Piero Sanchirico, componente segreteria regionale Centro Democratico, ha inviato una nota in vista delle elezioni provinciali di domenica 12 ottobre.
“Abbiamo messo in campo due candidati autorevoli, in rappresentanza della classe dirigente ed amministrativa di Centro Democratico – Rossana Florio a Matera e Massimo Macchia a Potenza – per dare tutto il nostro contributo di proposte e di idee nella fase di superamento istituzionale delle Province. Il nostro è inoltre un contributo al Pd e al centro sinistra per recuperare lo spirito originario di coalizione e ritrovare le ragioni e motivazioni dello stare insieme mettendo fine ad individualismi, personalismi ed interessi di parte e pensando di più e con maggiore responsabilità a risolvere i problemi. Al di là della scadenza elettorale, secondo quanto stabilito dalla legge Del Rio attraverso elezioni di secondo livello, noi riteniamo che essa possa rappresentare un’occasione per portare a termine anche in Basilicata la più complessa riforma della governance territoriale. Una volta completato il processo di superamento delle Province che abbiamo conosciuto sinora, dobbiamo infatti dare più speditezza alle azioni per sciogliere il nodo del futuro delle Aree Programma che hanno dimostrato inadeguatezza e difficoltà, avviare l’esperienza consortile tra piccoli comuni, dare certezza ai Municipi prima di tutto di risorse, definire il governo di ciascun territorio senza doppioni. Sono aspetti non formali della vita amministrativa delle nostre comunità dai quali dipendono i programmi di sviluppo, crescita sociale e benessere sociale. La grande debolezza di questa riforma è che, come spesso accade nel nostro Paese, non si percepisce il disegno complessivo. Non si capisce bene quali saranno le funzioni del consiglio, non esistono gli assessori ma la possibilità di affidare deleghe tematiche ad alcuni consiglieri senza potere di firma (e di spesa), le deleghe alle province restano sostanzialmente le stesse ma ovviamente i fondi sono stati in larghissima misura tagliati in questi anni di stallo istituzionale. Siamo perciò preoccupati di garantire il mantenimento dei servizi ai cittadini in settori nevralgici quali la viabilità, i trasporti, l’edilizia scolastica, i Centri per l’Impiego, il socio-assistenziale. Non resta che augurarci che la riforma del titolo V e l’abolizione delle province vada in porto in fretta facendo definitivamentechiarezza ed ordine tra i diversi livelli di governo dello stato in una logica di maggiore cooperazione istituzionale e di solidarietà”.