La Provincia di Matera in una nota chiarisce la vicenda relativa al finanziamento delle navette per Bari -Palese e per il Crob dopo la nota inviaa da Pio Abiusi in rappresentanza dell’associazione Ambiente e Legalità. Riportiamo di seguito le due note
Abiusi (Ambiente e legalità): “Per le navette non v’è alcun capolinea”.
Certa stampa diciamo male informata affermava che le navette per Bari -Palese e per il Crob fossero arrivate al capolinea. Niente affatto vero c’è solo da mettere mano alla rimodulazione.
La soppressione totale o parziale di linee a bassa frequentazione permette la contestuale istituzione di altre linee a maggiore utilizzo e tra queste rientrano, ovviamente, le navette. Non stiamo qui ad elencare in dettaglio quali sono le linee da sopprimere e quelle che sono da stabilizzare. Diciamo che con la rimodulazione vi sarà invarianza chilometrica e di costo.
Tutto questo fu deciso già nell’autunno del 2013 a fronte di quanto veniva richiesto dal legislatore nazionale e trovarono corpo in una delibera di giunta regionale la n° 1345.
L’operatività della rimodulazione sarebbe dovuta partire già dal 1 gennaio 2014. Il tempo si è consumato inutilmente ed alla rimodulazione la Provincia di Matera non ha messo mano.
La Regione, visto il mancato rispetto di quanto disposto, con altro atto amministrativo la DGR n° 583 del Maggio 2014 si è fatto carico di quelle corse non rimodulate fino al 30 Giugno ed ha rimesso alla Provincia 372 Mila euro per fare fronte alla maggiore spesa.
In detta delibera venne ribadito a chiare lettere che la Provincia di Matera avrebbe dovuto fare la rimodulazione o far fronte con risorse proprie a quei servizi che sarebbero risultati essere aggiuntivi.
Era un atto regionale molto chiaro. A fine Giugno la Provincia di Matera con delibera di giunta disse che avrebbe proceduto alla rimodulazione, così non è avvenuto ed ancora a fine luglio con altro atto, ad onor del vero suggestivo, il servizio fu prorogato fino al 30 Settembre. I fondi per questi tre mesi trascorsi dove sono? Non ci sono perchè la Regione mantenendo ferma, giustamente , la posizione assunta ed anche per ottemperare a quanto richiesto dalla normativa nazionale non ha provveduto a fare altra rimessa di fondi e la Provincia le risorse per finanziare quei servizi ormai goduti non li ha e che ammontano a circa 225 mila euro. Adesso viene ripresa la notizia che il servizio è assicurato per altri 20 giorni ed anche in questo caso le risorse non ci sono ed a dire il vero manca anche l’atto amministrativo che proroga il servizio, ovviamente, di rimodulazione neppure l’ombra. Questo è quanto i nuovi amministratori troveranno : un bubbone ormai incancrenito e del quale non ne conoscono neppure l’esistenza. Ci siamo limitati ad esporre i fatti con chiarezza, sono cose risapute ma non per certa stampa; è divenuto un noioso tormentone al quale bisogna mettere la parola fine con buona pace di qualche gestore di autolinee. A fine anno ci aspetta una scadenza che porterà la Regione a risparmiare almeno 5 Meuro perchè i servizi sostitutivi su gomma di Trenitalia e Fal saranno posti a gara ed ovviamente questo non sarà indolore perchè andrà a toccare alcune corporazioni senza , peraltro, intaccare i livelli occupazionali.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità
Trasporti, perché la rimodulazione non è applicabile
Pio Abiusi da persona meticolosa e attenta qual è ha evidenziato una questione reale nel principio perché nella sostanza è di fatto più complessa.
Riprendendo le fila dall’inizio, per ricostruire la vicenda della “rimodulazione”, è opportuno mettere in chiaro tre aspetti: la Provincia aveva già messo a punto un Piano nel 2008, che giace ancora in qualche cassetto della Regione; successivamente, a seguito della legge nazionale 95/2012, questa Provincia aveva provveduto a una rimodulazione dei servizi, (mentre la rimodulazione a cui accenna Abiusi si riferisce alle linee da sopprimere richieste all’Ente dalla Regione nel 2013) e, terzo, il contratto in essere con il Cotrab impedisce, fino al 2017, variazioni.
Dunque un vizio di forma, giuridica, che sarebbe stato evitato se nel 2008 la Regione avesse approvato il Piano che sarebbe diventato così oggetto di quel contratto di servizio stipulato nel dicembre del 2008 con il Cotrab, anche se, per dovere di chiarezza, le navette travagliate furono istituite successivamente perché servizi maturati a seguito di mutate esigenze sociali ed economiche. Infatti il nuovo Piano del 2012 le teneva in considerazione, solo che il Cotrab, nel corso degli incontri organizzati dall’Osservatorio regionale della Mobilità, aveva manifestato le proprie contrarietà a implementarlo e non si capisce, pertanto, perché la Regione si sia ostinata ad andare avanti nonostante conoscesse i problemi giuridici che di fatto avrebbero invalidato qualsiasi nuova richiesta.
Dunque, tirando le fila della complicata vicenda, risulta evidente come le ultime disposizioni della Regione non abbiano tenuto nella dovuta considerazione né il Piano provinciale già redatto né gli aspetti organizzativi e le questioni sindacali collegate alla nuova rimodulazione. Perché nuove linee, soppressione di vecchie, e quindi personale che si deve spostare, aggravi economici e altri elementi, non di poco conto soprattutto in tempi così pesantemente segnati da una recessione economica di siffatte proporzioni, costituiscono il vero ostacolo alla rivisitazione del Piano trasporti. Nessuna mancanza, dunque, la Provincia ha operato sempre nel rispetto della legge e laddove è stato possibile ha provato a fornire risposte al territorio con fondi propri, ma non è purtroppo responsabilità di alcuno se il contratto non è giuridicamente modificabile e se ci sono anche i diritti degli operatori dei servizi in questione da rispettare, oltre che quelli dalla provincia ad avere i collegamenti di cui ha bisogno.
ok. non discuto, ci sono due punti di vista diversi.