Continua in prima Commissione (Affari istituzionali) l’esame della proposta di legge sulla riforma dello Statuto della Regione. Nel corso dei lavori della seduta odierna, presieduta dal consigliere Santarsiero (Pd), conclusa l’analisi del Titolo III (Il Consiglio regionale) con l’articolo 48 riguardante le nomine dei dirigenti e degli amministratori. L’analisi è ripartita dalla disamina del Titolo IV con il Capo I – L’organizzazione. Approvati altri tre articoli, il 49, 50 e 51 della proposta di Statuto. L’articolo 49 esplicitata la figura e le funzioni del Presidente della Regione, si è proseguito, quindi, con l’articolo 50 concernente la composizione della Giunta (Presidente più quattro Assessori di cui uno assume l’incarico di Vicepresidente su nomina del Presidente) e, successivamente, con l’articolo 51 in merito al Vicepresidente che sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento temporaneo. Di rilievo l’opzione della maggioranza della Commissione a favore della elezione diretta del Presidente della Regione con i poteri a lui attestati dalla Costituzione. Per una soluzione di tipo parlamentare e, quindi, per la elezione indiretta del Presidente, con la ipotesi di sfiducia costruttiva, si sono espressi i consiglieri Romaniello (Sel), Mollica (Udc), Benedetto (Cd) e Pietrantuono (Psi).
Per il presidente dell’organismo consiliare Santarsiero: “Ancora un significativo passo avanti in un clima contraddistinto da una grande e comune maturità da parte di tutti i componenti la Commissione, anche in presenza di posizioni differenziate. Si conferma – ha aggiunto il presidente Santarsiero – una forte volontà a procedere rapidamente nei lavori per dare alla nostra Regione uno Statuto moderno e rispondente alle nuove esigenze e sensibilità della società lucana”.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Vito Santarsiero (Pd), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Giannino Romaniello (Sel), Nicola Benedetto (Cd), Paolo Galante (Ri), Michele Napoli (Fi), Francesco Mollica (Udc), Francesco Pietrantuono (Psi), Aurelio Pace (Gm), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Gianni Perrino (M5s), Vincenzo Robortella e Achille Spada (Pd).