Condivido l’allarme lanciato dall’ Osservatorio Regionale di Confcommercio e raccolto dal Presidente Rete Imprese Italia Potenza Antonio Miele, sul credito negato alle piccole e medie imprese ed in special modo agli artigiani. Un’ennesima conferma delle difficoltà delle PMI lucane di accesso al credito che risulta molto più amplificato rispetto al centro e al nord, con appena 2 imprese su 100 finanziate e l’81% di richieste non accolte o accolte parzialmente nel secondo semestre 2014. La stretta creditizia non accenna ad allentarsi e per le imprese , soprattutto quelle di piccole dimensioni operanti nella nostra regione, l’accesso al credito si conferma difficoltoso, costoso, e limitato. Certo è che oggi, per sopravvivere, le aziende – soprattuto i piccoli e medi imprenditori – hanno bisogno di quella liquidità economica spesso latente, innescando una sorta di dipendenza fisiologica dagli istituti di credito. Dunque, il rapporto, quello con le banche, difficile per le imprese, soprattutto in un momento come questo di piena recessione, con una burocrazia che invece di calare sale e una disponibilità di concessione prestiti in continuo deterioramento
Anche l’artigianato, che nella nostra regione conta circa 11.361 imprese e da sempre considerato settore trainante dell’intera economia regionale, ha subito una fase di stagnazione, proprio per le persistenti difficoltà di accesso al credito a causa delle eccessive garanzie che vengono loro richieste dagli istituti di credito, nonostante la pratica sia assistita dalla garanzia dei Confidi, senza riservare la necessaria importanza ai progetti d’investimento.
Per questo, dopo l’adesione da parte del governo regionale al nuovo accordo per il credito 2013 sottoscritto da Abi e associazioni di rappresentanza delle imprese con l’approvazione dell’elenco degli strumenti di incentivazione pubblica e l’integrazione del fondo rischi delle cooperative e dei Consorzi Fidi con sede operativa in Basilicata , rafforzando in tal modo il sistema delle garanzie collettive a disposizione delle piccole e medie imprese della regione, aiutandole a superare proprio le difficoltà di accesso al credito, questione nodale soprattutto nel periodo di forte crisi economica come quello che stiamo attraversando , il governo regionale deve necessariamente riattivare il Fondo di Garanzia relativamente per operazioni finanziarie connesse ad investimenti, attualmente sospeso per la mancata approvazione a livello comunitario della nuova carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020, e nel contempo stimolare le imprese ad investire, continuando con le politiche di incentivazione , rinforzando sempre più gli attuali strumenti agevolativi quali il microcredito alle microimprese lucane che non riescono a ottenere finanziamenti dalle banche, in tempi rapidi superando le garanzie che richiedono le banche attraverso il sostegno della regione e con i contributi in conto interessi/canoni concessi dalla regione e gestiti da Artigiancassa, per agevolare i finanziamenti delle imprese artigiane anche perché il credito agevolato mantiene, ancora oggi, una funzione economica e sociale importantissima, consentendo alle piccole imprese l’accesso al credito, che in ambito regionale si configura come “via di sviluppo”. Occorre un intervento straordinario che spinga in maniera più incisiva verso la crescita, e questo non può avvenire se si concede sempre meno credito alle imprese.