Riportiamo di seguito la nota del Collettivo Donne Matera sulla manifestazione organizzata sabato 4 ottobre anche a Matera dalle Sentinelle in piedi.
Domenica 5 ottobre abbiamo assistito alla veglia silenziosa delle “Sentinelle in piedi”che hanno voluto far sentire forte la voce della loro “coscienza” per dire NO al DDL “Scalfarotto”. Un disegno di legge, ancora in discussione in Parlamento, che estende alle discriminazioni sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere le norme previste dalla legge Mancino-Reale, legge n.654 del 1975, legge che ha reso esecutiva la Convenzione Internazionale di New York del 1966 sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale,( il significato di discriminazione si può trarre dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo).
Sul loro volantino ci sono affermazioni evocative di una famiglia da tutelare e promuovere, come se lo Stato italiano stesse attentando al benessere della stessa.
NON E’ VERO, come dicono,che il DDL “Scalfarotto”punisce fine a un anno e sei mesi di reclusione chi semplicemente difende la famiglia naturale e disapprova le unioni omosessuali. L’art. 2 comma a) del suddetto disegno di legge cita testualmente: “è punito con la reclusione fino a un anno e sei mesi chiunque, in qualsiasi modo, diffonde idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall’identità sessuale della vittima”.
IN VERITA’ dietro queste loro affermazioni pietistiche si nasconde un sentimento di avversione contro tutti/e coloro che rivendicano il loro diritto di poter vivere la loro affettività, oltre che sessualità, in piena libertà.
IN VERITA’ le sentinelle in piedi manifestano silenziosamente la loro condanna e censura verso i diritti, che man mano prendono forma, degli omosessuali; diritti che andrebbero riconosciuti da ogni Stato che sia laico e di diritto.
Pensiamo, quindi, che sia la loro coscienza “discriminatoria” che nega, persino, cio’ che detta l’art 3 della nostra Costituzione cioè che è: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua di religione di opinioni politiche di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”.
Chiediamo che queste veglie silenziose, oramai diffuse nel nostro paese, vengano considerate per quello che in realtà sono: omofobe!!!!
Noi diciamo NO!