 4mila tonnellate di cibo acquistate dai consumatori e buttate in discarica ogni giorno, pari a 6 milioni in un anno. Uno scandalo non solo dal punto di vista economico ed etico, visto che con gli sprechi dei paesi ricchi e industrializzati si potrebbero sfamare intere nazioni del Sud del mondo. Il fenomeno dello spreco di cibo -continua – ha anche un notevole impatto ambientale: basti pensare che una sola tonnellata di rifiuti alimentari genera fino a 4,2 tonnellate di Co2
“L’idea delle ‘Fattorie sportive’ si fonda sostanzialmente su tre assunti: offrire all’atleta o all’appassionato una realtà diversamente organizzata, salubre e accattivante per correre, esercitarsi e vivere la competizione sportiva; arricchire l’offerta turistica di un’area o di un territorio; sviluppare la multifunzionalità dell’azienda agricola o agrituristica”.
Set 27