Riceviamo e pubbblichiamo la nota di Pietro Simonetti a
seguito delle dichiarazioni false e denigratorie nei confronti delle attività dei circa quaranta volontari della Croce Rossa Italiana, che a titolo gratuito lavorano presso tali centri che ad oggi ospitano 260 migranti tutti con permesso di soggiorno,
Di seguito la nota integrale.
A seguito delle dichiarazioni false e denigratorie nei confronti delle attività dei circa quaranta volontari della Croce Rossa Italiana, che a titolo gratuito lavorano presso tali centri che ad oggi ospitano 260 migranti tutti con permesso di soggiorno,forniamo copia del regolamento di acceso e gestione ai centri sottoscritto da enti, Comuni, partisociali, associazioni ecc. al netto di “off ghetto”che non ha sottoscritto neanche il protocollo iniziale. l’azione di alcuni,che teorizzano e'”meglio stare in liberta ‘a boreano e dintorni (per essere sfruttati e spremuti come limoni)che nei centri”risulta per certi versi un involontario sostegno all’industria del caporalato che ha fatturato alcuni milioni l’anno scorso. al momento sono stati assunti regolarmente 845 braccianti. non e’ ‘mai accaduto. il lavoro nero e’ sceso verticalmente per l’importante contributo delle trecento aziende che hanno prenotato attraverso le liste del centro per impiego di lavello che sta svolgendo un importante ruolo oltre a quello dell’ispettorato del lavoro,delle Caritas e delle parti sociali. da tanto tempo faccendieri, caporali infiltrati anche nella gestione mministrativa,sfruttatori della prostituzione hanno fatto quello che volevano fare e vorrebbero continuare. di tutto questo e ‘informata l’autorita’ competente anche dopo i recentissimi atti di intimidazione ed estorsivi accaduti. Il sostegno ricevuto, a partire dai datori di lavoro e dai lavoratori, dalla grande maggioranza della popolazione ci incoraggia ad andare avanti perche’ boreano”non ci sia piu'” e cresca la civilta’ nel lavoro. e ‘ auspicabile che il consiglio regionale,con ricognizioni su boreano e altre aree abusive sostenga le attivita’dei centri e affermi la stagione dei diritti con l’approvazione delle leggi ancora ferme in commissione e proposte dal presidente della giunta. Per finire la quota per la mensa e stata ridotta a 3,5 euro
Set 28